Presentate alla GAM di Palermo ed a Palazzo Branciforte le nuove tecnologie 3D abbinate alla fruizione dei musei per i visitatori non vedenti.

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Prossimo appuntamento l’8 dicembre con l’indagine scientifica a museo aperto sull’opera Il Tram di Mario Sironi
Giovedì 27 ottobre le nuove tecnologie dedicate alla fruizione dei beni culturali da parte dei non vedenti o ipovedenti hanno aperto ufficialmente gli incontri promossi dal Gruppo Arte 16 in Sicilia. Alla GAM di Palermo e nei locali di Palazzo Branciforte si è parlato di come la tecnologia può interagire con il mondo dell’arte. In questo primo appuntamento il tema è stato incentrato sulle innovazioni per la fruizione dei beni culturali da parte dei non vedenti. All’appuntamento cittadino, accolto con entusiasmo da Antonella Purpura, direttrice della GAM, hanno partecipato diverse istituzioni, tra cui Civita e lo Iemest, inoltre hanno presentato i propri progetti tre startup palermitane. InSight, già affermata con il suo prodotto Arianna, consistente in un’app per smartphone che vibra per tenere l’utente in linea con un percorso segnato sul pavimento grazie a strisce colorate, ha sottolineato l’importanza di questo ausilio tecnologico, supportato anche dal museo tattile statale Omero di Ancona. Oltre all’applicazione Arianna dello staff universitario guidato dalle professoresse Giuffrè e Tinnirello, è stato presentato un progetto brevettato qualche giorno fa da Paolo Vivirito, giovane ingegnere con un bagaglio professionale sviluppato presso l’eccellenza siciliana ST Microelectronics di Catania. Il dispositivo indossabile V-eye, ancora allo stato embrionale, consiste in una speciale cintura dotata di vari sensori infrarossi, sonar e laser che sono in grado di riconoscere gli ostacoli comunicandone distanza e consistenza all’utente tramite cuffie a conduzione ossea che non influiscono sull’udito. Infine gli ingegneri bagheresi di EngiMark, Massimiliano Fricano ed Antonio Graziano, coadiuvati dal loro team, hanno portato in sala le riproduzioni di alcune opere d’arte realizzate in polistirolo grazie all’ausilio del braccio robotico 3D dotato di fresa mobile. Un lavoro definito sin nei minimi dettagli per facilitare il riconoscimento delle opere da parte dei non vedenti attraverso la sensibilità tattica; in questo modo è possibile far toccare con mano le sculture, senza intaccare l’originale. La giornata, organizzata dal Gruppo Arte 16, è stata arricchita da diversi interventi tra cui i saluti di Bartolo Sammartino presidente dello IEMEST, Istituto Euro Mediterraneo di Scienza e Tecnologia, seguiti da una relazione dell’ingegnere Francesco Di Paola, responsabile della sezione di modellazione inversa e digitalizzazione 3D dello stesso istituto. Alla presentazione dei progetti delle startup hanno fatto seguito gli interventi di Ciro Spataro che ha illustrato il valore della condivisione dei dati aperti per la valorizzazione del patrimonio culturale e le conclusioni del professore Renato Tomasino, componente di Gruppo Arte 16 che ha relazionato sulle possibilità offerte dalla fruizione multimediale del patrimonio culturale, anticipando il coinvolgimento di Studio Azzurro, uno dei più importanti attori multimediali in Italia, in progetti di prossima attivazione anche in Sicilia. La giornata è stata moderata dall’ingegnere Botindari della GAM di Palermo e da Giovanni Taormina, del Gruppo Arte 16, con il supporto organizzativo dell’ingegnere Fabio Giovenco. Alla conclusione della giornata, tenutasi nel pomeriggio presso i saloni di Palazzo Branciforte, ha presenziato Maurizio Lo Galbo, presidente di Anci Sicilia Giovani, che ha sottolineato l’importanza di questi appuntamenti dedicati alla divulgazione dell’arte con l’aiuto della tecnologia, mostrandosi particolarmente sensibile e disponibile ad accogliere futuri incontri nelle sale istituzionali dei comuni di tutta la Sicilia.
Il Gruppo Arte 16 ha salutato i numerosi presenti in sala invitandoli al prossimo appuntamento, previsto per il giorno 8 dicembre presso la GAM di Palermo, dove in collaborazione con i tecnici di Start-test e dello IEMEST, l’esperto d’arte Giovanni Taormina attuerà, collaborato dalla direttrice della GAM Antonella Purpura, una ricerca scientifica a museo aperto, per indagare sugli enigmi nascosti del dipinto Il Tram, di Sironi, una delle opere più significative del primo Novecento.

Come da MiBACT, Redattore Renzo De Simone

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