Matrimoni combinati, endogamia, genetica e regole flessibili

12 Maggio 2015 – I rischi genetici dell’endogamia sono noti da lungo tempo (e tra le conseguenze verificatesi in passato, ad esempio presso la monarchia britannica e quella russa, vi sono emofilia o daltonismo); tuttavia fino ad oggi non si erano ancora applicate le conoscenze della genetica all’analisi delle regole matrimoniali, per verificare le conseguenze in termini di diversità genetica.

Un nuovo studio ha fatto proprio questo, e cioè prendere in considerazione la comunità indonesiana dei Rindi per verificare i risultati dell’applicazione delle regole matrimoniali endogamiche che qui prevedono che un uomo sposi la prima cugina dal lato della madre. Sorprendentemente, gli studiosi hanno però verificato che qui non si applicano in modo rigido le regole endogamiche, per cui in conclusione la sufficiente flessibilità ha permesso che non ci fossero danni per la diversità biologica.

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Matrimoni combinati, endogamia, genetica e regole flessibili. L’isola indonesiana di Sumba, nella cui parte orientale si trova la comunità Rindi. Mappa topografica creata con GMT da dati SRMT, da WikipediaCC BY-SA 3.0, immagine caricata e di Sadalmelik

[Dall’Abstract: ] Le regole matrimoniali, le prescrizioni della comunità che definiscono quali individui si possono o non si possono sposare, sono estremamente diverse e presenti in tutte le società tradizionali. Uno dei principali argomenti di ricerca nelle prime decadi della moderna antropologia, le regole matrimoniali impongono le forze sociali ed economiche che contribuiscono a strutturare le società e a forgiare connessioni tra loro. Ad ogni modo, in questi primi studi antropologici, i benefici o gli svantaggi genetici di queste regole matrimoniali non potevano essere determinati. Si rivisita dunque la questione applicando una nuova cornice di simulazione e dati genome-wide per esplorare gli effetti dell’Alleanza Prescrittiva Asimmetrica, un set elaborato di regole matrimoniali che è stato oggetto di ricerca per molti antropologi. Le simulazioni mosrano che una stretta aderenza a queste regole matrimoniali riduce la diversità genetica sugli autosomi, sul cromosoma X e sul DNA mitocondriale, ma un’applicazione rilassata produce una diversità genetica simile all’accoppiamento casuale. I dati genome-wide dalla comunità indonesiana di Rindi, uno dei primi studi di popolazione per l’Alleanza Asimmetrica Prescrittiva, è più in accordo con un’applicazione rilassata che con un’osservanza stretta. Si suggerisce perciò che, in pratica, le regole matrimoniali siano trattate con sufficiente flessibilità da assicurare connettività sociale senza degradazione significativa della diversità biologica.

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Lo studio “Relaxed observance of traditional marriage rules allows social connectivity without loss of genetic diversity”, di Elsa G. GuillotMartin L. HazeltonTatiana M. KarafetJ. Stephen LansingHerawati Sudoyo e Murray P. Cox, è stato pubblicato su Molecular Biology and Evolution.

Link: Molecular Biology and Evolution; Eurekalert via Molecular Biology and Evolution (Oxford University Press).

 

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