15 – 17 Aprile 2015
Irish_potato_famine_Bridget_O'Donnel
I denti dei bambini che morirono durante la Grande Carestia Irlandese (1845-1852) potrebbero aiutarci a predire la salute dei bambini di oggi. Questi sono alcuni dei risultati di uno studio compiuto dalle Università di Bradford e Durham.

 
Le analisi (che includevano campioni anche dalla Gran Bretagna e da siti preistorici) hanno mostrato notevoli differenze nei risultati, tra i bambini che non sono sopravvissuti e quelli che invece sono riusciti a sopravvivere. L’allattamento al seno e lo svezzamento hanno un impatto molto importante sulla mortalità e morbilità dei bambini e sull’essere adulto che diverranno. Quando una madre incinta o nella fase di allattamento è malnutrita, può comunque riciclare i propri tessuti per permettere al neonato di crescere, e produrre latte per la sua crescita. Tuttavia, questi ultimi non ricevevano tutti i nutrienti necessari, ed è probabilmente per questo che non sono sopravvissuti. Lo studio mette in evidenza una situazione complessa, più di quanto si credesse in passato, per cui ci sarebbe spazio per nuovi approcci allo studio della salute infantile e materna nelle popolazioni del passato.
Lo studio “Infant mortality and isotopic complexity: New approaches to stress, maternal health, and weaning”, di Julia Beaumont, Janet Montgomery, Jo Buckberry e Mandy Jay, è stato pubblicato sull’American Journal of Physical Anthropology.
Link: American Journal of Physical Anthropology; University of Bradford; Past Horizons

Rappresentazione del 1849 di Bridget O’Donnell e dei suoi due figli durante la carestia, dall’Illustrated London News, December 22, 1849 (Image, Caption). Da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Chris 73.

 

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