DA DOMANI APRE AL PUBBLICO LA MOSTRA
Oliviero Toscani. Professione fotografo


24 giugno – 25 settembre 2022
Palazzo Reale, Milano

Milano: a Palazzo Reale la mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo
Milano: a Palazzo Reale la mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo

Apre a Milano, il prossimo 24 giugno a Palazzo Reale, la mostra OLIVIERO TOSCANI. Professione fotografo, la più grande esposizione mai dedicata in Italia al grande fotografo in omaggio ai suoi 80 anni.

Oliviero Toscani, protagonista della mostra a Palazzo Reale di Milano
Oliviero Toscani, protagonista della mostra a Palazzo Reale di Milano


La mostra – promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia e curata da Nicolas Ballario – propone oltre 800 scatti di Toscani e presenta al pubblico tratti iconici del suo lavoro e opere meno conosciute, raccontando la carriera di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che negli anni ha influenzato i costumi di diverse generazioni e fatto discutere il mondo sui temi più disparati.

Il 28 febbraio 2022, giorno in cui Oliviero Toscani ha compiuto 80 anni, la Città di Milano ha organizzato per festeggiarlo una mostra sui generis: non un’esposizione in una galleria o in un museo, ma una mostra diffusa proprio per Milano, la sua città natale. L’evento, dal titolo “Oliviero Toscani 80”, ha celebrato il grande fotografo per un solo giorno con centinaia di manifesti per la Città, facendo giungere contemporaneamente migliaia di mail allo Studio Toscani che chiedevano di poter vedere l’intera mostra. Essendo un evento temporaneo, la mostra durò giusto le 24 ore del suo compleanno.

Oliviero Toscani durante la presentazione della mostra a Palazzo Reale di Milano

A qualche mese di distanza il Comune di Milano offre nel suo spazio più prestigioso, Palazzo Reale, la prima grande rassegna dedicata al suo lavoro, in continuità con l’iniziativa del 28 febbraio che era stata fortemente sostenuta dal Comune di Milano-Cultura.

La mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo raccoglie i lavori da lui realizzati dai primi anni ’60 fino a oggi: immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto e riconoscibile in tutto il mondo, nonostante la mancanza di alcun logo commerciale, perché da sempre la sua caratteristica è quella di usare il mezzo pubblicitario senza mostrare il prodotto, rendendo quindi la sua fotografia applicabile alla comunicazione di qualunque brand.

Milano: a Palazzo Reale la mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo
Milano: a Palazzo Reale la mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo

Definito “pubblicitario” da larga parte del pubblico o della critica, la sua storia e il suo lessico dicono una cosa molto diversa: Oliviero Toscani è un fotografo, un artista convinto che è nella massima diffusione che si manifesta l’efficacia di un messaggio. Quindi non un pubblicitario che usa la fotografia, ma un artista che sfrutta i canali della pubblicità come mezzo e mai come fine.
Giornali, magazine e manifesti per strada hanno segnato la sua storia, entrando a far parte del suo linguaggio in modo significativo.

Tra gli 800 scatti in mostra, il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.

Anche decine di ritratti di personalità che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, il progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti.
Il tutto inserito in un allestimento particolare e unico, che vedrà le sale di Palazzo Reale vestirsi per la prima volta di manifesti alle pareti, incollati come fossero per strada. Centinaia di fotografie che offriranno una sintesi completa del lavoro di uno dei più conosciuti artisti italiani a livello internazionale.

Priva di sezioni o di un ordine cronologico, l’esposizione sarà un flusso di immagini che mostreranno l’impegno di Toscani nel mondo della moda, del reportage, dell’advertising, della cultura, della ritrattistica, della sperimentazione insieme a copie originali del giornale Colors Magazine fondato e diretto da Toscani, oltre a tanti video che lo hanno visto regista.
Una particolare sezione è invece dedicata ai lavori realizzati da Fedele e Marirosa Toscani (padre e sorella di Oliviero), rispettivamente primo fotoreporter del Corriere della Sera e fotografa tra le più importanti di sempre nel mondo del design.

L’evento vede come media partner Urban Vision ed è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira.

Milano: a Palazzo Reale la mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo
Dichiarazioni


Con “Oliviero Toscani. Professione fotografo” Milano rende omaggio a un nostro concittadino, un artista dell’immagine che ha cambiato per sempre il mondo della comunicazione con campagne rivoluzionarie e indimenticabili.

Questa mostra ripropone a Palazzo Reale il tributo realizzato il 28 febbraio scorso. Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, Milano s’era risvegliata con la meraviglia negli occhi grazie alle immagini di Oliviero Toscani che tappezzavano tutta la città.

Un regalo per lui e per noi, da riammirare per tutta l’estate nel museo più prestigioso di Milano, Palazzo Reale. La retrospettiva di “Oliviero Toscani. Professione fotografo”, curata da Nicolas Ballario, promossa e realizzata dal Comune di Milano, Palazzo Reale, Arthemisia Arte e Cultura, racconta per immagini sessant’anni di carriera.

