3 – 5 Agosto 2015
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Il gibbone di Hainan (Nomascus hainanus) è oggi una delle specie maggiormente a rischio di estinzione in Cina: ne rimangono tra le 26 e le 28 unità allo stato brado. Tuttavia, non è sempre stato così: nel passato l’animale aveva una grande importanza perché si riteneva che incanalasse il qi e che vivesse per centinaia di anni. Il suo richiamo all’alba colpiva i viaggiatori per la malinconia, e questi la immortalarono nella poesia classica.
Un nuovo studio ha potuto prendere in considerazione le registrazioni storiche che nominano l’animale, per tracciarne la diffusione negli ultimi 400 anni. Si tratta di uno dei primi casi per i quali questo è possibile, per un arco di tempo che prende in considerazione le dinastie Ming e Qing e i periodo repubblicano e comunista. Gli studiosi sperano anche che questi dati possano essere d’aiuto per evitare l’estinzione della specie.

Lo studio “Historical data as a baseline for conservation: reconstructing long-term faunal extinction dynamics in Late Imperial–modern China”, di , , , è stato pubblicato su Proceedings of the Royal Society B.
Link: Proceedings of the Royal Society BZSL Institute of Zoology; BBC NewsScience Daily
Figure 3: Il cambiamento della distribuzione dei gibboni di Hainan negli ultimi 400 anni, per intervalli di 50 anni. Le aree nere indicano dove l’animale è presente a una data epoca, quelle grigie le aree dove la presenza è stata estirpata. Da Proceedings of the Royal Society B, di Samuel T. Turvey, Jennifer J. Crees, Martina M. I. Di FonzoCC BY.

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