Elio Germano nasce a Roma nel 1980.
Durante il liceo frequenta per tre anni un corso teatrale presso la scuola Teatro Azione, diretta da Isabella del Bianco e Cristiano Censi. Nel 1999 deve decidere se seguire una tournée teatrale di uno spettacolo diretto da Giancarlo Cobelli o accettare la scrittura propostagli da Vanzina, che lo aveva scelto come protagonista del suo nuovo film Il cielo in una stanza. Opta per il cinema e lascia il teatro; da quel momento, inizia una folgorante carriera che lo vede come attore in film diretti da registi italiani tra i più apprezzati nel panorama nazionale: da Scola in Concorrenza sleale, a Crialese nel premiatissimo Respiro, da Tavarelli in Liberi a Veronesi in Che ne sarà di noi, per il quale è candidato ai David di Donatello ed ai Nastri d’Argento come migliore attore non protagonista.
È tra i protagonisti di Romanzo criminale di Michele Placido. Lavora con il premio Oscar Gabriele Salvatores in Quo vadis baby?, a seguire in Come Dio comanda, dal romanzo di Ammanniti, con Paolo Virzì in N e Tutta la vita davanti; con Daniele Vicari in Il passato è una terra straniera e Diaz – don’t clean up this blood. Con il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico ottiene il David di Donatello come migliore attore protagonista, il Globo D’Oro ed il Ciak d’Oro dai critici cinematografici italiani.
Nel maggio 2010, in occasione della 63° edizione del Festival di Cannes, Elio Germano è stato premiato come miglior attore ex aequo con Xavier Bardem per la sua interpretazione nel film La nostra vita di Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso. Per lo stesso film sono seguiti altri importanti riconoscimenti, tra cui il Nastro D’Argento e il David di Donatello. Tra il 2010 e il 2011 torna a teatro, dopo molti anni di assenza, con il monologo Thom Pain di Will Eno, di cui è interprete e regista.
Nel 2011 è il protagonista di Faccia d’angelo, miniserie per Sky ispirata alla Mala del Brenta. Nel 2012 è il protagonista del film Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, per il quale vince il Ciak d’Oro. Nello stesso anno è il protagonista del film di Giovanni Veronesi L’ultima ruota del carro.
Nel 2013 Elio Germano interpreta Giacomo Leopardi nel film di Mario Martone Il giovane favoloso, film che un anno dopo riscuote un grande successo del pubblico e grazie al quale, nel 2015, vince il David di Donatello come miglior attore protagonista, nonché il Nastro D’Argento Speciale.
Nel 2014 è il protagonista del film di Claudio Cupellini Alaska, girato tra l’Italia e la Francia, per il quale vince il Globo d’Oro; nello stesso anno prende parte al film di Stefano Sollima Suburra.
Nel 2015 interpreta San Francesco nella pellicola Il sogno di Francesco, diretta dai registi francesi Arnaud Louvet e Renaud Fély. Nel 2016 prende parte alla commedia Questione di karma, di Edoardo Falcone, accanto a Fabio De Luigi, e lavora con Gianni Amelio nel suo film La tenerezza, per il quale è candidato al David di Donatello.
Lo stesso anno Elio Germano interpreta per la Rai Nino Manfredi nel film tv In arte Nino, diretto da Luca Manfredi, per il quale partecipa alla scrittura della sceneggiatura.
Nello stesso anno, in occasione delle Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia, presenta No Borders – il primo documentario in realtà virtuale mai realizzato in Italia – scritto e prodotto insieme ad Omar Rashid e Haider Rashid, che denuncia la realtà dei migranti transitanti nei centri di accoglienza italiani. Nel 2017 torna ad essere diretto da Daniele Luchetti, insieme a Marco Giallini, nel film Io sono tempesta. Nel 2018 prende parte al film di Gianni Zanasi Troppa Grazia ed è il protagonista in Volevo nascondermi film di Giorgio Diritti sulla vita del pittore Antonio Ligabue, per il quale vince l’Orso d’Argento come miglior attore al Festival di Berlino. Nel 2019 è il protagonista del film L’uomo senza gravità di Marco Bonfanti per Netflix e prende parte al film Favolacce, diretto dai Fratelli d’Innocenzo; il film ottiene l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura. È il protagonista del film di Sidney Sibilia L’incredibile storia dell’Isola delle rose per Netflix, nel quale interpreta Giorgio Rosa e per il quale, nel 2021, vince il Nastro d’Argento come miglior attore di commedia. Nel 2019 torna a teatro in uno spettacolo dal titolo La mia battaglia, scritto insieme a Chiara Lagani e da lui diretto e interpretato. Il testo è un esercizio di manipolazione del pubblico, un monologo in cui il protagonista è allo stesso tempo comico, presentatore e uomo politico. Una presa di posizione contro il leaderismo. Lo spettacolo è molto apprezzato dalla critica e dal pubblico e gira l’Italia anche in una versione in realtà virtuale, dal titolo Segnale d’allarme di cui, insieme ad Omar Rashid, è produttore e regista. Nel 2021 il testo verrà pubblicato dalla casa editrice Einaudi. Nello stesso anno scrive, dirige e interpreta lo spettacolo teatrale in realtà virtuale Così è (o mi pare), tratto dall’opera di Pirandello, e prende parte al film di Gianni Amelio Il signore delle formiche, che sarà presentato in concorso alla 78° Mostra del Cinema di Venezia. Nello stesso anno è diretto dai Fratelli d’Innocenzo nel film America Latina – anche questo presentato in concorso al Festival del Cinema di Venezia, l’anno successivo. In seguito, prenderà parte alla serie tv La Storia, tratta dal romanzo di Elsa Morante e diretta da Francesca Archibugi nel ruolo di Eppe Tondo. La serie registrerà un grande successo di pubblico e critica. Successivamente, prende parte all’opera prima dell’attore Michele Riondino, Palazzina Laf, per il quale nel 2024 vincerà il suo primo David di Donatello come miglior attore non protagonista. Sebbene il cinema sia la sua principale attività, non mancherà la ricerca teatrale che lo porterà in scena con altri due spettacoli da lui diretti: Paradiso XXIII, un’esperienza performativa inedita dentro l’ultimo canto della Divina Commedia di Dante, e Il Sogno di una cosa, tratto dal primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, entrambi accompagnati dalla musica originale e poetica del musicista Teho Teardo. Nel 2022 torna a lavorare con Daniele Luchetti nel film Confidenza, tratto dal romanzo di Domenico Starnone con le musiche originali di Thom Yorke.
Testo dall’Ufficio Comunicazione 01 Distribution e dall’Ufficio Stampa Fosforo Press.