Diciannove, un film di GIOVANNI TORTORICI
con MANFREDI MARINI, VITTORIA PLANETA, DANA GIULIANO, ZACKARI DELMAS
MARIA PIA FERLAZZO, SERGIO BENVENUTO, LUCA LAZZARESCHI
PRESENTATO IN CONCORSO ORIZZONTI ALLA 81. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
DAL 27 FEBBRAIO 2025 AL CINEMA
Clicca qui per il commento a cura di Francesco Ariani (12 febbraio 2025)
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Diciannove, un film di Giovanni Tortorici – Opzioni per lo streaming
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commento a cura a cura di Francesco Ariani (12 febbraio 2025)
Diciannove – cinema giovane e dinamico
Dal 27 Febbraio verrà distribuito nelle sale, grazie a Fandango, Diciannove, opera prima del regista Giovanni Tortorici. La pellicola segue il giovane protagonista, per l’appunto diciannovenne, Leonardo Gravina: il ragazzo, siciliano di nascita, si trasferisce prima a Londra per studiare economia, per poi cambiare repentinamente vita e tornare in Italia, a Siena, per studiare letteratura. Seguiremo così il suo percorso di studi, un viaggio a tratti onirico e a tratti crudo e terreno, che cerca di mostrare la vita di un giovane che cerca di trovare sé stesso.
Diciannove riprende il tema, probabilmente eterno, del passaggio dall’adolescenza alla vita adulta. I diciannove anni sono sempre un momento di cambiamento e di scoperta di sé: spesso si esce di casa per trovare la propria strada, che si tratti di lavorare o studiare e quasi sempre non si hanno da subito le idee chiare. Il protagonista, Leonardo, è esattamente un giovane come tanti oggi: educato da una famiglia per bene, ma comunque un po’ volgarotto, nell’ambiente giusto, dedito ad impegnarsi ma in difficoltà nel trovare davvero i suoi interessi e mantenere le redini della sua vita, ribelle a tratti ma troppo impostato per arrivare fino in fondo.
Lo stesso percorso di vita del protagonista è, quasi del tutto, quello di tanti altri giovani: una prima scelta universitaria di cui si pente subito, seguito da una seconda scelta in cui si butta con tutto sé stesso. Scelte, le sue, accompagnate da ansia, preoccupazioni da parte dei genitori e l’incontro con realtà nuove che colpiscono come pugni nello stomaco. Così durante la pellicola assistiamo ad un giovane che fatica ad integrarsi con le sue coinquiline o con i colleghi di corso, o peggio fatica ad accettare le lezioni di un professore che ritiene “ignorante” – chi di noi non ha mai pensato una cosa simile di un proprio professore? – perché si approccia a Dante e alla letteratura tutta in un modo a lui non gradito.
Leonardo continua a sfidare le convenzioni e a tirarsi indietro, esplora i suoi gusti, anche sessuali, ma lo fa con un costante mordi e fuggi di chi non è sicuro, di chi ancora non ha capito esattamente chi è e cosa vuole. Si tratta di un ragazzo tutt’altro che sciocco o ignorante, divora libri e studi di diverse fonti sullo stesso argomento, ma allo stesso tempo fa scelte avventate, è sciatto in molte sue interazioni umane e vive nel lerciume, come fanno purtroppo tantissimi studenti fuorisede. Ma questo film, per quanto ponga i fari su Leonardo, riesce a non rendere il protagonista un esempio da generalizzare. I giovani intorno a lui sono tanti, ognuno di loro sfaccettato, ma sono tutti accomunati dai dubbi, dal desiderio di affermarsi, anche se non sanno bene come.
Il dipinto della gioventù che Diciannove porta su schermo si affida senza dubbio ad alcuni stereotipi, ma li sfrutta a dovere senza risultare banale: riesce tra l’altro ad approcciarsi bene al periodo storico che viviamo e agli anni che abbiamo vissuto. Il film è ambientato nel 2015 ed uno degli eventi che colpisce Leonardo è la nascita e la diffusione della musica Trap. Tramite il confronto di quei testi con la letteratura di cui lui è appassionato, la pellicola si spinge, come anche in altre occasioni, sul confronto fra presente e passato, attraverso il cambiamento della lingua e del suo uso attraverso l’arte e le generazioni che si susseguono.
Il film riesce ad esprimersi tramite una regia particolare ed un uso di transizioni nette o anche di intermezzi animati. A tratti la regia diventa frenetica, confusa, in altri è più lisergica, delicata, intima, la pellicola sembra vivere a sua volta di più anime, di una confusione che si riflette dal protagonista al modo in cui noi vediamo la sua vita. Forse, di tanto in tanto, il film indugia eccessivamente su alcune scene particolarmente caotiche, in particolare alcune ambientate in delle discoteche, ma nessuna di queste scene è fuori luogo rispetto a quello che vuole raccontare e a come vuole raccontarlo.
