Tag

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Browsing

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ha sede in due straordinarie ville del Rinascimento, situate subito fuori le mura di Roma, nelle quali ancor oggi si respira la magnificenza di uno dei periodi più felici della storia e dell’architettura italiana.

Villa Giulia e Villa Poniatowski vennero fatte edificare da papa Giulio III del Monte durante il suo pontificato (1550–1555): in origine erano parte della grande Vigna Iulia che occupava una grossa porzione di terreni a nord di Porta del Popolo, lungo la via Flaminia.

Entrata nei possedimenti della Camera Apostolica all’indomani della morte del papa, Villa Giulia mantiene ancor oggi il suo carattere rinascimentale: cuore della Villa sono infatti i giardini e lo splendido Ninfeo, le cui fontane sono alimentate dall’antico Acquedotto Vergine.

Per la sua realizzazione Giulio III chiamò i più grandi artisti dell’epoca: Jacopo Barozzi da Vignola (“architetto di S. Santità”) e Bartolomeo Ammannati, con il probabile contributo di Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari, si occuparono degli aspetti architettonici, mentre l’apparato decorativo venne affidato a Prospero Fontana supportato da un’équipe di artisti, tra cui il giovane Taddeo Zuccari. Del ricco apparato decorativo rimangono oggi parte degli stucchi e gli affreschi che caratterizzano le sale della Villa. All’esterno, il portico ad emiciclo è decorato con motivi a grottesche ispirate alle pitture della Domus Aurea, mentre le sale del piano nobile accolgono uno straordinario ciclo di affreschi, tra cui le raffigurazioni dei Sette Colli di Roma.

Villa Poniatowski è la seconda sede del Museo, inaugurata nel 2012 a seguito di un importante intervento di restauro. Deve il suo attuale aspetto a Giuseppe Valadier che, agli inizi dell’800, trasformò il preesistente edificio cinquecentesco in una villa neoclassica su incarico del proprietario dell’epoca, il principe Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. Anche questa villa era immersa nel verde, circondata da un ampio giardino con terrazze a gradoni, ornato di sculture antiche e fontane. Oggi accoglie le collezioni provenienti dall’Umbria e dal Latium Vetus.

All’indomani dell’Unità d’Italia, nel 1889 per impulso di Felice Barnabei – archeologo e politico italiano – Villa Giulia venne trasformata in un museo sulla base di un ambizioso e avveniristico programma di esplorazioni archeologiche e di un innovativo progetto museografico. Il progetto era finalizzato a dotare la città di Roma di un Museo Nazionale che sia uno dei principali centri della cultura storica ed artistica, articolato in una sezione destinata alle “antichità urbane” (coincidente oggi con la sede del Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano) e una incentrata sulle “antichità extraurbane”.

Quest’ultima sezione, per la quale si scelse come sede la Villa di papa Giulio III, era destinata ad accogliere tutti gli oggetti scoperti nell’area che gravitava sulla Capitale per estendersi anche a una parte dei territori un tempo dipendenti dallo Stato della Chiesa, dal Lazio all’Umbria.

Il progetto di Barnabei mirava a recuperare uno dei luoghi più affascinanti del Rinascimento italiano e, al tempo stesso, dotare la neonata nazione di un museo interamente dedicato alle origini più remote dell’identità italiana, grazie a un’esposizione incentrata sulle antichità preromane.

Nel corso del ‘900 il Museo divenne sede centrale della Soprintendenza archeologica destinata alla tutela del Lazio settentrionale, coincidente con l’area occupata da alcune delle più importanti città etrusche: Veio, Cerveteri, Tarquinia e Vulci. Per queste ragioni Villa Giulia, arricchitasi nel frattempo anche della vicina Villa Poniatowski, è divenuta il più importante museo etrusco al mondo, potendo vantare nelle sue raccolte alcuni tra i più celebri capolavori di questa civiltà, per un totale di oltre 6000 oggetti su di una superficie espositiva di oltre 3000 mq.

Per la sua straordinaria storia e importanza culturale, nel 2016 il Museo Nazionale Etrusco è stato inserito tra gli istituti di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia scientifica e amministrativa. In seguito al decreto di riorganizzazione del Ministero, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ha acquisito la gestione e la valorizzazione del Parco Archeologico di Veio.

Restauro del Sarcofago degli Sposi 238311 FRONTALE

Testo e immagini dall’Ufficio Promozione e Comunicazione Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Pin It