La casa museo di Luigi Pirandello, sita in Contrada Caos1 ad Agrigento, è stata oggetto di alcuni interventi di ristrutturazione e restauro eseguiti nel 2021 per volontà della Regione Sicilia; lavori che gli hanno dato l’assetto e la sistemazione attuali. Il complesso di azioni relative alla cura e all’allestimento degli ambienti è stato eseguito con il coordinamento della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento.

Pur non snaturando l’identità intima della casa dello scrittore agrigentino come luogo legato ai ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, il ricorso alle tecnologie e le diverse soluzioni innovative hanno proposto in maniera più accattivante e coinvolgente l’esperienza di vita e di attività letteraria del Premio Nobel.

Casa museo Luigi Pirandello

Le musiche, le risorse audiovisive e la voce di Leo Gullotta rappresentano una guida sui generis per i visitatori e li accompagnano in un percorso narrativo variegato che tocca i vari aspetti e tematiche dell’esistenza e della produzione drammaturgica e non di Luigi Pirandello.

Diverse e nuove sono le tecniche utilizzate per arricchire i vari ambienti della Casa, per suscitare interesse e curiosità e creare per lo spettatore esperienze emozionali stimolanti.

Casa museo Luigi Pirandello

Sei diverse sale con ambientazioni ed effetti particolari: dalle prime due sale che ospitano dipinti e lettere legati alla sua famiglia e ai luoghi cari allo scrittore; alla sala del cinema con filmati in bianco e nero; alla sala della vita e della morte che ripercorre momenti importanti della vita di Luigi Pirandello attraverso fotografie che lo immortalano nella serata di premiazione del premio Nobel o lo scritto con le sue ultime volontà testamentarie e il vaso che conteneva le sue ceneri.

E come seguendo un climax ascendente, il visitatore può rimanere incantato dalla sala delle parole, una mappa concettuale parietale del vocabolario pirandelliano, che fa rivivere tutti i tormenti, le riflessioni, i pensieri cari all’autore fissandoli lungo le pareti come a perpetuarne la memoria.

Lo storytelling continua con la sala dei romanzi e del teatro attraverso l’esposizione di manoscritti e dattiloscritti di opere note dell’autore e con la possibilità di immergersi nei passi più significativi di alcuni suoi scritti attraverso un touch-table che permette ai visitatori un viaggio tra le più belle pagine dello scrittore.

Di forte impatto infine è la sala delle maschere che consente ai visitatori di cambiare maschera e di entrare nel vivo della complessità identitaria umana, protagonista indiscussa delle opere di Pirandello.

È altresì possibile scaricare una meravigliosa App mobile per sistemi operativi Android e iOS, che permette di consultare e fruire di diversi contenuti di approfondimento come brani e audio, e anche di un virtual tour a 360 gradi della Casa Museo.

Link al sito ufficiale della Casa museo Luigi Pirandello: https://casamuseopirandello.it

1 Da frammento scritto nell’estate 1893 all’amico Pio Spezi e successivamente pubblicato nella Nuova Antologia (fascicolo del 16 giugno 1933). Io dunque son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti. Colà la mia famiglia si era rifugiata dal terribile colera del 1867, che infierí fortemente nella Sicilia. Quella campagna, però, porta scritto l’appellativo di Lina, messo da mio padre in ricordo della prima figlia appena nata e che è maggiore di me di un anno; ma nessuno si è adattato al nuovo nome, e quella campagna continua, per i piú, a chiamarsi Càvusu, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Xáos.

Casa museo Luigi Pirandello
La Casa museo Luigi Pirandello. Foto Inviaggiocommons, in pubblico dominio

Tutte le foto di Antonella Alberghina, ove non indicato diversamente.

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