Alba d’agosto (2021) di Valentina Tatti Tonni – recensione 

Articolo a cura di Laura Lambertucci

Alba d'agosto agosto Valentina Tatti Tonni
Valentina Tatti Tonni col suo romanzo, Alba d’agosto, pubblicato da Cesvol Umbria – Centro Servizi Volontariato di Perugia

Nel libro “La casa degli spiriti” uno dei temi fondamentali proposti dalla scrittrice Isabel Allende è l’importanza della scrittura in tutte le sue forme, che diventa “idea salvatrice” e strumento fondamentale per dare coerenza e senso, per “combinare un rompicapo in cui ogni pezzo ha un posto preciso”, passaggio indispensabile per comprendere la propria storia ed elaborare i traumi subiti.

Valentina Tatti Tonni, nel suo libro selezionato all’interno del concorso editoriale indetto dal Cesvol Umbria – Centro Servizi Volontariato di Perugia, ripropone in modo originale il concetto di scrittura terapeutica, ispirandosi liberamente al modello della Terapia dell’esposizione narrativa (NET) di Schauer, Neuner ed Elbert.

La Terapia dell’esposizione narrativa (Narrative Exposure Therapy – NET) è una terapia a breve termine per il Disturbo da Stress Post Traumatico, che si basa sulla ricostruzione di una narrazione coerente della storia del paziente, per integrare il ricordo traumatico nel contesto di vita e recuperare il senso della propria identità. Il ricordo traumatico infatti non è organizzato in una narrativa coerente e logica, ma in frammenti di sensazioni, immagini ed emozioni. Ciò contribuisce a quel vissuto di continua reviviscenza dell’evento traumatico, che non è passato ma abita ancora in modo disturbante il presente della persona.

Romeo Roccasecca, uno dei personaggi principali di “Alba d’agosto”, è rimasto bloccato al momento della perdita dell’amata moglie Elena Sofia, un lutto complicato in cui è intrappolato e che non riesce a superare (“Sono nato e già non ci sei più”). A sostenerlo arriva la dott.ssa Arianna Martinelli, che grazie alle tecniche di narrativa terapeutica e al filo della scrittura, prova ad aiutarlo a orientarsi e ad uscire dal labirinto di dolore e delirio in cui si è perso. Ne esce una narrazione composta da diversi piani di lettura e scrittura, in cui Romeo non riesce a raccontarsi ancora in prima persona, ma crea un alter-ego in grado, seppur con difficoltà e sofferenza, di trovare la propria strada, primo segnale della presenza in sé di una parte capace di andare oltre e muoversi verso l’elaborazione del suo lutto, verso una rinascita, accogliendo l’alba di un giorno nuovo da ricostruire.

Alba d’agosto” ritrae bene la sofferenza di chi è bloccato in un lutto, che non si riesce ad elaborare da soli e che richiede intervento psicoterapeutico. È un libro che richiede, inoltre, grande attenzione e anche una disponibilità a perdersi nella caoticità e frammentarietà della narrazione (caratteristica dei racconti delle persone che hanno attraversato traumi) per poi tornare indietro e recuperare i pezzi persi, come espresso bene in uno dei dialoghi del libro:

Se fossi stato io a perdermi, saresti tornata indietro?

– Certo, Giorgio.

La foto di Armando Lanoce che campeggia sull copertina del romanzo di Valentina Tatti Tonni, Alba d’agosto. Credits Armando Lanoce


Bibliografia

    • Tatti Tonni, V. (2021). Alba d’agosto. Quaderni del volontariato 8. Cesvol Centro Servizi Volontariato Umbria. Edizione agosto 2021.
    • Schauer, M., Neuner, F., Elbert, T. (2014). Terapia dell’esposizione narrativa. Un trattamento a breve termine per i disturbi da stress traumatico. Giovanni Fioriti Editore.
    • Van der Kolk, B. (2015). Il corpo accusa il colpo. Mente, corpo e cervello nell’elaborazione delle memorie traumatiche. Raffaello Cortina Editore.
    • Allende, I. (1996). La casa degli spiriti. Feltrinelli Editore.
Alba d'agosto agosto Valentina Tatti Tonni
La copertina del romanzo di Valentina Tatti Tonni, Alba d’agosto, pubblicato da Cesvol Umbria Editore

Laura Lambertucci è psicologa e psicoterapeuta.

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