Valery Koshlyakov agli Spazi Espositivi e Hybris a CFZ Zattere

CSAR IN TEMPO DI BIENNALE: DUE MOSTRE E PRESTIGIOSE CURATELE

I professori Silvia Burini e Giuseppe Barbieri dell’Università Ca’ Foscari sono co-curatori del padiglione Russo della Biennale
Valery Koshlyakov, photo: Vladimir Sychev

VENEZIA – Dagli Spazi Espositivi di Ca’ Foscari a CFZ alle Zattere, al Padiglione Russo della Biennale, sono numerosi gli appuntamenti, per raccontare la realtà in tempo di Biennale ed entrare a pieno titolo nel fermento culturale della città.
Un articolato omaggio all’arte contemporanea che il Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) mette in campo in “tempo di Biennale” attraverso numerose iniziative.

Ecco in sintesi le mostre con le relative aperture:
Valery Koshlyakov. We have never stopped building utopia
12 maggio-29 luglio,
 
Dove: Ca’ Foscari Esposizioni, Dorsoduro 3246
In collaborazione con il Museo dell’Impressionismo Russo, Mosca
Periodo di apertura al pubblico: 12/05/2017 – 29/07/2017 , aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì
A cura di Danilo Eccher
Direzione scientifica: Silvia Burini, Giuseppe Barbieri
Segreteria organizzativa: Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia
Segreteria scientifica: CSAR.
Opening: 11/05/2017 alle ore 18.00 presso il Campiallo Squellini e Rettorato
 
Si tratta di un’ampia rassegna, curata da Danilo Eccher, dell’artista che da molti anni è considerato come una delle più autorevoli e interessanti voci dell’arte russa contemporanea e che torna in Laguna dove è stato tra i protagonisti della Biennale di Venezia del 2003. Koshlyakov, che vive tra Parigi e Mosca, è presente con le sue opere in molte prestigiose collezioni: in Italia presso il MACRO, in Francia è presente al Centre Pompidou di Parigi e, naturalmente, in alcuni dei principali musei di Stato russi come la Galleria Tret’jakov di Mosca o il Museo Russo di San Pietroburgo. Ha inoltre esposto le sue opere al Louvre di Parigi, al Guggenheim di New York e Bilbao, al Museo Puškin di Mosca e al John F. Kennedy Center for the Performing Arts in Washington, DC. Nella mostra veneziana saranno presenti pertanto anche opere che fanno riferimento alla città lagunare e ai suoi famosi Palazzi ma sarà soprattutto il tema dell’architettura del Palazzo e del suo interno – sia esso a Mosca o a Venezia – che farà da filo conduttore al percorso di mostra. Opere di grandi dimensioni, che riecheggiano gli studi di scenografia per l’evidente capacità di ricostruire lo spazio, come quando mette in scena le Sette sorelle di Mosca, gli imponenti grattacieli paradigmi del classicismo socialista. Nel lavoro di Valery Koshlyakov si può parlare in un certo senso di “gigantismo”: un gigantismo paradossale che impiega materiali poveri e di scarto come cartoni, colla, scotch, plastica, colori di avanzo – cosicché le bellissime “vedute” diventano esse stesse un allestimento di grande impatto visivo e di sicuro coinvolgimento.
 
Hybris. Hybrids and Monsters in Contemporary Art
13 maggio – 28 giugno
Dove: CFZ – Ca’ Foscari Zattere,
Periodo di apertura al pubblico 13 maggio – 28 giugno
Promossa da Cyland Media Art Lab, San Pietroburgo/New York
A cura di Silvia Burini, Anna Frants, Elena Gubanova, Giuseppe Barbieri
Assistenti curatori: Angela Bianco, Alessia Cavallaro
Partner scientifico: CSAR
Opening: 12 maggio alle ore 18:00

Il progetto nelle sale di esposizione della biblioteca di Ca’ Foscari, organizzato da MediaArtLab CYLAND, comprende opere di 19 artisti da Italia, Russia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio e Stati Uniti. Il tema del progetto esamina uno dei meccanismi fondamentali della società – la connessione di ciò che non può essere connesso, i problemi nelle relazioni tra il “proprio” e ciò che è “d’altri”, sfocando i limiti di concetti ben definiti. Nell’esibizione le nuove tecnologie e i vecchi media creano uno spazio dove il territorio personale delle opere non è delimitato, ma si uniscono e influenzano a vicenda, creando nuovi “frutti ibridi” della percezione dell’arte. Cyberspazi strutturati, riflessioni post-sovietiche, ibridi tra geometria e classici, arte e vita – tutta questa diversità di oggetti presentata dagli artisti suggerisce come questo tema fosse rilevante 5,000 anni fa esattamente come ora.

A queste mostre cafoscarine si aggiunge la prestigiosa co-curatela del Padiglione Russo per la Biennale 2017: i docenti dell’Università Ca’ Foscari Silvia Burini, direttrice dello CSAR, e Giuseppe Barbieri, coordinatore del dottorato in Storia delle Arti, affiancano il commissario Semion Michailovskij inTheatrum Orbis (Padiglione russo, Biennale di Venezia, 13 maggio – 26 novembre

Theatrum Orbis

Dove: Padiglione russo, Biennale di Venezia,
Periodo di apertura al pubblico 13 maggio – 26 novembre
Artisti: Grisha Bruskin, Recycle Group, Sasha Pirogova
Commissario e curatore: Semyon Mikhailovsky
Co-Curatori: Giuseppe Barbieri, Silvia Burini (per Bruskin); Ekaterina Shcherbakova (per Recycle)
Opening: 10 maggio, 15:00
 
Infine lo Csar è partner scientifico della mostra Man as Bird. Images of Journeys, promossa dal Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca
Man as Bird. Images of Journeys.
Dove: Palazzo Soranzo Van Axel, Cannaregio 6071, 13 maggio – 5 settembre
A cura di Olga Shishko e Marina Loshak
Promosso dal Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca
Partner scientifico: CSAR
Opening: 10 maggio, h 17.00-21:30
 
Presentazione della Biennale dei giovani di Mosca (12 maggio 2017, Aula Baratto, Ca’ Foscari)
17:00 presentazione
 
  
Testo da Ufficio Comunicazione Università Ca’ Foscari Venezia

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