Dall’8 aprile e fino al 29 agosto 2022 a Palazzo Madama la mostra “Invito a Pompei” curata dal Parco Archeologico di Pompei e dall’Istituto sabaudo consentirà ai visitatori di scoprire gli ambienti più lussuosi di alcune delle più prestigiose abitazioni vesuviane accogliendoli nell’intimità domestica di I secolo d.C.
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Nell’area extramoenia di Pompei, nella necropoli di Porta Sarno, l’équipe di Llorenç Alapont in collaborazione con il Parco archeologico di Pompei ha portato alla luce i resti del liberto Marcus Venerio Secundio. In questa intervista abbiamo chiesto al Professore Alapont dell’Università Europea di Valencia di raccontarci i dettagli della scoperta.
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Aperture straordinarie a Pompei. L’iniziativa partirà il 14 febbraio con nuovi percorsi di visita.
Visitando Pompei spesso ci si chiede cosa si cela all’interno di molte abitazioni chiuse al pubblico con la richiesta frequente di poterle visitare al più presto. Questo sarà possibile grazie ad un progetto di riaperture speciali dal 14 febbraio e poi fino al 31 marzo.
I resti scheletrici di un cavallo ritrovati nel 1938 da Amedeo Maiuri in un ambiente a sud di via dell’Abbondanza ora saranno sottoposti a restauro e valorizzazione a cura del Parco archeologico di Pompei.
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Nuove importanti scoperte dagli scavi della villa di Civita Giuliana dove gli archeologi hanno liberato dalle ceneri un nuovo ambiente ribattezzato per alcune peculiarità “la stanza degli schiavi”.
Pompei, siamo nell’area extra moenia della città antica presso la necropoli di Porta Sarno dove la missione archeologica dell’Università Europea di Valencia in collaborazione con il Parco Archeologico ha scoperto una nuova tomba il cui proprietario era Marcus Venerius Secundio.