IO E MIO FRATELLO, un film per la regia di LUCA LUCINI

con DENISE TANTUCCI, CRISTIANO CACCAMO, GRETA FERRO, TERESA MANNINO, CLAUDIO COLICA, PAOLA LAVINI con la partecipazione di NINNI BRUSCHETTA, con la partecipazione amichevole di MARCO LEONARDI, con la partecipazione di NINO FRASSICA e con la partecipazione di LUNETTA SAVINO

una produzione 302 ORIGINAL CONTENTPEPITO PRODUZIONI E VISION DISTRIBUTION

DISPONIBILE IN ESCLUSIVA SU PRIME VIDEO DAL 21 APRILE 2023

Io e mio fratello
Il manifesto del film per la regia di Luca Lucini

Sinossi

Sofia (Denise Tantucci) è la pecora nera della famiglia. Ha 28 anni, è una sciupafemmine e ha lasciato la Calabria, sua terra d’origine, per trasferirsi a Milano, dove vive con il suo coinquilino Alessandro (Claudio Colica). Mauro (Cristiano Caccamo) è il fratello di Sofia. Affidabile e amorevole, al contrario di Sofia con la quale è sempre in guerra, non ha lasciato la Calabria e porta avanti l’azienda di famiglia. Sofia e Mauro non sono solo sorella e fratello, hanno anche un’altra cosa in comune: Michela (Greta Ferro), primo e unico amore di Sofia, che però sta per sposare proprio Mauro. Quando Sofia si rende conto che sta per perdere la donna della sua vita, decide di tornare a casa, in Calabria. Ma il ritorno di Sofia romperà ogni equilibrio e in un susseguirsi di situazioni tragicomiche, i due fratelli saranno costretti a guardarsi davvero in faccia e a scegliere chi voler essere da grandi…

Tra amori passati e ritrovati, storie di amicizia, famiglia e fratellanza, Luca Lucini torna sul set con una commedia romantica e ricca di intrighi.

Io e mio fratello, il nuovo film di Luca Lucini con Denise Tantucci, Cristiano Caccamo, Greta Ferro, Teresa Mannino e Claudio Colica sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 21 aprile 2023.

CAST ARTISTICO

DENISE TANTUCCI: Sofia

CRISTIANO CACCAMO: Mauro

GRETA FERRO: Michela CLAUDIO COLICA: Alessandro TERESA MANNINO: Zia Tecla

LUNETTA SAVINO: Marilena
PAOLA LAVINI: Nadia
NINNI BRUSCHETTA:
Giuseppe
MARCO LEONARDI:
Martino
NINO FRASSICA:
Bernardo

CAST TECNICO

Regia: Luca Lucini

Soggetto: Marta Storti, Ilaria Storti

Sceneggiatura: Marta Storti, Ilaria Storti e Luca Lucini

Fotografia: Manfredo Archinto

Montaggio: Carlotta Cristiani e Matteo Mossi

Costumi: Diamante Cavalli

Scenografie: Silvio Di Monaco

Una produzione: 302 Original Content, Pepito Produzioni, Vision Distribution
Prodotto da: Giuseppe Saccà per 302 Original Content e Agostino Saccà per Pepito Produzioni

Una distribuzione: Prime video

107’| Italia | 2k, DCP

NOTE DI REGIA

Con Io e mio fratello volevo realizzare una commedia divertente, romantica, ma senza perdere uno sguardo puntuale sulla contemporaneità.

Molti dei protagonisti non sono neanche trentenni e questo è uno degli aspetti che ho trovato più interessante: raccontare lo stato d’animo di una generazione che per certi versi non ha precedenti, cresciuta con una costante connessione con tutto e con tutti, con mille possibilità e mille risorse e che forse proprio per questo si trova più facilmente a sbagliare scelte, ad avere dubbi, a non capire chi è e, soprattutto, chi vuole diventare.

Parlo di amore, di famiglia, di lavoro, di sesso, di valori, di sogni: nella nostra storia c’è tutto questo.

La speranza è quella di essere riusciti a rendere il film anche visivamente molto impattante, una commedia elegante, ambienti curati che raccontano con l’enfasi del cinema la realtà: la differenza fra la partenza milanese e l’ambientazione di una grande metropoli con una piccola realtà locale calabrese è già di per sé un interessante contrasto, fotografico, scenografico, paesaggistico. Lo è per i costumi, per i volti; lo è per il lessico e per l’atteggiamento. Il nostro spettatore è portato per mano in questo viaggio verso una nuova consapevolezza di Sofia, di Michela, di Mauro.