Un viaggio che parte dai lavori iniziali, meno conosciuti, e omaggia i successi internazionali collezionati da uno dei fotografi più acclamati al mondo.

La retrospettiva mette in evidenza l’incredibile talento artistico di Oliviero Toscani e il suo linguaggio capace di contaminare mondi e codici, per dare ancora più risalto a tematiche sociali quali l’uguaglianza tra le diverse etnie, la guerra, la lotta all’omofobia, la sensibilizzazione all’AIDS.

Milano riconosce in Oliviero Toscani numerose doti alla base dell’apprezzamento globale per la nostra città: il coraggio, l’intraprendenza, l’attenzione ai cambiamenti sociali, la creatività, la capacità di rendere arte i prodotti di uso quotidiano e il talento di regalare bellezza in modo inaspettato.

Giuseppe Sala

Sindaco

Comune di Milano

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Lo scorso 28 febbraio abbiamo voluto fortemente celebrare l’ottantesimo compleanno di Oliviero Toscani disseminando per un giorno la città di manifesti che riproducevano alcune sue celebri opere. L’idea raccoglieva una delle principali convinzioni del fotografo riguardo all’efficacia del messaggio che si manifesta nella massima diffusione dell’immagine stessa.

In continuità con quell’evento sarà oggi possibile ammirare l’opera di Toscani a Palazzo Reale dove una grande retrospettiva racconterà tanto i suoi lavori iconici quanto i meno noti, coprendo un arco temporale di oltre sessant’anni.

Questa sarà anche l’occasione per seguire il fluire dei contesti sociali e dei messaggi visivi e pubblicitari che Oliviero Toscani ha attraversato nel corso della sua carriera, caratterizzata dalla realizzazione di immagini di moda e scatti pubblicitari che hanno plasmato l’immaginario collettivo di molte generazioni.

Il suo grande bacino d’attività non si esaurisce tuttavia a questi campi. Toscani ha infatti messo il proprio intenso e peculiare sguardo fotografico al servizio di cause come Nuovo Paesaggio Italiano, un progetto in continua evoluzione che, mostrando gli orrori edilizi che costellano il nostro territorio, si batte contro il degrado del Paese.

Quello di Oliviero Toscani non è quindi solo un occhio che guarda, è un occhio che vede e restituisce al pubblico con intensità frammenti di realtà che altrimenti rischierebbero di essere messi da parte.

Tommaso Sacchi

Assessore alla Cultura

Comune di Milano

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L’organizzazione di questa mostra è stata una sfida intellettuale che ci ha spinto a modificare, per l’occasione, i nostri abituali modelli interpretativi, guidati eminentemente da esigenze razionalizzatrici, schematizzatrici e ordinatrici, con i quali approcciamo abitualmente la realizzazione dei progetti espositivi.

Nuotando nell’immenso oceano abitato dalle immagini che Toscani ha prodotto in sessant’anni di appassionato e indomabile lavoro, ci siamo accorti che esso è talmente vasto, stimolante, sorprendente, inaspettato, necessario o, come dicono i francesi con una espressione difficilmente traducibile, incontournable, che non potevamo mettere in campo i nostri normali schemi di riferimento, correndo il rischio di non far emergere la novità, la freschezza, il peso, lo spiazzamento delle sue fotografie.

Insieme al curatore della mostra, Nicolas Ballario, non abbiamo ritenuto, ad esempio, di scegliere un ordinamento cronologico o di accostare le fotografie secondo declinazioni formali o tematiche: abbiamo pensato la mostra come un fiume che scorre, senza ricorrere a una logica predefinita, limitandoci a immettere, lungo il percorso espositivo, citazioni dello stesso Toscani e alcuni brevi testi per facilitare la lettura del contesto in cui sono nati alcuni progetti.

Ogni suo scatto offre innumerevoli spunti di riflessione sulla società, sull’umanità, sulla cultura, e sta proprio in questo la forza potente della sua fotografia: la capacità di rappresentare in una sintesi estrema una visione del mondo, un problema, una questione che interroga il nostro modo di interpretare ciò che accade.

Personalmente ritengo che sia nell’“attimalità”, nella condensazione più estrema, nell’intelligenza fulminea e fulminante la caratteristica precipua di Toscani: sintetizzare un pensiero, un’idea, un argomento in un attimo decisivo, essenziale, asciutto, lapidario, eliminando il superfluo. Toscani astrae dalla realtà l’essenza, toglie anziché aggiungere, affinché la forza comunicativa dell’immagine si dispieghi al massimo delle sue potenzialità.

