15 – 16 Febbraio 2016
Il cranio completo LB1 di Homo floresiensis, scoperto nel 2003 sull’isola indonesiana di Flores, sarebbe quello di un ominide appartenente a una specie diversa dalla nostra.
Queste le conclusioni di un nuovo studio, pubblicato sul Journal of Human Evolution, che ha esaminato il teschio Liang Bua 1, relativo a una femmina di circa trent’anni. L’analisi si inquadra nella discussione tra coloro che ritenevano si trattasse di individui di Homo sapiens, affetti da microcefalia o cretinismo, e altri che invece conclusero che doveva trattarsi di una specie differente. Per questa seconda teoria, l’Homo floresiensis sarebbe discendente dell’Homo erectus, e la sua dimensione sarebbe forse derivata da un processo di nanismo insulare, che avrebbe riguardato pure la fauna locale.
Secondo il nuovo studio, la forma del cranio non è decisamente quella di un umano moderno, e neppure di uno che presenti patologie. Anche se si sono riscontrate malattie minori, non vi sarebbero segni delle gravi malattie genetiche indicate da altri ricercatori.
L’Homo floresiensis, dal peso di 25 kg e dall’altezza di un metro circa, sarebbe sopravvissuto per decine di migliaia di anni, scomparendo solo in epoca recente, attorno a 12 o 15 mila anni fa. Fu subito paragonato dalla stampa a un hobbit.
Lo studio “What do cranial bones of LB1 tell us about Homo floresiensis?”, di Antoine Balzeau, Philippe Charlier, è stato pubblicato sul Journal of Human Evolution.
Link: Journal of Human Evolution; BBC News; The Independent; The Telegraph, Phys.org via AFP; Daily Mail; RT.
La grotta sull’isola di Flores, foto di , da Wikipedia, CC BY-SA 2.0.
Calco del cranio LB1, foto di , da Wikipedia, CC BY-SA 2.0.