LA NOSTRA TERRA (The Peasants – Chłopi), film di DK WELCHMAN e HUGH WELCHMAN
Polonia, Serbia, Lituania, 2023, 114’
IL 2, 3, E 4 DICEMBRE 2024 AL CINEMA CON WANTED
Wanted Cinema è lieta di presentare La nostra terra, il nuovo film di DK Welchman e Hugh Welchman, che arriverà al cinema il 2, 3, e 4 dicembre dopo l’anteprima al 24 Frame Future Film Festival. Le pitture animate dei creatori di Loving Vincent (candidato dalla Polonia agli Oscar nel 2018) portano sul grande schermo l’adattamento cinematografico di Chłopi (The peasants), il romanzo capolavoro dello scrittore polacco premio Nobel per la Letteratura nel 1924 Władysław Reymont. Presentato in selezione ufficiale al Toronto Film Festival, il film è creato con la stessa tecnica di Loving Vincent, combinando le opere a olio dei pittori polacchi di fine XIX – inizio XX secolo con le attuali tecniche cinematografiche e di animazione.
Il film è stato realizzato con un lungo processo tecnico durato anni – e rallentato dal COVID-19 – attraverso riprese di riferimento effettuate con noti attori polacchi in luoghi reali e una successiva, sofisticata tecnica di animazione basata sull’opera a mano di esperti artisti internazionali.
La nostra terra è una storia di coraggio ed emancipazione femminile ambientata in un villaggio polacco di fine Ottocento. La protagonista è Jagna, una bellissima ragazza che è costretta a sposare un uomo molto più anziano di lei – il ricco feudatario della zona – pur essendo innamorata del figlio. La società profondamente tradizionale, attaccata agli usi locali e alle pittoresche celebrazioni ma anche al patriarcato, non le rende la vita semplice: la violenza domestica e le faide familiari sono all’ordine del giorno e Jagna dovrà difendersi da invidie e insidie di cui è oggetto, destreggiandosi abilmente in un mondo maschilista sfruttando le proprie qualità.
La nostra terra “parte da un grande romanzo con descrizioni mozzafiato” – afferma la regista DK Welchman – “ma ciò che veramente mi ha attratto nell’idea di adattarlo è stata Jagna. Come donna, anch’io ho provato tante volte nella mia vita attenzioni indesiderate e tentativi di manipolazione. Mi sono davvero identificata con Jagna, ho provato empatia per lei. All’inizio è invidiata e fraintesa, poi maltrattata e insultata, infine emarginata: per essere bella, per essere sognatrice e artistica, per essere appassionata e, soprattutto, per mettere in discussione il patriarcato sostenuto anche dalla chiesa. Era come se mi chiamasse. Questo film è la mia risposta”.
Profondamente femminista, un’opera d’arte in movimento narrata come un romanzo classico, caratterizzata dalla qualità pittorica dell’animazione, La nostra terra sarà al cinema il 2, 3, e 4 dicembre con Wanted Cinema.
SINOSSI
È la storia di Jagna, una bellissima giovane determinata a forgiare il proprio destino nel piccolo mondo di un villaggio polacco alla fine del XIX secolo, un crogiuolo di pettegolezzi, faide familiari e disparità economiche ma unito dall’orgoglio per la propria terra, dall’adesione a tradizioni colorate e da un patriarcato profondamente radicato. Quando Jagna si trova intrappolata tra i desideri contrastanti del più ricco contadino del villaggio, del suo figlio maggiore e di altri uomini di spicco della comunità, la sua resistenza la porta su una tragica rotta collisione con il contesto sociale che la circonda.
La nostra terra, film di DK Welchman e Hugh Welchman – Opzioni per lo streaming
NOTE DI REGIA
D K WELCHMAN
Ho avuto il mio primo contatto con il romanzo “The Peasants” (“Contadini”); al liceo, all’età di 17 anni, perché è obbligatorio in tutte le scuole della Polonia. Ci sono tornato molti anni dopo, quando stavo ascoltando un audiolibro mentre dipingevo un’inquadratura per il mio precedente film, Loving Vincent.
Ascoltarlo da adulto è stata un’esperienza completamente diversa. Ciò che mi ha colpito come animatore e regista sono gli elementi che non mi avevano colpito da adolescente: la sua descrizione “tour de force” di un anno di vita comunitaria; la poetica maestria delle descrizioni della natura; e le lotte orgogliose e impegnative dei personaggi del romanzo, intervallate da momenti di tenerezza meticolosamente osservati e da struggenti tragedie personali.
Ho visto come poter rispettare ciò che Reymont aveva creato con tanta pietà e amore; come mostrare queste intricate descrizioni della natura, questo piacere per la vita, la natura, la terra e la natura umana: ritrasformandole in un lungometraggio realizzato con la nostra tecnica di animazione pittorica.
