30 Agosto 2016
Un nuovo studio, pubblicato su Royal Society Open Science, ha evidenziato come nell’evoluzione umana vi sia non solo un incremento della dimensione del cervello (attorno al 350%) ma un’incremento relativo al flusso sanguigno per irrorare lo stesso che è persino più rilevante (attorno al 600%).
Antichi teschi fossili sono stati esaminati: essi presentano i fori relativi alle arterie e ci mostrano come il flusso sanguigno si sia incrementato, dai tempi dell’Australopithecus afarensis ai moderni umani.
Come spiega il professore emerito Roger Seymour dell’Università di Adelaide, per permettere al nostro cervello di funzionare ed essere così intelligente, è necessario fornire costantemente ossigeno e nutrienti attraverso il sangue. E più il cervello è metabolicamente attivo, più bisogna fornirgli nutrienti.
Lo studio “Fossil skulls reveal that blood flow rate to the brain increased faster than brain volume during human evolution”, di
, è stato pubblicato su Royal Society Open Science.Link: Royal Society Open Science; EurekAlert! via University of Adelaide.