ARGYLLE – La Super Spia

film diretto da Matthew Vaughn

con Bryce Dallas Howard e Henry Cavill

(Durata: 2h 19min)

DAL PRIMO FEBBRAIO 2024 #SOLOALCINEMA

Argylle - La Super Spia, di Matthew Vaughn
il poster del film Argylle – La Super Spia, per la regia di Matthew Vaughn

Argylle – La Superspia, film diretto da Matthew Vaughn, racconta la storia di Elly Conway (Bryce Dallas Howard), una scrittrice di bestseller di spionaggio tanto solitaria da uscire raramente di casa. L’idea di felicità della donna è trascorrere una serata davanti al computer in compagnia del suo gatto Alfie.

Elly si ritroverà catapultata nel vero mondo dello spionaggio, quando le trame dei suoi libri, incentrati sull’agente segreto Argylle (Henry Cavill), inizieranno a diventare reali. Le vicende raccontate nei suoi romanzi sembreranno essere un po’ troppo simili alle attività svolte da un’organizzazione segreta di spionaggio. Quando la spia Aiden (Sam Rockwell) le si presenta per salvarla da un potenziale rapimento o, peggio ancora, da un omicidio, Elly e Alfie si ritroveranno in un mondo dove nulla è come sembra e le tranquille serate a casa diventeranno soltanto un lontano ricordo.

DAL 1° FEBBRAIO 2024 AL CINEMA

Gallery, foto © Universal Pictures

DIETRO LE QUINTE

Nel 2020, con il mondo bloccato dal lockdown, il visionario autore Matthew Vaughn— regista e produttore dei film della saga The Kingsman, di Kick-Ass, Stardust, The Pusher – Layer Cake, e produttore di Snatch – Lo Strappo; Lock & Stock – Pazzi Scatenati – Lock, Stock and Two Smoking Barrels; Rocketman e Tetris— si è seduto sul divano della propria casa fuori Londra e ha iniziato un corso privato di cinema per sua moglie, Claudia Vaughn (conosciuta in tutto il mondo come Schiffer), e per le loro due figlie, che avevano all’epoca 10 e 15 anni.

“Eravamo reclusi in casa e ho avuto modo di mostrargli un po’ di classici,”

spiega Vaughn. Fra le pellicole scelte c’erano opere come la commedia del 1986 di John Hughes Una Pazza Giornata di Vacanza – Ferris Bueller’s Day Off, ma grande successo è stato riscosso anche dal lavoro del 1984 di Robert Zemeckis, la commedia avventurosa All’Inseguimento della Pietra Verde – Romancing the Stone, con Michael Douglas e Kathleen Turner, che ha senza dubbio destato grande impressione nel selezionato pubblico.

“Lo hanno trovato sensazionale,” conferma Vaughn.

Poi è arrivato il momento del grande classico del 1959 di Alfred Hitchcock, Intrigo Internazionale – North by Northwest, in cui un uomo comune (pur somigliando a Cary Grant) rimane invischiato in una straordinaria avventura fra spie e intrighi. Le ragazze sono letteralmente impazzite.

“Così ho pensato che avrei voluto fare un film del genere per le mie figlie,” confessa il regista.

Come poi è emerso, la risposta o la sua elaborazione sarebbe poi atterrata sulla sua scrivania sotto forma di un manoscritto di un romanzo a tema spionaggio mai pubblicato e opera di un autore sconosciuto. Il libro di Elly Conway, Argylle, era, a detta di Vaughn, il miglior spy thriller che avesse mai letto prima. Ma la struttura del romanzo appariva comunque ai suoi occhi troppo diretta, focalizzata su un giovane agente segreto di nome Argylle, e notoriamente Vaughn non è un cineasta convenzionale. Nel corso della propria carriera, Vaughn ha usato il materiale di partenza come una scogliera da cui lanciarsi in ambiziosi e spesso mozzafiato salti creativi e narrativi, e Argylle non avrebbe di certo fatto eccezione. Distante da un adattamento tradizionale, il film di Argylle – La Super Spia avrebbe usato il mondo e i personaggi del libro come sola ispirazione, per dare vita a un’interamente nuova e originale storia per il cinema.

Ho aiutato a mettere in piedi quello che gli spettatori si aspettano quando si tratta di un thriller spionistico, e mi sembra arrivato il momento di scardinare alcuni dei cliché che io stesso ho contribuito a mantenere nel corso della mia carriera,” spiega Vaughn. “Quei film degli anni ’80 che ho visto con le mie figlie combinavano una grande capacità di racconto con puro intrattenimento. Ho avuto la percezione che dopo l’esperienza COVID, il mondo avesse bisogno di qualcosa che facesse ridere senza rinunciare a una massiccia dose di adrenalina.”

