Ricomincio da TAAAC, film di Pietro Belfiore

Ricomincio da TAAAC, film di Pietro Belfiore locandina
la locandina del film Ricomincio da TAAAC, per la regia di Pietro Belfiore

Nuovi attori, tante guest star e un cambiamento inatteso e sorprendente per il protagonista: da giovedì 26 settembre 2024 arriva al cinemaRicomincio da Taaac”, l’atteso secondo film de “Il Milanese Imbruttito”, a 3 anni dal grande successo di “Mollo tutto e apro un chiringuito”, ancora diretto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi e prodotto da Giovanni Cova per QMI in associazione con Medusa Film e Ramaya Productions e in collaborazione con Prime Video.

Social brand di proprietà di Shewants e creato nel 2013 da Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza, “Il Milanese Imbruttito” dal web è diventato in pochi anni un fenomeno culturale e sociale che oggi conta 2 milioni di follower su Facebook, più di 750mila su Instagram, più di 520mila sul canale ufficiale YouTube e 240mila su TikTok. La prima trasposizione cinematografica, “Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha esordito subito sul podio del box office, risultando tra i maggiori incassi italiani nel periodo pandemico.

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Dopo l’excursus in Sardegna del primo capitolo, il sequel questa volta si svolge interamente nel territorio lombardo, toccando diversi luoghi della città di Milano, in particolare il quartiere Portanuova, cuore pulsante e rappresentativo del capoluogo lombardo, che si presenta come una vivace e dinamica espressione di POP Culture e dove fanno da cornice alle riprese le suggestive e iconiche location piazza Gae Aulenti, Biblioteca degli Alberi (BAM) e Bosco Verticale. Accanto a brevi set anche sui Navigli, all’Abbazia di Chiaravalle e a Bellagio sul lago di Como, Portanuova è stato nucleo centrale di oltre due terzi del set, dove la produzione del film ha potuto realizzare una cittadella 100% green a “km zero”, con ambientazioni scelte in prossimità del campo base e degli alloggi della troupe, limitando così gli spostamenti a un raggio massimo di 100 metri e riducendo così significativamente le emissioni di CO2.

Grande attenzione in generale è stata data al protocollo green su ogni aspetto produttivo: l’uso quasi esclusivo del reparto fotografia di luci al LED, con un consumo bassissimo di energia elettrica; grazie a Portanuova, la possibilità di utilizzare la rete elettrica già presente in loco per il fabbisogno energetico riducendo al minimo l’utilizzo di generatori; la predisposizione di cestini trittici per la raccolta differenziata in tutti i punti – uffici, produzione, campo base, set; il reperimento da parte del reparto costumi di abiti di scena presso mercatini dell’usato, per agevolare il riutilizzo dei materiali; l’adozione da parte di tutta la troupe e del cast di borracce con acqua distribuita nei vari dispenser per evitare lo spreco di bicchieri e scarti in plastica.

SINOSSI

Dopo la poco fortunata avventura in Sardegna del primo capitolo, il Signor Imbruttito (Germano Lanzoni) è tornato alla vita di prima a Milano, sempre divisa tra l’office e la family, composta dalla Wife Laura (Laura Locatelli) e da suo figlio, il Nano (Leonardo Uslengo), che nel frattempo si è trovato una fidanzata (Charlotte M). Tutto cambia quando il Boss (Claudio Bisio) comunica la vendita dell’azienda alla multinazionale americana Blacksun, fondata da Frank Black (Francesco Mandelli), quarantenne proveniente dalla Silicon Valley ed enfant prodige degli startupper.

A gestire la transizione, l’eccentrico imprenditore Aldo Brusini (Paolo Calabresi) e il Nano in persona. La “svolta americana”, tutta a suon di inclusività, open space, smart working e green attitude, cozza contro tutto ciò in cui crede l’Imbruttito. Lo svelamento del nuovo board aziendale sarà uno shock: mentre il suo fedele scudiero e stagista Giargiana (Valerio Airò Rochelmeyer), lo Statale (Renato Avallone) e l’Imbruttita (Brenda Lodigiani) vengono promossi, l’Imbruttito si troverà licenziato a sorpresa; la goccia che ha fatto traboccare il vaso, una sua recente gaffe: aver apostrofato in modo poco felice un giovane rider in ritardo con la consegna.

A seguito di dissapori in famiglia, il “king di Milano” si ritrova anche senza casa e completamente al verde, incapace di trovare una nuova occupazione di fronte al mercato del lavoro di oggi, finché assiste a un incidente stradale in cui è coinvolto proprio quel giovane rider, Martin (Maurizio Bousso); dopo averlo aiutato lo accompagna a casa, una cascina alle porte di Milano che il ragazzo condivide con alcuni inquilini. Chi africano, chi rumeno, il gruppo, composto da Martin, Karima (Martina Sammarco), Obi (Tommy Kuti) e Adrian (Tiberio Cosmin) gli offre ospitalità a patto di lavorare gratis per loro. L’Imbruttito si trova così a confrontarsi coi mestieri più umili come il rider, il barista e il dog sitter, scoprendo un mondo sconosciuto fatto di persone da lui mai considerate, che nonostante abbiano lauree, master e competenze, sono costrette a fare lavori che nessuno vuole più. Ma, forse, per lui è l’occasione di un riscatto professionale e umano…


NOTE DI REGIA

Dopo l’avventura in terra sarda del primo film “Mollo Tutto e Apro un Chiringuito”, questa volta sono gli americani della Silicon Valley a fare visita alla Milano Imbruttita, distruggendo in un attimo tutte le certezze del nostro protagonista. Il film ha i toni classici della commedia ma, trattando tematiche contemporanee (inclusione, ambiente, precarietà ecc…), non rinuncia a momenti di satira sociale e introspezione personale, ovviamente sempre trattate in modo leggero e in linea con le corde comiche del racconto.

Nella prima parte raccontiamo la city più moderna e frenetica, fatta di grattacieli e business, che si “scontra”, nella seconda, con la Milano periferica e meno battuta, più calda e accogliente. Le scene notturne mostrano invece il lato della città più nostalgico e romantico, ma non per questo meno divertente.

È stato bello creare un “incontro-scontro” fra i già noti protagonisti del primo film, in particolare l’Imbruttito, e i volti che impreziosiscono la nuova pellicola; personaggi storici della comicità italiana, attori consolidati di cinema e teatro, standupper della nuova generazione, talent/influencer che si sono messi in gioco con grande ironia nel ruolo di loro stessi.

Abbiamo cercato, attraverso la “discesa agli inferi” del Signor Imbruttito, di provare a raccontare le tematiche contemporanee, in particolare quelle più sentite dalle generazioni più giovani ma non solo, e cercare, perché no, di riderci sopra.

Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi

 

Testo, video e immagini da Medusa Film

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