Una delle esperienze alle quali la pandemia ci ha condotto è quella della riflessione sul concetto del mutamento della visione espositiva dell’arte e delle opere che essa produce.
In un periodo storico in cui le mostre negli spazi chiusi di sempre sono diventate quasi impensabili, pericolose per la comunità, Gianni Politi – artista e curatore egli stesso della mostra – pensa di rispondere al post lockdown con questa installazione sulle Mura Aureliane, chiamando ad affiancarlo una serie di artisti ed esperienze artistiche diverse, a riconquistare gli spazi e a uscire dal confine dei propri studi per partecipare a una “collettività creativa”.
Le mura, recipiente e recinto della Roma antica, oggi perdono il loro ruolo di protezione e cedono alle incursioni degli artisti contemporanei che popolano la scena artistica romana.
Diciannove sono le opere, così come diciannove sono gli artisti, che si appropriano del monumento:
1. Giuseppe Gallo, Eroi
2. Lulù Nuti, Tentativo d’abbraccio
3. Alessandro Cicoria, Apolittico
4. Andrea Mauti, Layer by Layer
5. Alessandro Piangiamore, Di giorno verso il mare in una buca
6. Rä di Martino, L’eccezione
7. Delfina Scarpa, Orto 1
8. Stanislao di Giugno, Dettaglio
9. Maurizio Altieri, vn | n_ | z | o
10. Marta Mancini, Senza titolo (Febbraio)
11. Josè Angelino, Oblò
12. Emiliano Maggi, Sleeping Portrait with Hoops
13. Joanne Burke, Orecchini sul busto di E. Maggi
14. Pietro Ruffo, Sky Walker
15. Elisabetta Benassi, The Wall
16. Gianni Politi, How to master fear (merda mia)
17. Micol Assaël, Untitled
18. Nunzio, Senza titolo
19. Vostok Lake, 13 19 21 – Magneti su pietra bagnata 59’13’’ 2020
L’architetto Matteo d’Aloja spiega come è stato pensato e realizzato l’allestimento – “ideato per essere una macchina teatrale invisibile” – utilizzando una serie di contrappesi e cavi di nylon, a sostegno delle opere, con elementi di protezione per salvaguardare il bene archeologico. Queste opere, prive di copertura, saranno modificate dal tempo, alterate, lasciate esposte alle intemperie e agli agenti atmosferici; potranno essere apprezzate e osservate secondo le diverse rifrazioni della luce naturale (saranno illuminate artificialmente soltanto la sera del 21 ottobre 2020).
La mostra INSIEME, realizzata con il sostegno di Ghella SpA, promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con Macro media partner della mostra; sarà fruibile liberamente dal 22 ottobre al 30 novembre sulla porzione di Mura Aureliane in via di Porta Labicana, all’incrocio con via dei Rutoli.
Tutte le foto della mostra INSIEME sono di Ilaria Lely