25 Settembre 2015
Lo studio comparativo delle capacità uditive dei primi ominidi (a partire da fossili di 2 milioni di anni fa di Australopithecus Africanus e Paranthropus Robustus), dimostra che queste erano molto simili a quelle degli scimpanzé, ma con alcune differenze.
I primi umani avevano infatti una migliore capacità di ascolto per una gamma di frequenze, generalmente tra 1,0 e 6,0 kHz, che riguarda pure i suoni prodotti per il linguaggio. Questo ovviamente non significa che già allora si possedesse un linguaggio umano sviluppato.
Gli studiosi in precedenza avevano analizzato i resti ben più recenti (430 mila anni fa) degli ominidi da Sima de los Huesos, in Spagna, che da un punto di vista uditivo avevano capacità sostanzialmente identiche ai moderni umani.
Lo studio “Early hominin auditory capacities”, di Rolf Quam, Ignacio Martínez, Manuel Rosa, Alejandro Bonmatí, Carlos Lorenzo, Darryl J. de Ruiter, Jacopo Moggi-Cecchi, Mercedes Conde Valverde, Pilar Jarabo, Colin G. Menter, J. Francis Thackeray e Juan Luis Arsuaga, è stato pubblicato su Science Advances.
Link: Science Advances; Binghamton University.
Scimpanzé comune dallo Zoo di Lipsia, foto di da Wikipedia, CC BY 2.5, caricata da Tole de.