9 Febbraio 2015
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Ricercatori dell’Università di Pisa avrebbe risolto il mistero del teschio perforato tra quelli dei Martiri di Otranto: si tratta di 16 trapanazioni che si ipotizzano come compiute per produrre polvere per il trattamento di diverse malattie, oppure per sperimentazioni chirurgiche.
La letteratura medica dell’epoca, infatti, considerava la polvere d’osso ottenuta dai teschi come un ingrediente particolarmente potente per le preparazioni, ad esempio contro l’epilessia.
I Martiri di Otranto, beatificati nel 1771 e canonizzati nel 2013 da Papa Francesco, sono gli 813 abitanti della cittadina pugliese uccisi il 14 agosto 1480. In quella data la città cadde in mano ai Turchi di Gedik Ahmek Pascià, e gli abitanti rifiutarono la conversione. I corpi furono trasferiti nella Cattedrale un anno dopo, quando la città fu ripresa.
Lo studio “Pulverized human skull in pharmacological preparations: Possible evidence from the “martyrs of Otranto” (southern Italy, 1480)”, di Valentina Giuffra e Gino Fornaciari, è stato pubblicato su Journal of Ethnopharmacology.
Link: Journal of Ethnopharmacology; Discovery News 12; Live Science; The Daily Mail; Archaeology News Network; International Business Times
Teschi dei Martiri di Otranto nella Cattedrale, foto di Laurent Massoptier ((see website: http://loloieg.free.fr)http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=221915867&size=o), da WikipediaCC BY 2.0, caricata da Soerfm.
 

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