QUATTRO PASSI A WEIMAR… Per capire l’Europa di oggi

Gli anni della Repubblica raccontati attraverso la serie di successo Babylon Berlin, due lungometraggi e un documentario. Alla Casa del Cinema dall’8 al 31 marzo L’Utopia di Weimar, in collaborazione con Sky, Beta Film e Rai Teche

Babylon Berlin L’Utopia di WeimarRoma, 6 marzo 2019 – Si intitola L’Utopia di Weimar la rassegna che Casa del Cinema (in collaborazione con Sky e Raiteche) propone per quattro fine settimana durante tutto il mese di marzo a partire da venerdì 8. L’evento più atteso del programma è il ritorno di una delle serie tv europee più amate dal pubblico e apprezzate dalla critica degli ultimi anni: Babylon Berlin, ideata dal grande regista (e qui anche produttore) Tom Tykwer a partire dai romanzi del cinquantenne astro del poliziesco Volker Kutscher e ambientata in quel crogiolo di passioni, drammi, scandali e follie che fu la breve stagione della democrazia tedesca dal 1919 al 1933 e conclusa dall’ascesa al potere di Adolf Hitler. Erano gli anni di Rosa Luxemburg e degli Spartachisti, dell’umiliante trattato di Versailles che mise la Germania in ginocchio dopo la disfatta della prima guerra mondiale, ma anche della prima costituzione repubblicana (firmata proprio a Weimar) e di un incredibile fiorire delle arti e della cultura con protagonisti come Bertolt Brecht, Otto Dix, George Grösz, Fritz Lang e tutta la grande stagione dell’espressionismo tedesco al cinema e in teatro.

Questa scena tumultuosa e contraddittoria viene attraversata in Babylon Berlin dal commissario  Gereon Rath, trasferito nel 1929 da Colonia a Berlino per indagare su un caso di ricatto che lo conduce a scoprire il brulicare di malaffare, delitto, scandali e passioni sullo sfondo di una società al collasso.  Le 16 puntate delle prime due stagioni della grande serie tv vengono per la prima volta proiettate sul grande schermo in otto appuntamentitra il sabato e la domenica, all’interno di un più vasto programma cinematografico. Ad aprire la rassegna è infatti uno dei film più emblematici di quel periodo artistico, Kuhle Wampe di Slatan Dodow (1932) da una sceneggiatura di Bertolt Brecht che collaborò anche alla regia e imperniato sul dramma della disoccupazione e delle giovani generazioni alla ricerca di un futuro migliore. Oltre a Kuhle Wampe (in programma come film d’apertura venerdì 8 marzo) si vedranno: Il testamento del dottor Mabuse di Fritz Lang (1933) che nei deliri di onnipotenza del folle criminale Mabuse anticipa l’utopia negativa del nazismo (venerdì 22 marzo) e soprattutto un documento ormai rarissimo come La Repubblica incantata di Carlo di Carlo, realizzato per la Rai nel 1980 a quattro mani con il giornalista e storico Enrico “Nani” Filippini (da non perdere venerdì 15 marzo).

“La rivoluzione sconfitta e l’inflazione del 1919 sono i due momenti – scriveva Carlo di Carlo alla vigilia della messa in onda – che definiscono il carattere di fondo dell’epoca di Weimar: la speranza e la catastrofe, l’utopia e l’abisso, l’innocenza e il compromesso. Ed è durante Weimar che la cultura europea si pone alcuni dei suoi interrogativi essenziali, che inventa alcune delle forme fondamentali in cui il Novecento si esprime… Questo film si serve proprio dell’architettura come filo conduttore. Un lungo viaggio attraverso le due Germanie (ancora divise dal Muro) e che mostra come non esista una cultura di Weimar, ma esistano molte culture di Weimar”.

“Questo breve viaggio nell’Europa di ieri – dice Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema – permette, grazie alla bellissima serie per cui ringraziamo Sky, di guardare a una pagina cruciale della storia d’Europa con occhi moderni e passione per la narrazione. Il nostro non è uno sguardo rivolto al passato, piuttosto è teso al confronto tra l’oggi e i germi che un secolo fa aprirono la strada all’orrore della dittatura e della guerra. In quel contesto ci muoviamo col passo leggero del grande cinema, del racconto lungo e del migliore documentario d’autore. Il privilegio di attingere a materiali rari o ben poco visti, come nel caso del lavoro di Carlo di Carlo e Nani Filippini ritrovato dalle Teche Rai, apre una riflessione sull’Europa che continuerà ad aprile, alla vigilia delle elezioni del nuovo Parlamento Europeo, con un ciclo dedicato all’idea di Europa cui il cinema contemporaneo offre il regalo di un immaginario più forte della realtà contingente”.

Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

PROGRAMMA

VENERDÌ 8 MARZO ore 17.00

KUHLE WAMPE, Slatan Dudow , Germania, 1932, 80’

SABATO  9 MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN, prima  stagione – puntate 1 – 2, Germania, 2017

DOMENICA 10  MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN, prima  stagione  – puntate  3 – 4, Germania, 2017

 

VENERDÌ 15 MARZO ore 17.00

LA REPUBBLICA INCANTATA.  CULTURE  NELLA GERMANIA DI WEIMAR 1919-1933 

di Carlo di Carlo e Enrico Filippini , Italia, 1981, 125’

SABATO  16  MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN, prima  stagione  – puntate 5 – 6, Germania, 2017

DOMENICA 17   MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN, prima  stagione  – puntate  7 – 8, Germania, 2017

 

VENERDÌ 22 MARZO ore 17.00

IL TESTAMENTO DEL DOTTOR MABUSE

(Das Testament des Dr. Mabuse), Fritz Lang – Germania, 1933, 122’

SABATO  23  MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN,  seconda   stagione  – puntate 1 – 2, Germania, 2017

DOMENICA 24    MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN, seconda   stagione – puntate  3 – 4Germania, 2017

 

SABATO  30  MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN,  seconda   stagione  – puntate 5 – 6Germania, 2017

DOMENICA  31    MARZO ore 19.00

BABYLON BERLIN, seconda   stagione – puntate  7 – 8Germania, 2017

 

CASA DEL CINEMA

Spazio culturale di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale

Gestione Zètema Progetto Cultura

Direzione Giorgio Gosetti

in collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution

 

INDIRIZZO Largo Marcello Mastroianni, 1

INFO tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it

INGRESSO GRATUITO

 

Testo e immagine da Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

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