Terni, con TangOpera ritorna l’omaggio a Piazzolla: intervista a Paola Crisigiovanni

Fusione tra tango argentino e opera lirica, ne scrissi del 2019 su Vivo Umbria dopo che al Teatro Nuovo di Spoleto avevo assistito allo spettacolo allora inedito TangOpera. Una produzione artistica di Ag.or.à. a cura dell’associazione Amici della Lirica di Terni, con un’orchestra di dieci elementi formata dal Nuevo Tango Ensemble, ispirato a Piazzolla, (Prisca Amori al violino, Simone Marini al bandoneón, Alessandro Paris alla chitarra, Matteo Gaspari al contrabbasso, Paola Crisigiovanni al pianoforte e per gli arrangiamenti) insieme alla Estro String Orchestra (Francesco Negroni alla viola, Angelo Santisi al violoncello, Daniel Myskiv, Luca Bagagli e Francesca Sbaraglia al violino), due cantanti liriche (la soprano Désirée Giove e la mezzosoprano Ilaria Ribezzi) e due ballerini di tango argentino (Sara Paoli e Samuele Fragiacomo).

Un evento di contaminazione tra generi che ricordo al pubblico piacque, tanto è che, quando venni a sapere della replica ternana che si svolgerà il prossimo 26 agosto nell’Anfiteatro di Terni, mi incuriosii nel voler approfondire la conversazione musicale con una delle sue protagoniste: Paola Crisigiovanni.

TangOpera Astor Piazzolla Paola Crisigiovanni
Terni, ritorna l’omaggio a Piazzolla, con Paola Crisigiovanni. La locandina ufficiale dell’evento – Ag.or.à Umbria

Quando ricevetti la telefonata ero reduce dall’aver guardato un documentario sulla vita di Carly Simon e ciò che mi era rimasto più impresso della sua storia era stata la vocazione che lei ha sempre avuto per la musica. Allo stesso modo mi è sembrato, leggendo la biografia della pianista e compositrice Crisigiovanni, qui prestata alle fatiche di TangOpera. Eclettismo che ben si ravvede nelle composizioni originali di, ad esempio, Agnus Dei ma anche di Suite Mediterranea e di Moz’art jazz. Sulla sua vocazione, avendo iniziato a comporre a 10 anni, non ho dubbi ma glielo chiedo per sfatarne qualcuno:

“Sono entrata in Conservatorio che avevo dodici anni, allora era il vecchio ordinamento dove si studiava per dieci anni lo strumento. Non l’ho abbandonata mai la musica e non ho pensato mai di fare altro. Da subito ho avuto l’idea di voler scrivere e di voler suonare, contemporaneamente, fin da ragazzina. Ricordo quando sentivo le colonne sonore dei film e dicevo ‘io voglio fare questo’.”

E poi l’ha fatto, sempre con l’intento di migliorarsi, anche se come dice lei non è stata la sua attività principale. Eppure, oltreché sotto il profilo della prosa, del cinema e della base concertistica, è riuscita a soddisfare alcune collaborazioni importanti quali quella con Alessandro Preziosi, Fabrizio Bosso nonché con l’attore Stefano Fresi con cui ha avviato un progetto sul rapporto tra arte e autismo insieme alla professoressa Monica Mazza della Facoltà di Psicologia dell’Università dell’Aquila.

Astor Piazzolla Paola Crisigiovanni
Terni, ritorna l’omaggio a Piazzolla – Foto proprietà riservata Paola Crisigiovanni

Quanto credi ti abbiano influenzato le tue esperienze musicali passate in questo lavoro?

“Direi totalmente, come in ogni lavoro. Io sono stata innamorata di tutti i generi musicali che ho studiato, che ho indagato: la musica classica in primis, poi il jazz, poi le composizioni di musica etnica, popolare, ma anche la musica pop, leggera che suonavo da ragazzina, tutto ha influito. Perché poi la musica per me è una. Può essere una musica di qualità, che può piacere o che non può piacere, ma la musica è una, non mi piacciono le divisioni in musica come in generale. Per cui ha influito in maniera totale, quindi quando poi è nata anche TangOpera è stata una bella sfida: unire le arie a Piazzolla senza toccare le arie, è stata una bellissima esperienza. È stata una produzione organizzata tra l’altro in modo eccellente, ci siamo divertiti, abbiamo trovato una grande ospitalità e una grande professionalità”.

