Una delle città più conosciute e rinomate in antichità è stata Mari, Tell-Hariri, col grande e sontuoso “Palazzo reale di Zimri-Lim”
Visitare Pompei è solo “roba” da adulti? No, e il Parco Archeologico sceglie un testimonial d’eccezione per allietare la visita di uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Il topo giornalista Geronimo Stilton, nato da un’idea di Elisabetta Dami, accompagnerà i giovani visitatori per le strade e gli edifici pubblici della città, raccontando, a modo suo e con linguaggio adatto, la storia e la bellezza dell’antica città vesuviana.
Un anno difficile anche per l’organizzazione di grandi mostre in tutta Italia ma passata in parte l’emergenza è stato possibile inaugurare la grande mostra degli Etruschi al MANN. Un progetto curato da Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e da Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico di Napoli, in collaborazione con Electa.
Nel giorno in cui il compianto Sebastiano Tusa avrebbe compiuto 70 anni, si è recuperato un antico rostro presso l’isola di Levanzo, nelle Egadi
San Casciano dei Bagni (SI): la campagna di scavo mette in luce un complesso santuariale di età imperiale dedicato ad Apollo nell’area del Bagno Grande
VENUSTAS: bellezza, raffinatezza, lusso e vanità, una sola parola latina dalle mille sfumature per riassumere la pluralità dei temi della nuova mostra inaugurata presso il Parco Archeologico di Pompei nell’ala ovest della Palestra Grande, area già da tempo immaginata per accogliere un lungo percorso di esposizioni ed eventi.
“Dal mondo di Omero. Tinos e le Cicladi nell’era micenea”: è la mostra itinerante, presentata dall’Eforato delle Antichità delle Cicladi al Museo Archeologico di Mykonos
Rinvenuta in una tomba etrusca a Veio (Etruria), l’Olpe Chigi riflette il passaggio dal Protocorinzio Medio al Protocorinzio Tardo
Restituita all’ambasciatrice irachena una statuina mesopotamica del 4500 a.C., una figura femminile steatopigia, di quelle popolarmente dette “Venere” o “Dea Madre”
Nell’area urbana di Gela (in via Sabello), all’interno di un pozzo circolare è stato trovato un capitello in stile ionico