Ho curato una regia al servizio della recitazione e degli stati d’animo. Tutti i rapporti fra Sofia e Michela, fra Michela e Mauro e fra Mauro e Sofia sono descritti seguendo le vicende emotive con l’utilizzo delle ottiche: sono gli unici personaggi a cui ho dedicato dei primissimi piani e dettagli molto stretti, proprio per essere lì con loro e condividere la loro emozione, le loro mani, gli occhi, le lacrime, i mezzi sorrisi, gli ammiccamenti, le gioie, i dolori. La macchina da presa con i nostri protagonisti è più viva, a mano, imprecisa, “nervosa”; con qualche sfocatura nei momenti più tesi, più morbida, delicata e avvolgente in quelli più romantici.

Il Sud è descritto con molti dettagli: lo vediamo con gli occhi di Sofia, pian piano tutto le si avvicina simbolicamente e torna parte del suo sguardo. All’inizio il ritorno è quasi “distaccato”, ma un poco alla volta gli oggetti della casa, l’uva della vigna, il cibo, le foto di famiglia, i soprammobili, torna tutto a essere più “suo”. In ogni oggetto c’è della storia e per lei è un ricordo importante. Lo è anche per Mauro, come per tutta la famiglia, e l’insieme di questi dettagli aiuterà lo spettatore a entrare in sintonia con la giusta dimensione emotiva di Sofia.

In questo senso, anche il lavoro di scenografia è stato molto importante ed estremamente creativo.
Il considerare la Calabria vera e propria co-protagonista importante della storia è stata una scelta

molto giusta: abbiamo, infatti, usato delle lenti anamorfiche che hanno reso un’immagine della di questa terra davvero inedita e bellissima.

Sofia è irrequieta, anarchica, istintiva, spesso eccessiva, è emotiva (a modo suo), scostante ma in fondo anche fragile, è un personaggio che sembrerebbe molto determinato nel “non” sapere cosa vuole, e questo viene fuori nella casa che condivide con Alessandro, nella sua stanza di Milano, nel suo modo di vestire, nella sua valigia, nel suo modo di stare seduta, nel suo modo di ascoltare la musica…e così via.

Michela è più riflessiva, sognatrice, a volte passiva perché la sua velocità, quella della natura, non concilia con quella della società di oggi: è ecologica e a impatto zero, ama la vita e tutto ciò che c’è dentro e, per certi versi, è più determinata e meno fragile di Sofia. La loro complementarità è stata esplosiva e magnetica durante un determinato momento della loro maturazione e le ha legate indissolubilmente, prima con l’amore, ora con l’amicizia.

Mauro invece è una vittima delle maschere che spesso la famiglia ci mette addosso: si è trovato imprenditore senza né saperlo fare né volerlo essere, ha sempre sacrificato se stesso per gli altri, per non deludere nessuno. È come se tutto ciò che ha, dai vestiti all’arredamento della stanza, fosse scelto da altri per lui o non fosse proprio scelto. Per certi versi, la sua è la trasformazione più importante dei tre e la sua personalità viene fuori per gradi.

Gli altri personaggi hanno dato veramente una forte caratterizzazione al film e, grazie alla bravura dei loro interpreti, sono riusciti a farlo senza mai essere né grotteschi né macchiette: da zia Tecla a Bernardo, da Alessandro alla fantastica mamma interpretata da Lunetta. Hanno tutti regalato delle grandi prove da attori.

Concludendo, la sfida del film è quella di coinvolgere il pubblico raccontandogli una storia di sentimenti contemporanea e originale, dove abbiamo calcato la mano senza paura, da una parte sull’aspetto emotivo e psicologico dei nostri protagonisti, dall’altra sul tono leggero di commedia familiare.

Come tutte le commedie riuscite, questo film ha l’ambizione di divertire ed emozionare ma facendo riflettere, lasciando, si spera, anche un interessante documento in grado di raccontare in modo credibile il nostro tempo.

Luca Lucini

Testi, video e immagini dagli Uffici Stampa Boom PR, Prime Video Italia, Vision Distribution. Aggiornato il 19 Aprile 2023.

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