TORNA IN ITALIA IL PREZIOSO CARRO SABINO A DECORAZIONI DORATE
Franceschini, storico accordo tra l’Italia e il museo Ny Calsberg Glyptotek di Copenhagen

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Carro di Fara Sabina
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Ny Carlsberg Glyptotek hanno sottoscritto un accordo di cooperazione culturale di ampio respiro che salvaguarda e rafforza lo scambio accademico di reperti archeologici tra il panorama culturale italiano e il museo di Copenhagen. L’accordo, favorito dai buoni uffici dell’Ambasciata d’Italia a Copenhagen, espanderà gli attuali parametri per l’acquisizione e la presentazione del sapere sul mondo antico.
L’accordo ricomprende la restituzione all’Italia di una serie di reperti archeologici che hanno fatto parte della collezione di antichità del museo danese sin dagli anni Settanta del Novecento. Questa restituzione è solo uno degli elementi di un estensivo programma culturale attraverso il quale il MiBACT offrirà al Glyptotek l’opportunità di migliorare la sua già significativa offerta di patrimonio culturale dell’Italia antica con prestiti di lungo periodo di reperti archeologici. Inoltre l’accordo rinsalderà la collaborazione tra gli archeologi nella realizzazione di nuove forme di esposizione e di progetti di ricerca scientifica.
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La restituzione
L’accordo è il risultato del dialogo accademico intrapreso a partire dalla primavera del 2012 tra il MiBACT e la Glyptotek. L’accordo adempie ai desideri dello Stato italiano riguardo la restituzione di una serie di reperti archeologici, soprattutto etruschi, acquisiti dalla Glyptotek agli inizi degli anni Settanta del Novecento sul mercato internazionale dell’arte. Successive indagini hanno dimostrato che i reperti erano stati dissotterrati nel contesto di scavi illegali in Italia ed esportati senza autorizzazione, motivo per il quale, sulla base della ragionevolezza e del senso comune, c’è consenso riguardo al ritorno in Italia di questi reperti.
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La restituzione comprende l’importante tomba principesca della Sabina, comincerà a dicembre di quest’anno e sarà terminata entro il 2017.
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Collaborazione accademica
La restituzione fa parte di un più ampio programma di scambio tra le parti il cui intento è di non ridurre il livello o l’ambito geografico dell’offerta del patrimonio culturale dell’Italia antica al pubblico della Glyptotek. Per questa ragione l’accordo di cooperazione culturale comprende una serie di prestiti di lungo termine dall’Italia di significativi rinvenimenti sepolcrali che verranno esposti a rotazione con frequenza continua nell’imminente e radicale riallestimento dell’intera collezione di antichità del museo. Infine, ma non meno importante, assisteremo a un’intensificazione della cooperazione museale e scientifica tra le istituzioni italiane e il museo di Copenhagen, dal momento che l’accordo contribuirà a rafforzare le già strette relazioni collaborative tra le istituzioni culturali e scientifiche dei due Paesi.
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“L’accordo sottoscritto oggi – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – trasforma una crisi in opportunità, superando un contenzioso attraverso una stretta collaborazione che da un lato permetterà al Ny Carlsberg Glyptotek di rinnovare periodicamente la propria offerta museale e all’Italia di recuperare importanti reperti del proprio patrimonio culturale che presto torneranno alle comunità da cui provengono”.
“Ciò che a prima vista sembrava potesse risolversi in uno stallo legale e politico – dichiara il Direttore della Glyptotek, Flemming Friborg – si è trasformato in un accordo potente e visionario, grazie a un intenso dialogo accademico. Siamo entusiasti della lungimiranza con cui siamo stati accolti dal Ministro della cultura. Lavorando insieme abbiamo creato un clima ideale in cui implementare un accordo che si tradurrà di fatto in nuove iniziative museali a beneficio dei visitatori del museo e degli studiosi, sia in Italia che in Danimarca”.
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Come da MiBACT, Redattore Renzo De Simone

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