22 Luglio 2015
Grazie alle analisi al radiocarbonio, un manoscritto contenente due fogli relativi alle sure 18 e 20 del Corano, è stato datato al periodo compreso tra il 568 e il 645 d. C., con una percentuale di sicurezza del 95,4%.
Si tratta di un risultato che lo colloca molto vicino al tempo della vita del profeta Maometto, vissuto tra il 570 e il 632 d. C. In sostanza sono le più antiche prove del libro sacro, che risalirebbero a meno di due decenni dalla morte del profeta. Il testo è scritto in Hijazi, una prima forma di script Arabo, e provengono da un codice conservato nella Bibliothèque Nationale de France a Parigi. Oggi si trova nella collezione Mingana, così chiamata dal nome di Alphonse Mingana (1878-1937), prete e storico caldeo.
Link: University of Birmingham; BBC News; The Guardian; Live Science; Discovery News; The History Blog; Phys.org.
La caverna di Hira, luogo della rivelazione a Maometto, foto di da Wikipedia, Pubblico Dominio, caricata da TheDJ.