Diciannove è un’opera prima che ha moltissimo da dire, dimostrando che in Italia si può ancora fare un film giovane, sui giovani, che non sia paternalistico o stereotipato, che non dipinga studenti e studentesse come persi nel loro mondo, ma immersi al contrario in un mondo complesso che li rigetta e li mette su strade intricate senza una cartina con cui orientarsi. Se tutte le opere prime fossero di questo livello, avremmo un cinema italiano molto più potente ed ispirato.
Già salutato, dopo l’anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, come “il più bel film italiano al Lido”, e premiato con l’NDR Young Talent Award al Festival di Amburgo, DICIANNOVE, scritto e diretto da Giovanni Tortorici, arriva al cinema dal 27 febbraio 2025 con Fandango.
Prodotto da Luca Guadagnino, DICIANNOVE è un’indagine su un ragazzo di 19 anni, un racconto autobiografico provocatorio e sincero. Nel cast i bravissimi Manfredi Marini, Vittoria Planeta, Dana Giuliano, Zackari Delmas, Maria Pia Ferlazzo, Sergio Benvenuto e Luca Lazzareschi.
Palermo, 2015. Leonardo, 19 anni, lascia la città natale per raggiungere la sorella a Londra e iniziare gli studi di Business. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale presto svanisce. Inquieto, si iscrive d’impulso all’Università di Siena per studiare letteratura. Ma anche qui, molla il corso e decide di immergersi da solo nello studio dei testi di “bella lingua” italiani. Sarà un anno accademico di solitudine, sporadica e strana socialità e confronti generazionali. Un anno dopo, Leonardo è a Torino, dove incontra un uomo, semi-conoscente di famiglia, con cui avrà un confronto più diretto del solito.
Giovanni Tortorici, nato a Palermo, classe 1996, ha lavorato come assistente alla regia sul set della serie “WeAre Who We Are” di Luca Guadagnino. Ha poi continuato a collaborare con Guadagnino sempre come assistente alla regia in cortometraggi e videoclip e ha curato le riprese del backstage sul set di “Bones and All”. “Diciannove” è il suo primo lungometraggio.
prodotto da
FRENESY FILM COMPANY
in coproduzione con
PINBALL LONDON
in associazione con
MEMO FILMS, AG STUDIOS, TENDERSTORIES
NOTE DI REGIA
Il film è un’indagine su un ragazzo di 19 anni e un’analisi del suo vivere e del suo essere studente.
Leonardo viene inizialmente presentato come un ragazzo a volte goffo ma seguace di un vivere conformista. A mano a mano che la storia si sviluppa, emerge la sua natura asociale e nevrotica sublimata nell’ossessione di una rigida idea di letteratura e d’essere scrittore.
PERSONAGGI E INTERPRETI
Leonardo MANFREDI MARINI
Arianna VITTORIA PLANETA
Grazia DANA GIULIANO
Cugino ZACKARI DELMAS
Mamma MARIA PIA FERLAZZO
Professore LUCA LAZZARESCHI
Amico di famiglia SERGIO BENVENUTO
CAST TECNICO
Regia GIOVANNI TORTORICI
Soggetto e sceneggiatura GIOVANNI TORTORICI
Fotografia MASSIMILIANO KUVEILLER
Montaggio MARCO COSTA
Scenografia MARTA MORANDINI
Costumi MARIA ANTONIA TORTORICI
Suono VITO MARTINELLI
Aiuto regia FRANCESCA COTICONI
Casting CHIARA POLIZZI
Produttori Esecutivi MALCOM PAGANI, ALEJANDRA GARCIA, FEDERICA GARCIA, DANIELA VENTURELLI
Prodotto da LUCA GUADAGNINO, AGUSTINA COSTA VARSI, MARCO MORABITO, PAULA ALVAREZ VACCARO, AARON BROOKNER, FRANCESCO MELZI D’ERIL, ALEX GARCIA, GABRIELE MORATTI, MORENO ZANI
Una produzione FRENESY FILM COMPANY
In coproduzione con PINBALL LONDON
In associazione con MEMO FILMS, AG STUDIOS, IP INVESTMENT FUND LLC, TENDERSTORIES
Durata 109’
Comunicazioni, video e immagini dall’Ufficio Stampa del film. Aggiornato il 7 febbraio 2025.