Spoleto, la stagione lirica si apre con un omaggio ad Anita Garibaldi
Con la figura femminile di Anita Garibaldi si è aperta giovedì sera, 22 agosto 2024, al Teatro Caio Melisso la 78° edizione della stagione del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto. Ad inaugurare la kermesse musicale Eine Kleine Musik è stata infatti l’opera Anita, in un unico atto di Gilberto Cappelli, su libretto di Raffaella Sintoni e Andrea Cappelli.
Prospera dalla bacchetta del maestro Marco Angius, alla direzione dell’Ensemble Calamani del Teatro Lirico, la tensione e l’angoscia: tamburi e archi, fin da sotto la buca, suonano l’eco di una rotta: la battaglia che Garibaldi (interpretato a rotazione nei cast dai baritoni Marco Gazzini e Alberto Petricca) condusse lasciando Nizza per difendere la Repubblica Romana, fin quando poi venne raggiunto da Anita (a rotazione nei cast con le soprano Chiara Guerra, Kristyna Kustkovà e Rosa Vingiani) a Roma. L’amore, le difficoltà e la morte prematura di lei, il pubblico in sala avverte tutto mentre è guidato dai ricordi espressionisti di Schonberg, ma anche da quelli ripresi al di là del secolo da Mahler e Wagner.
Mentre la storia si riavvolge e si consuma negli otto quadri, disegnati da Andrea Stanisci che ne cura anche la regia, l’inquietudine dettata dal grande lavoro offerto alla parte strumentale e corale mi rimanda il pensiero ad un’associazione letteraria, la Terra Promessa di Ungaretti, che vedrebbe spiegata e compiuta questa allegoria. Se immaginiamo infatti il viaggio che Enea compie, nel tentativo di non scomparire, così potremmo ravvisare lo stesso sentimento in Anita quando pospone la sua vita per salvare quella degli altri.
«Anita è un atto unico in otto scene per soprano, baritono, coro ed ensemble di 18 strumentisti. Ispirata al culto (molto vivo ancora oggi in Romagna, terra d’origine del musicista) del personaggio storico di Anita, l’opera mette in luce la vita dell’eroina moglie di Giuseppe Garibaldi e, più ancora, il riflesso emotivo suscitato dalle sue gesta politico-militari attraverso una scrittura musicale estremamente densa, intensa, che reca tracce evidenti dello stile espressionistico», così Enrico Girardi, condirettore artistico dello Sperimentale.
L’ombra fredda che la raggiunge sul palco, e nella realtà nel 1849, non spegne mai del tutto la poetica di Anita la cui storia infatti, proprio come indica la partitura, trova nella musica e nel coro la sua massima espressione.
L’inaugurazione su impronta risorgimentale della stagione lirica ha visto ieri sera e vedrà nelle prossime rappresentazioni protagonisti sul palco, insieme a quelli dell’anno precedente, i vincitori del 77° Concorso Comunità Europea per Giovani Cantanti Lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. L’opera di ieri, con repliche stasera alle ore 20.30 e domani pomeriggio alle ore 17 sempre presso il Teatro Caio Melisso, ha presentato i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno; maestro del coro Mauro Presazzi, assistente alla direzione musicale Caterina Centofante; il tutto sotto la direzione del neo presidente Roberto Calai insediato a maggio scorso.