21 Marzo 2016
Il karité, o albero del burro (Vitellaria paradoxa) è un albero diffuso in Africa, le cui noci forniscono il principale olio per cucinare della regione (sotto forma di burro di color avorio), oltre che un sapone vegetale e la materia prima per altri prodotti (creme idratanti, lozioni, ecc.).
Un nuovo studio, pubblicato sul Journal of Ethnobiology, ha esaminato i frammenti carbonizzati dei gusci di noce della pianta, ritrovati in contesti domestici presso il sito di Kirikongo, nel Burkina Faso: questi ultimi erano caratterizzati da strati costruiti uno sopra l’altro per 1600 anni.
Si è concluso che le noci dovevano essere raccolte almeno dal 100 dell’era volgare, e cioè mille anni prima di quanto ritenuto finora. Il sito testimonia pure l’uso continuativo della pianta fino al 1500.
Lo studio “The Archaeology of Shea Butter (Vitellaria paradoxa) in Burkina Faso, West Africa”, di Daphne E. Gallagher, Stephen A. Dueppen, e Rory Walsh, è stato pubblicato sul Journal of Ethnobiology.
Link: Journal of Ethnobiology; EurekAlert! via University of Oregon