La Villa romana di Positano si trova a ben 11 metri di profondità, al di sotto della Chiesa di s. Maria Assunta, nella Divina Costa d’Amalfi
Grazie ad un nuovo studio su alcuni ambienti della cosiddetta Casa di Orione, prima conosciuta come Casa di Giove, gli archeologi sono riusciti ad interpretare alcuni mosaici delineanti una professione molto nota nell’antica Roma e anche in Etruria.
Il nucleo originario di Pompei si sviluppò in vicinanza del mare e dell’importante foce del Sarno, all’ombra di quella montagna silente che ancora non si caratterizzava nelle forme del Vesuvio che vediamo oggi.
Martedì 26 novembre, nella prestigiosa cornice del Teatro Mercadante di Napoli, si è svolta la presentazione del libro “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte” scritto dal Direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna e pubblicato da Rizzoli.
Giornata importante e densa di appuntamenti quella di lunedi 25 Novembre per il Parco Archeologico di Pompei.
POMPEI, NUOVE APERTURE. Riapre VIA DEL VESUVIO con la casa di LEDA E IL CIGNO, dai nuovi scavi e le TERME CENTRALI per la prima volta visibili al pubblico
Thalassa non è solo una mostra sul Mediterraneo antico ma è, soprattutto, un esempio di metodo
Dal Direttore Generale del Grande Progetto, il Generale Mauro Cipolletta, al Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna, agli architetti e agli ingegneri che hanno coordinato ogni segmento del lavoro
Massimo Osanna, oggi al secondo mandato da direttore generale del Parco Archeologico, è – insieme a una nutrita squadra di collaboratori – uno dei protagonisti della “resurrezione”, ed è lui a guidarci in queste pagine tra le nuove scoperte realizzate negli ultimi anni.
Parte il 6 novembre, e terminerà il 10 maggio 2020, al Moesgaard Museum ad Aarhus in Danimarca la mostra “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum”, che presenta più di 250 reperti provenienti da sette musei e istituzioni culturali italiane.