28 – 30 Novembre 2015
L’occupazione aborigena del continente australiano è stata spostata sempre più indietro nel tempo, non giungendo però a superare i 47 mila anni.
Secondo gli studiosi al lavoro presso la Grotta di Boodie, i ritrovamenti qui effettuati permetterebbero senza dubbio di abbattere addirittura la barriera dei 50 mila anni. Le prove riguarderebbero manufatti minuscoli, mescolati a grani di sabbia (che hanno permesso la datazione) di 50 mila anni fa, e un pasto composto da molluschi, e datato (allo stesso modo) a 53 mila anni fa. Negli strati si sono ritrovati resti di canguro, ostrica, coccodrillo, porpora, ricci di mare e bivalvi d’acqua dolce.
Al momento, si tratta delle datazioni più antiche di queste anche per la presenza di moderni umani nel Sud Est Asiatico. La Grotta di Boodie si trova sull’Isola di Barrow, la seconda più grande nell’Australia Occidentale, al largo della costa di Pilbara.
Link: The Australian; NITV
L’Isola di Barrow, screenshot di Moondyne dal software World Wind della NASA, da Wikipedia, Pubblico Dominio, caricata da Moondyne.