Analizzando i monumenti dell’Acropoli di Atene oggi, possiamo leggere su di essi la storia degli interventi di restauro archeologico e architettonico
La cultura non si ferma: questa è l’importante campagna di comunicazione condotta dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per permettere agli italiani, attraverso i siti web e i canali social dei luoghi della cultura statali e non solo, di rimanere in contatto con l’arte
Un momento così difficile per l’intero paese e per il mondo intero non fa dimenticare la bellezza e la cultura. L’Italia lo sa bene, il richiamo all’arte, ai monumenti, oggi come non mai, forma un fronte comune da nord a sud del Paese legando le più importanti istituzioni museali e culturali italiane in una battaglia di civiltà contro lo spettro del virus.
Lo scorso 31 marzo la Commissione Europea ha riconosciuto al Parco Archeologico di Ostia Antica il prestigioso titolo di “Marchio del Patrimonio Europeo”.
A Santa Maria Capua Vetere (CE), in via Aldo Moro, lungo l’antica via Appia, potremmo avere la sorpresa di imbatterci, in luogo di un comune scantinato, nientemeno che in una domus romana risalente al I secolo a.C.
Il documentario radiofonico “Lettere dal passato” realizzato da Antonio Federici fa riferimento alle Tavolette Cerate di Ercolano
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il Parco Archeologico di Pompei svela altri ritrovamenti nel cuore della Regio V. Ad un incrocio tra il vicolo dei Balconi e il vicolo delle Nozze d’Argento, gli archeologi, durante i recenti scavi per la messa in sicurezza dei fronti di scavo in questo settore, hanno rinvenuto una fontana pubblica.
Dopo oltre trent’anni dalla chiusura, il Parco Archeologico di Ercolano ha restituito alla collettività la Casa del Bicentenario, così denominata in quanto portata alla luce da Amedeo Maiuri nel 1938
Il progetto Art Bonus “Le monete di Elea/Velia. Restauro e studio” ha come obiettivi il censimento del patrimonio numismatico della polis, il restauro e la schedatura di circa 3000 monete
Il culto di Mater Matuta figura tra i più importanti nella religione romana arcaica, tanto che alla dea era dedicato un tempio situato nell’area sacra di Sant’Omobono