Ero entusiasta dell’idea di adattare il libro con questa tecnica, che avrebbe permesso di raccontare sia la storia sia le sfumature delle dettagliate descrizioni poetiche della natura che sono così significative nel romanzo e che fanno parte dell’opera.
Girare un lungometraggio con gli attori e poi ridipingere fotogramma per fotogramma in post-produzione avrebbe permesso di combinare in modo coerente entrambi questi aspetti – drammi personali e visioni pittoriche.
Dopo aver lavorato per anni a un film su Vincent van Gogh, ho sentito anche il forte bisogno di raccontare una storia di donne: mostrare le loro lotte, la loro passione e la loro forza. Jagna e Hanka sono due personaggi distinti e importanti nella letteratura polacca, ognuno dei quali rappresenta valori diversi, ma entrambi legati dalle loro lotte in una società molto definita dagli uomini.
Il loro genere si riflette negativamente sulla loro posizione in una società maschilista e le mette in difficoltà nella vita del villaggio di Lipce.
Il ritratto del personaggio di Reymont è incredibilmente realistico.
Egli mostra profonda comprensione, ammirazione e simpatia per queste persone, senza mai rifiutare la verità sui suoi difetti e le sue debolezze.
Jagna è un’espressione di fede nella libertà dell’individuo, ma allo stesso tempo simboleggia la tragedia e il rifiuto che una persona del genere può incontrare in una piccola comunità.
“The Peasants” (“ Contadini”) di Reymont si distingue dagli altri romanzi realistici perché non solo racconta le difficoltà della vita contadina, ma mostra anche qualcosa di più. Nel corso delle quattro stagioni in cui si svolge la storia, molte tragedie accadono sia ai singoli personaggi che all’intero villaggio. I contadini proteggono i loro diritti con grande passione. Anche se combattono in modo impari e spesso sono dalla parte dei perdenti, cercano sempre di difendere la loro libertà e il diritto di essere padroni del loro destino.
Tuttavia, Reymont è lontano dall’idealizzare i contadini polacchi. Dimostra che possono essere avidi, orgogliosi, meschini, gelosi e intolleranti. Dal punto di vista della storia, queste caratteristiche hanno spesso determinato il destino della nostra nazione.
Credo che questo sia un grande romanzo che merita un adattamento straordinario e innovativo. Merita di essere riscoperto non solo a livello nazionale, ma anche internazionale ed è giustamente riconosciuto per quello che è: una delle grandi opere della letterarura europea. Capisco quanto sia impegnativo, soprattutto a livello di sceneggiatura, prendere 1.000 pagine di prosa e distillarle in un film di 100 minuti. Ci sono stati tagli importanti nella sceneggiatura, pur rimanendo fedeli al materiale di partenza. Ho cercato di introdurre nella mia struttura metodi moderni di narrazione e di associarli non solo al ritmo delle stagioni, come nel romanzo, ma anche ai personaggi che influenzano le vite degli altri. Volevo mostrare la sinergia dei personaggi con la loro influenza reciproca, la sensualità, la sessualità e la brutalità del loro mondo e il contrasto con la superiore maestosità e bellezza della natura.
NOTE DI ANIMAZIONE
PIOTR DOMINIAK
Il nostro punto di partenza è lo stile pittorico del periodo della Giovane Polonia, ma lo stile visivo è molto di più: ci siamo ispirati anche alle scuole dell’Aia e di Barbizon La nostra terra è l’essenza di mezzo secolo di pittura europea a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
I principali artisti che ci hanno ispirato sono stati Józef Chełmoński, Ferdynand Ruszczyc, Jan Stanisławski, Julian Fałat, Leon Wyczółkowski, Piotr Michałowski, Jules Breton e Jean-Francois Millet.
Nel nostro film precedente, Loving Vincent, ognuno dei personaggi era rappresentato da un quadro di van Gogh. Per la maggior parte delle riprese abbiamo utilizzato citazioni di quadri già pronti, come Notte stellata, Caffè notturno o Corvi sui campi. In La nostra terra vedrete anche opere note come The Gleaners di Millet, ma soprattutto cerchiamo la nostra strada tra i dipinti dei maestri.
Abbiamo un database di diverse centinaia di ispirazioni pittoriche a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Ogni artista famoso dipingeva in modo un po’ diverso, e anche ognuno dei nostri pittori ha il suo stile pittorico. Lo stile visivo di La nostra terra si è sviluppato nel tempo e abbiamo cercato di non perdere troppe citazioni pittoriche, di trasmettere una storia affascinante, di mostrare la grande recitazione e di combinare tutto in un insieme coerente e visivamente accattivante.
Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa del film, Echo Group, e Wanted Cinema. Aggiornato il 14 novembre 2024