Lo scatto è il momento culminante: prima vi è l’immaginazione, la fantasia, la creatività del fotografo e, dopo, la discussione, la narrazione, l’interpretazione. Ecco, noi abbiamo voluto concentrare l’attenzione sullo scatto cercando di proporre un viaggio di Toscani nella sua stessa attività creatrice. Riteniamo che ne sia emerso un progetto culturale che può attivare, in ciascun visitatore, riflessioni importanti per meglio capire sia i cambiamenti intervenuti nella comunicazione pubblicitaria sia, più in generale, l’evoluzione dei costumi sociali e dell’immaginario collettivo.

Se ogni fotografia trasmette valori, preferenze, scelte che riflettono il punto di vista soggettivo di un fotografo, e se esse hanno implicazioni sociali e politiche, ciò, a ogni evidenza, vale per il lavoro di Toscani che ha sollecitato un nuovo modo di guardare la realtà, sciolta dal manto dell’ipocrisia e del conformismo, facendo emergere tutto quello che, per paura, indifferenza, infingardaggine, quieto vivere, è stato, consapevolmente o meno, rimosso.

Ma c’è anche un altro aspetto di Toscani che mi appare meritevole di attenzione e che può essere di ispirazione per tutti e ancora di più per i giovani: che il mondo è pieno di situazioni, di stimoli, di occasioni su cui riflettere, e che lo si deve guardare, interpretare e vivere alla luce della nostra libertà interiore ed espressiva, e che proprio questo modo di essere cittadini attivi del mondo ci consente di sprigionare quella unicità, quella personalità di cui ciascuno di noi è portatore, che poi è la nostra libertà.

Domenico Piraina

Direttore di Palazzo Reale di Milano

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In questa mostra non c’è sequenza, non c’è ordine cronologico, non c’è logica. Più che in un’esposizione pare di entrare nella mente di Oliviero Toscani, in un flusso infinito di un uomo che ha cambiato la storia della fotografia. E allora a Palazzo Reale va in scena un grande show, con centinaia di fotografie stampate su manifesti (gli stessi che si usano per le affissioni stradali) incollati alle pareti. “Professione fotografo” quasi come rivendicazione di appartenenza artigianale più che artistica, ma anche come rifiuto di qualunque cosa possa sembrare una retrospettiva.

Un oceano di fotografie interrotto a volte da qualche piccolo atollo che sono le parole che abbiamo usato per contestualizzare le immagini, create in sessant’anni di carriera, proprio nell’anno in cui Toscani compie ottant’anni.

Io non ho idee, diffido di chi ha idee.

In queste poche parole Toscani ci spiega l’essenza del suo lavoro, che è quello del situazionista che non rincorre l’immagine, ma ne viene rincorso. Ha tanti stili, che è come non averne nessuno, ma nonostante questo le sue fotografie sono tra le più riconosciute e celebrate al mondo.

Moda, pubblicità, cultura, editoria, nuovi media sono tutti strumenti che ha utilizzato per parlare dei problemi del mondo, non perdendo mai i fini attraverso i mezzi. In queste sale troverete le sue immagini più iconiche e lavori meno conosciuti.

Nicolas Ballario

Curatore della mostra

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BIOGRAFIA

Oliviero Toscani, figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica all’Università Delle Arti di Zurigo dal 1961 al 1965. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie attraverso gli anni per Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro, della Salute, Artemide, Woolworth e altri. Tra gli ultimi progetti: la collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Salute, con la Regione Calabria, con la Fondazione Umberto Veronesi, e alcune campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne, e contro il randagismo. Come fotografo di moda ha collaborato e collabora tuttora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo. Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna. Dal 1999 al 2000 è stato direttore creativo del mensile Talk Miramax a New York diretto da Tina Brown. Toscani è stato uno dei fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha insegnato comunicazione visiva in svariate università e ha scritto diversi libri sulla comunicazione. Dopo quasi cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni. Dal 2007 Oliviero Toscani inizia Razza Umana, progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina, il Giappone e per le Nazioni Unite, il Guatemala. Da quasi trent’anni è impegnato al progetto: Nuovo Paesaggio Italiano, progetto contro il degrado dell’Italia. Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo. Ha vinto numerosi premi come quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’UNESCO, due volte il Gran Premio d’Affichage, e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. È stato vincitore del premio “creative hero” della Saatchi & Saatchi. L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli conferisce il premio “Il Sogno di Piero” e riceve dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il titolo di Accademico d’Onore. Oliviero Toscani è socio onorario del Comitato Leonardo e della European Academy of Sciences and Arts.

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Informazioni e prenotazioni
T +39 02 892 99 21
www.palazzorealemilano.it
www.arthemisia.it

Orario apertura
Lunedì chiuso
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 -19.30
Giovedì 10.00 – 22.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00

Hashtag ufficiale
#ToscaniMilano

Testo e foto dall’Ufficio Stampa Arthemisia per la mostra di Palazzo Reale di Milano “Oliviero Toscani. Professione fotografo”.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

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