Vaughn e lo sceneggiatore Jason Fuchs hanno cominciato a lavorare su una sceneggiatura partendo da un fondamentale intervento meta-letterario, in cui una versione di fantasia dell’autrice del romanzo Argylle, Elly Conway, sarebbe divenuta il personaggio protagonista del film. Invece di essere un film su una spia, Argylle – La Super Spia sarebbe stato un film su una romanziera solitaria che si trova catapultata in un’azione di puro spionaggio internazionale in cui le trame dei suoi libri si avvicinano pericolosamente alle attività di una malvagia organizzazione di spie.

“La prima motivazione che mi spinge nel mio lavoro punta a modellare una narrativa intrigante,” prosegue Vaughn. “Non ho l’arroganza di voler reinventare un genere, ma provo a fornire uno sguardo nuovo. Quando dirigo un film cerco di mantenere la prospettiva dello spettatore, pensando a cosa mi piacerebbe guardare o quali elementi inattesi posso inserire per dare una sensazione di novità.”

Già nelle prime fasi del processo di scrittura, Vaughn e Fuchs hanno deciso che il film avrebbe fuso il mondo reale, in cui Elly Conway è in fuga con Aidan, e l’universo che ha creato con la sua fantasia, dove Argylle, un agente segreto senza freni, tiene banco. Via via che il pericolo aumenta, i confini fra il suo mondo immaginario e quello reale cominciano a confondersi a velocità e frequenza crescenti. Il risultato per il pubblico è una montagna russa cinematografica in cui convenzioni e aspettative sono costantemente disattese.

“Preferisco da sempre film che garantiscono un senso di evasione, in una combinazione fra glamour e grinta,” spiega Vaughn. “Per me, la bellezza è fondamentale. Quando guardavo le pellicole di Bond da ragazzo, mi permettevano di vivere un’avventura in giro per il mondo in posti che non avevo mai visto e con persone che non avevo mai conosciuto. Era una sensazione straordinaria, e ho provato a ricreare quel tipo di emozione con questo film.”

Per Fuchs, l’esperienza di scrivere un thriller a tema spionaggio che si muove in giro per il mondo, proprio durante il lockdown dovuto al COVID-19, è stata un’opportunità di svago inattesa.

“Non scrivevo una sceneggiatura originale da lungo tempo, e Argylle – La Super Spia è diventato in poco tempo il mio progetto del cuore,” confessa Fuchs. “Ho trovato questo progetto catartico e mi ha permesso di abbandonare con la fantasia la mia casa-ufficio per attraversare il globo con Argylle su un’isola greca o esplorare l’Europa con Elly e Aidan.”

Fuchs e Vaughn hanno collaborato a stretto contatto, a tutte le ore, per essere certi che ogni singolo aspetto della sceneggiatura fosse preciso, inatteso, spiritoso e carico di attesa.

“Quello che ammiro dell’approccio di Matthew allo sviluppo è il suo stile sicuro,” afferma Fuchs. “Dall’inizio, è apparso chiaro a entrambi che gli elementi della storia che più ci esaltavano erano gli stessi. Tutto il processo ha avuto un flusso organico. Matthew ha una sfrontatezza nel raccontare le storie che mi ha permesso di prendere strade impervie e non convenzionali, anche se mi allontanavano dalla mia area di comfort.”

Uscire dalla comfort zone è esattamente quello che cerca Vaughn, e dove lui stesso ama portare il proprio pubblico.

“Il cinema rimane uno degli ultimi posti in cui tutti noi, come società, riusciamo a connetterci su un livello umano più profondo,” riflette Vaughn. “Si tratta ancora di un luogo in cui potersi ritrovare e vivere esperienze ed emozioni di ogni tipo, come un pubblico. Questo film, in particolare, è stato pensato per il grande schermo. È un lavoro grandioso e gonfio di sorprese che non avevi visto arrivare. Quando sei in sala, circondato dagli altri spettatori, e sei colpito da questi momenti, le reazioni vissute possono trasformarsi in un’esperienza indimenticabile. È più divertente, più immersivo. Ha il senso della fuga, qualcosa a cui tutti abbiamo l’ambizione di arrivare in una quotidianità che non sempre è serena. Un piccolo raggio di sole, anche in una stanza buia, è sempre una buona idea.”

APPLE ORIGINAL FILMS Presenta

In associazione con MARV

Una produzione CLOUDY

Un film di MATTHEW VAUGHN

ARGYLLE 

BRYCE DALLAS HOWARD

SAM ROCKWELL

BRYAN CRANSTON

CATHERINE O’HARA

HENRY CAVILL

SOFIA BOUTELLA

DUA LIPA

ARIANA DEBOSE

con JOHN CENA

e SAMUEL L. JACKSON

Produttori Esecutivi

CLAUDIA VAUGHN

CARLOS PERES

ZYGI KAMASA

ADAM FISHBACH

Prodotto da

MATTHEW VAUGHN, p.g.a

ADAM BOHLING, p.g.a

DAVID REID, p.g.a

JASON FUCHS, p.g.a

Scritto da

JASON FUCHS

Diretto da

MATTHEW VAUGHN

 

Testi, video e immagini dagli Uffici Stampa Universal Pictures, Echo Group. Aggiornato il 25 gennaio 2024

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