9 – 22 Dicembre 2015
I tatuaggi di Ötzi sono i più antichi al mondo. L’Uomo di Similaun, che visse attorno al 3250 a. C., presenta sul suo corpo ben 61 tatuaggi, raffiguranti fasci di linee e croci.
I tatuaggi finora ritenuti più antichi erano relativi a una mummia Chinchorro (Mo-1 T28 C22) proveniente da El Morro, in Cile, con una linea di punti a formare una sorta di baffi. La datazione della mummia al radiocarbonio, effettuata negli anni ottanta, risultò essere del 3830 ± 100 prima del tempo presente, con il “Presente” rappresentato dal primo Gennaio 1950. Tuttavia, per un errore di trascrizione, lo si lesse 3830 a. C., determinandone quindi un’antichità considerevolmente superiore.
Un nuovo studio ha individuato questo semplice ma rilevante errore: i tatuaggi di Ötzi (le cui datazioni ne collocano la morte tra il 3370 e il 3100 a. C. circa) precedono quindi quelli della mummia Chinchorro Mo-1 T28 C22 di circa 500 anni, e sono dunque i più antichi al mondo.
Gli autori dello studio sottolineano però l’antichità della pratica, e nuovi tatuaggi emergono di continuo: sarebbe possibile, insomma, che in un futuro anche prossimo ne emergano anche di più antichi.
Lo studio “The world’s oldest tattoos”, di Aaron Deter-Wolf, Benoît Robitaille, Lars Krutak, Sébastien Galliot, è stato pubblicato sul Journal of Archaeological Science: Reports.
Link: Journal of Archaeological Science: Reports; Smithsonian; Huffington Post; Discovery News; The History Blog; Museo Archeologico dell’Alto Adige.
La mummia di Ötzi sul luogo del ritrovamento, foto della da Wikipedia, Pubblico dominio, caricata da Maxperot.