La Grande Divisione: due gruppi di popolazioni diverse culturalmente ma anche geneticamente nell’area che va dal Mar Nero alla regione del Mar Baltico nel corso del Mesolitico e del Neolitico
Individuato per la prima volta in Europa zenzero (Zingiber officinale) in individui di epoca medievale affetti da lebbra, come residuo di preparati medicinali
Nel DNA della popolazione nomade dei Fulani la testimonianza di antichi pastori sahariani Uno studio, condotto da un team internazionale coordinato da Sapienza…
Un nuovo studio dimostra come il cannibalismo fosse una pratica funeraria comune nell’Europa del Magdaleniano
Tracciare gli spostamenti delle popolazioni dell’Età del Ferro nel Mediterraneo Centrale con la mappatura del DNA: una storia genetica di continuità e mobilità
Nuove analisi del genoma di Ötzi, che non sarebbe stato proprio come ce l’eravamo immaginato finora: avrebbe avuto calvizie, pelle e occhi scuri, ascendenza anatolica
Le origini del lievito (Saccharomyces pastorianus) utilizzato per produrre le birre Lager sarebbero da ritrovarsi in Baviera
Una nuova ricerca sull’uva del Monastero bizantino di Avdat (Oboda), nelle alture del Negev, permette di comprendere la coltivazione della vite nel deserto e il rinomato vino di Gaza
Il tema dei flussi migratori nell’Alto Medioevo è finito al centro di un’indagine condotta dall’Istituto Max Planck di Antropologica evolutiva, dall’Università del Lancashire Centrale e dal gruppo di Ricerca archeogenetica dell’Università di Huddersfield, che focalizzando l’attenzione sull’Inghilterra orientale ha conseguito importanti risultati nella definizione dei rapporti e delle contaminazioni tra le diverse popolazioni che abitarono il Vecchio Continente nei secoli immediatamente successivi alla caduta dell’Impero romano d’Occidente
Un antico melting pot ha influenzato l’aspetto fisico e la fisiologia degli Europei di oggi; lo studio su Current Biology