10 Febbraio – 6 Marzo – 28 Maggio 2015
QuechuaWoman
Si è spesso percepita un’omogeneità fisica nei gruppi precolombiani del Perù, con particolare riferimento ai tratti del volto. Una ricerca svolta da un team di antropologi ha però ribaltato questo assunto, a lungo ritenuto valido, evidenziando l’esistenza di ben sette gruppi precolombiani peruviani dalle significative differenze facciali. Si riteneva infatti che, prima dell’arrivo degli Europei non vi fossero significative variazioni: non è così, e viene perciò messa in discussione la validità del considerare i volti degli Yauyos come significativi per il Sud America. Nell’analisi si sono considerati 507 teschi da sette gruppi: Yauyos, Ancon, Cajamarca, Jahuay, Makatampu, Malabrigo, e Pacatnamu, società vissute tra l’anno 1 e il 1470 d. C. peoples. La scoperta può influire anche sulle ipotesi migratorie. I dati sono stati pubblicati in un database aperto a tutti, presso la North Carolina State University.
[Dall’Abstract:] Numerosi studi hanno utilizzato i dati craniometrici per esplorare i ruoli della diversità genetica e ambienaale nella variazione della forma del cranio umano. Il Perù è una regione particolarmente interessante per esaminare la variazione craniale, a causa della notevole varietà di zone ecologiche ad alte e basse altitudini, che in combinazione col terreno accidentato hanno creato popolazioni isolate con adattamenti fisiologici notevolmente differenziati. Lo studio esamina sette campioni dal Perù nel tentativo di comprendere i contributi dell’adattamento ambientale e correlazione genetica alla variazione craniofacciale su scala regionale.
Lo studio “Craniofacial plasticity in ancient Peru”, di Jessica H. Stone; Kristen Chew; Ann H. Ross; John W. Verano, è stato pubblicato su Anthropologischer Anzeiger.
Link: Anthropologischer AnzeigerNC State News; Peru This Week
Donna Quechua con lama, Quechua, dal dipartimento di Cuzco in Perù, foto da WikipediaPubblico Dominio, caricata da PhJ.
 

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