Una battaglia ritrovata nelle acque delle Egadi, in ricordo di Sebastiano Tusa

Giovedì 4 aprile, alle ore 16.30, il Parco archeologico del Colosseo ricorda il Prof. Sebastiano Tusa, la cui recente e improvvisa scomparsa costituisce una grave perdita per il mondo della cultura.

Era atteso al Parco, nella Curia Iulia, proprio il prossimo 4 aprile per una conferenza, quale primo segno tangibile della collaborazione attivata nei mesi scorsi in vista dell’apertura della mostra Carthago. Il mito immortale, che sarà allestita nei luoghi del Parco a partire dal 27 settembre 2019 e del cui comitato scientifico Sebastiano Tusa faceva parte. Sarà Adriana Fresina, Soprintendente del mare della regione Sicilia, a ricordare le numerose ricerche condotte da Sebastiano Tusa nella sua carriera, illustrando al pubblico forse una delle più straordinarie: il ritrovamento delle navi restituite dalle acque delle Isole Egadi.

Biografia Sebastiano Tusa

Archeologo di origini palermitane, Sebastiano Tusa è stato docente in numerose università italiane: professore dal 2000 di Paletnologia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha ricoperto il ruolo di docente di Archeologia Subacquea per il corso di laurea in Archeologia navale dell’Università degli Studi di Bologna, presso la sede distaccata a Trapani. Per un anno, dal 2015 al 2016, è stato inoltre professore a contratto per l’Università Philipps di Morburgo. La sua attività di ricerca include la partecipazione e la direzione di numerose missioni archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan, Libia, Turchia e Tunisia. Prima Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Trapani, nel 2012 diviene Soprintendente del mare per la regione Sicilia. Da aprile 2018 ha ricoperto invece l’incarico di Assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana. Tra le sue pubblicazioni si distaccano monografie, articoli e saggi scientifici che affrontano il tema dell’Archeologia subacquea, prediligendo la Sicilia come zona di analisi e ricerca.

L’iniziativa I giovedì del PArCo, ciclo di conferenze previste i giovedì pomeriggio nella splendida sede della Curia Iulia, promossa dal Parco archeologico del Colosseo, conferma la vocazione del monumento a spazio culturale vivo e per questo designato al dibattito, dedicato non solo a presentazioni di volumi, dialoghi tra specialisti e protagonisti del mondo della cultura, ma anche ad approfondimenti sulle mostre in corso e di progetti futuri, fornendo, al contempo, una pluralità di occasioni per rafforzare il legame della città con l’archeologia e confermare la strategia che il Parco archeologico del Colosseo, diretto da Alfonsina Russo, persegue con costanza.

Il primo appuntamento della rassegna si è tenuto il 14 febbraio con Aldo Schiavone, professore di Istituzioni di diritto romano, intervenuto sul tema La dinastia dei Severi e i suoi giuristi. Come nasce lo Stato in Occidente. È stata poi la volta di Francesca Ghedini, professore emerito di archeologia classica presso l’Università degli Studi di Padova, che ha approfondito il ruolo delle donne della dinastia dei Severi. Hanno fatto seguito Luisa Musso, professoressa di archeologia delle province romane presso l’Università di Roma Tre, e Matthias Bruno, archeologo, con un ulteriore intervento nell’ambito della mostra Roma Universalis.

L’impero e la dinastia venuta dall’Africa, illustrando i forti legami tra la dinastia dei Severi e la città di Leptis Magna e descrivendo i risultati dei recenti scavi condotti in Libia. L’incontro del 14 marzo con Rossella Rea, funzionario archeologo responsabile delle indagini al Templum Pacis, e Riccardo Santangeli Valenzani, professore di archeologia medievale e archeologia urbana di Roma presso l’Università di Roma Tre, ha indagato le trasformazioni del paesaggio urbano dall’antica topografia di Roma all’età moderna.

Moncef Ben Moussa, direttore dello sviluppo museografico presso l’Institut National du Patrimoine de Tunis, ha condotto il quinto appuntamento della rassegna, analizzando la politica museale tunisina.

La programmazione prosegue come da calendario seguente:

18 aprile
Ore 16.30
Il salotto culturale della contessa Ersilia Caetani Lovatelli
Paolo Sommella, linceo e professore emerito di topografia antica presso la Sapienza Università di Roma, parlerà del momento di transizione dalla Roma papale alla Capitale d’Italia, visto attraverso le presenze dei politici, degli artisti e degli studiosi al salotto letterario di Ersilia Caetani Lovatelli, archeologa e studiosa di storia e antichità romane, prima donna eletta membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei (1879)

9 maggio
Ore 16.30
Azedine Beschaouch, direttore del sito archeologico cambogiano Angkor Wat
(Titolo in definizione)

16 maggio
Ore 16.30
Adriano. Roma e Atene
Eugenio La Rocca, professore di archeologia classica presso l’Università la Sapienza di Roma, è stato Soprintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, direttore degli scavi dei Fori Imperiali, e dal 2004 degli scavi nel palazzo della Provincia di Roma. I suoi principali lavori scientifici vertono sulla cultura figurativa di età greca e romana, sui rapporti tra arte ed ideologia politica, sulla topografia e sui monumenti di città ellenistiche e principalmente di Roma. In occasione de I giovedì del PArCo, presenterà al pubblico il volume curato da Andrea Carandini ed Emanuele Papi Adriano. Roma e Atene, edito da Utet: un ritratto bifronte dell’imperatore, il cui sguardo è stato in grado di coprire le distanze che separano Occidente e Oriente, in una sintesi forse irripetibile che non ha mai smesso di nutrire una civiltà, la nostra, radicata nella classicità adrianea.

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