Dopo oltre trent’anni dalla chiusura, il Parco Archeologico di Ercolano ha restituito alla collettività la Casa del Bicentenario, così denominata in quanto portata alla luce da Amedeo Maiuri nel 1938
Si è svolta Mercoledì 23 Ottobre ad Ercolano la conferenza stampa di riapertura della Casa del Bicentenario, lussuosa domus posta al centro dell’antica città vesuviana e chiusa al pubblico da ben 36 anni
Presentato nella mattinata del 15 gennaio il Programma 2019 del Parco Archeologico di Ercolano, a introdurlo il direttore del Parco Francesco Sirano che ha esposto ogni punto degli eventi che verranno organizzati
La vocazione per l’archeologia nasce in seguito al suo incontro con Federico Halbherr, docente schivo quanto Maiuri, noto archeologo ed epigrafista che si occupava degli scavi di Creta, il quale lo convince a partecipare al concorso per una borsa di studio triennale per la Scuola Archeologica Italiana di Roma e di Atene.
Il racconto di questo luogo simbolo della rinascita di Pompei, tragicamente collassato nella parte superiore il 6 novembre 2010, sarà affidato ai restauratori che illustreranno il minuzioso intervento di restauro sugli affreschi, e gli ambienti retrostanti oggetto dell’ultima campagna di scavo che ha contribuito a chiarire la funzione di questo edificio.
Tesori preziosi, gioielli, oggetti della vita quotidiana dell’antica Ercolano sono solo alcuni dei reperti esposti in “SplendOri. Il lusso negli ornamenti di Ercolano”, inaugurata oggi all’Antiquarium del Parco Archeologico che rivede la luce dopo anni di oblio.
La prima mostra dal titolo “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” si propone di esporre oggetti preziosi e monili raccontandoli sotto il profilo religioso, ideologico, sociale, culturale e non solo per il valore intrinseco degli oggetto.