Quindi quando nella prima edizione ti hanno proposto questa cosa, come l’hai presa?

“Quando Silvia Racanicchi [responsabile Ag.or.à., n.d.r.] mi ha proposto di fare questa cosa con il tango l’ho presa benissimo, nel senso che lavorare con delle partiture preesistenti, per poi sovrapporne delle altre, mi piace molto. Ad esempio, le melodie delle arie d’Opera sono lasciate esattamente così come sono e hanno un accompagnamento strumentale che invece è diverso, anche se contiene sempre delle citazioni alle partiture originali. Questo cambia tutto, nelle armonie e nella ritmica”.

Puoi spiegare questo concetto di sovrapposizione anche ai non addetti ai lavori?

“È come se si facesse una sorta di quadro dove alcune immagini vengono prese dai grandi pittori della storia e a queste vengono sovrapposte delle altre originali. In musica a volte gli arrangiamenti consistono nel citare il tema principale del pezzo che si sta eseguendo e poi improvvisare sopra, a volte cambiando le note del canto stesso. Qui ad esempio le arie di Puccini vengono lasciate esattamente come Puccini le ha scritte, però sotto c’è una composizione nuova fatta nello stile del tango”.

Terni, ritorna l’omaggio a Piazzolla – Foto proprietà riservata Paola Crisigiovanni

Contaminazioni evidenti che le piacciono e mentre ascolto, la suggestione mi porta a Saint-Saëns e a Gillespie e allora curiosando ancora un po’ le chiedo: in origine di chi fu l’idea di TangOpera?

“L’idea si è generata, forse, insieme. Nel senso che parlando di una possibile produzione che si poteva fare, io ho esposto le varie situazioni musicali di cui potevo disporre e quindi quando poi è uscito il tango argentino di Piazzolla, è uscito dalla parte di Ag.or.à la voglia di fare qualche cosa che unisse il canto lirico a produzioni nuove, allora l’idea è scaturita subito. È stata, come dire, una chiacchierata molto produttiva tra loro e il mio modo di fare la musica, perché spesso ho fatto delle elaborazioni di materiale classico (Bach, Chopin, Mozart) unendolo appunto a delle mie composizioni originali, sempre sovrapponendo i brani. Le idee convergevano abbastanza sul mio modo di scrivere ed è quello che aveva in mente Ag.or.à quando voleva produrre TangOpera”.

Terni, ritorna l’omaggio a Piazzolla – Foto proprietà riservata Paola Crisigiovanni

Un omaggio ad Astor Piazzolla, nel centenario della sua nascita, che l’Umbria dunque attende con meraviglia, ancor più di questi tempi dove tra mille ristrettezze si tornerà a fare musica dal vivo. Proprio su questo punto torna e conclude la Crisigiovanni:

“Siamo sempre felici quando ci sono delle nuove produzioni che aspirano a creare qualcosa di bello perché questo mantiene la musica viva. Oggi c’è tanta massificazione, c’è tanto apparire. Si va a vedere un concerto perché arriva il personaggio famoso, il fenomeno da baraccone, quando ci sono tantissime realtà di giovani e meno giovani che hanno tanto da dire, al di là del fatto che usino o meno i mezzi di pubblicità che oggi comanda il mercato ed è un grande pericolo”, ha un messaggio importante da ribadire e le diamo voce: “Avere persone che magari ne usufruiscano meno e che sappiano dire o dare delle cose è bene che ci sia qualcuno che li faccia parlare in qualche modo, dare spazio alle prime esecuzioni e alle produzioni di musiche originali senza chiudere con il passato”.

 

Per avere maggiori informazioni:

Sito ufficiale di Paola Crisigiovanni

Pagina Facebook di Ag.or.à.

 

 

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