ALBATROSS, il nuovo film di Giulio Base

con Francesco Centorame, Michele Favaro, Linda Pani, Tommaso Santini, Luca Predonzani

con Gianna Paola Scaffidi

e con la partecipazione di Giancarlo Giannini

distribuito al cinema da Eagle Pictures dal 3 luglio 2025

IL FILM, GIRATO IN PUGLIA TRA NOVEMBRE E DICEMBRE 2023, È PRODOTTO DA ONE MORE PICTURES CON RAI CINEMA, CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO PER LO SVILUPPO DEGLI INVESTIMENTI NEL CINEMA E NELL’AUDIOVISIVO DEL MINISTERO DELLA CULTURA E IL CONTRIBUTO DI APULIA FILM COMMISSION E REGIONE PUGLIA

Albatross, film di Giulio Base sulla vita di Almerigo Grilz poster
il poster del film

ALBATROSS, il nuovo film di Giulio Base, con Francesco Centorame, Michele Favaro, Linda Pani, Tommaso Santini, Luca Predonzani, Paolo Massaria, Giovanni Vit, con Gianna Paola Scaffiddi e con la partecipazione di Giancarlo Giannini, uscirà in sala il 3 luglio 2025 distribuito da Eagle Pictures.

Il film racconta la vera storia del triestino Almerigo Grilz, “inviato di guerra indipendente” (così amava definirsi), a cui il mondo stava stretto. Dopo gli anni giovanili di militanza politica, con i suoi amici Gian Micalessin e Fausto Biloslavo decide negli anni ’80 di fondare l’agenzia stampa “Albatross”. Armato della sua grande passione di conoscere il mondo e raccontarlo, convinto della necessità di documentare i conflitti ignorati, Grilz è sempre in giro con la sua telecamera, in Medio Oriente, Asia e Africa, dove nell’87 – in Mozambico – trova la morte a 34 anni.

«Ci sono storie che non gridano, eppure lasciano un’eco. “Albatross” è una di queste. Ho incontrato la vicenda di Almerigo Grilz sei anni fa: un giornalista inviato di guerra caduto durante un reportage. Da subito ho sentito che raccontarla avrebbe significato addentrarsi in una materia complessa, stratificata. Ma è stata proprio quella complessità ad attrarmi. – dichiara Giulio Base. “Albatross” non vuole essere né un ritratto celebrativo né un atto d’accusa. È un tentativo di avvicinarsi alla vita di un giovane uomo attraversando i contrasti della sua epoca. Ho approcciato quegli avvenimenti senza tesi precostituite, lasciando spazio al dubbio».

Prodotto da One More Pictures con Rai Cinema, con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura, il film è stato realizzato con il contributo di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020.
Per la realizzazione del film, girato tra novembre e dicembre 2023 in Puglia (Foggia, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Cagnano Varano, Poggio Imperiale, Manfredonia, Apricena, Margherita di Savoia), sono state impegnate 30 unità lavorative pugliesi.

Scritto e diretto da Giulio Base, con la direzione della fotografia di Giuseppe Riccobene e il montaggio di Diego Capitani. La scenografia è firmata da Viviana Panfili, mentre i costumi sono curati da Laura Costantini.

 

Almerigo Grilz:

Almerigo Grilz (1953–1987) è stato un giornalista e videoreporter italiano. Dopo un passato politico, si è dedicato al giornalismo internazionale, specializzandosi in reportage da zone di conflitto. Ha lavorato come freelance, firmando servizi per diverse testate, tra cui ABC, CBS, NBC, Sunday Times, Channel 4, RAI e Panorama. Grilz è morto in Mozambico nel 1987, colpito durante un reportage sulla guerra civile nel paese.

Dal 2024, a suo nome è intitolato un Premio giornalistico per giovani reporter.


NOTE DI REGIA

Ci sono storie che non gridano, eppure lasciano un’eco. “Albatross” è una di queste.

