20 Luglio 2015
Le emissioni di carbonio prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili complicano il lavoro di datazione tramite radiocarbonio. Con l’immissione nell’atmosfera, queste “diluiscono” il contenuto di carbonio 14, aumentando artificialmente “l’età” al radiocarbonio della stessa.
Di questo passo, per il 2020 la datazione al radiocarbonio comincerà ad essere toccata dal fenomeno, e per il 2050 una moderna maglietta avrà la stessa datazione di un indumento di Guglielmo il Conquistatore. Sono molte le discipline ad utilizzare la datazione al radiocarbonio: l’archeologia innanzitutto, ma pure la scienza forense per la datazione di tessuti umani e animali, considerando anche l’avorio che viene scambiato.
Lo studio “Impact of fossil fuel emissions on atmospheric radiocarbon and various applications of radiocarbon over this century”, di Heather D. Graven, è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States.
Link: PNAS; Imperial College – London; Science Daily
Immagine dall’Arazzo di Bayeux con Guglielmo il Conquistatore e i suoi fratellastri Panel from the Bayeux Tapestry – this one depicts Bishop Odo of Bayeux, Duke William, and Count Robert of Mortain. Scanned from Lucien Musset’s The Bayeux Tapestry ISBN 9781843831631 pp 212-213.) Da Wikipedia, Pubblico Dominio, caricata da Ealdgyth.