Ho incontrato la vicenda di Almerigo Grilz sei anni fa: un giornalista inviato di guerra caduto durante un reportage. Da subito ho sentito che raccontarla avrebbe significato addentrarsi in una materia complessa, stratificata. Ma è stata proprio quella complessità ad attrarmi. Ho iniziato a raccogliere immagini, filmati, scritti, testimonianze. Ho lasciato che fossero i materiali stessi a guidarmi. Soltanto molto dopo sono arrivate le parole della sceneggiatura, e quattro anni più tardi ero sul set.

Fin da subito sapevo che non volevo farne un semplice biopic, ma provare a restituire un po’ dell’aura di qualcosa di più essenziale: il tempo. Quel tempo che consente di sbagliare, ma anche di cambiare. Quel tempo che Grilz non ha avuto.

“Albatross” non vuole essere né un ritratto celebrativo né un atto d’accusa. È un tentativo di avvicinarsi alla vita di un ragazzo attraversando i contrasti della sua epoca: gli anni Settanta della tensione ideologica e gli Ottanta del disincanto. In quei decenni contraddittori Almerigo Grilz cercava un posto in prima fila nel mondo pagandolo a un prezzo altissimo. Ho approcciato quegli avvenimenti senza tesi precostituite, lasciando spazio al dubbio: il cinema può ancora offrire un varco, non tanto per spiegare, ma per restituire uno sguardo molteplice sui diversi punti di vista far emergere ciò che può sfuggire ai racconti convenzionali. Questo film prova a inserirsi quindi nel solco di un genere che ho sempre amato profondamente: il cinema sul giornalismo. Da “Tutti gli uomini del presidente” a “The Insider”, da “Good Night and Good Luck” a “Spotlight”, il cinema ha saputo raccontare il mestiere del cronista come ricerca, rischio, scontro etico. “Albatross” prova ad appartenere a quella famiglia: storie in cui fare informazione non è solo un mestiere, ma un atto esistenziale, una lente per osservare il mondo.

“Noi siamo testimoni, non siamo tifosi” ha detto in un’intervista Giovanna Botteri, una grande inviata speciale. Ecco, mi piacerebbe che questo film fosse un invito alla sospensione di giudizio. Uno stimolo a prestare sincera attenzione a chi ci sta di fronte. Anche e soprattutto a chi la pensa diversamente da noi. Perché forse solo così possiamo sottrarci alla fretta delle opinioni, all’impoverimento del pensiero, alla gabbia delle appartenenze.

In un tempo come il nostro, segnato da polarizzazioni aggressive, ritengo sia proprio la capacità di ascoltare l’altro da noi l’unica rivoluzione ancora possibile.

Giulio Base


 

CAST

Almerigo

ARTISTICO

Francesco Centorame

Vito da giovane

Michele Favaro

Monica da giovane

Linda Pani

Gian

Tommaso Santini

Fausto

Luca Predonzani

Leopoldo

Paolo Massaria

Leopoldo da giovane

Giovanni Vit

con

Monica

Gianna Paola Scaffidi

e con

Vito

Giancarlo Giannini


CAST 

Regia e sceneggiatura

TECNICO

Giulio Base

Fotografia

Giuseppe Riccobene

Montaggio

Diego Capitani

Scenografia

Viviana Panfili

Costumi

Laura Costantini

Delegato di produzione

Francesco D. Rossano

Casting director

Roberto Bigherati

Produzione

con

One More Pictures

RAI Cinema

Prodotto da

Gennaro Coppola

Con il contributo di

Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel

cinema e nell’audiovisivo del Ministero della

Cultura

Con il contributo di

Con il contributo di

Apulia Film Commission

Friuli Venezia Giulia Film Commission

PromoTurismoFVG

Distribuzione italiana

Eagle Pictures

Durata

90’

 

Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa PuntoeVirgola MediaFarm. Aggiornato il 1° luglio 2025. Aggiornamento del 2 luglio 2025 dall’Ufficio Stampa Apulia Film Commission

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