PAST LIVES, regia di CELINE SONG: ANDARE OLTRE, ABBANDONARE I “SE”

con GRETA LEE, TEO YOO, JOHN MAGARO

Leggi qui la recensione di Andrea Martinelli (18 marzo 2024)
Leggi qui le informazioni ufficiali sul film

in sala il 14 FEBBRAIO distribuito da LUCKY RED

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Past Lives, di Celine Song
il manifesto del film

In una lunga intervista al The Times di Londra, Denis Villeneuve (Blade Runner 2049, Dune e Dune – Parte 2) ha rilasciato una serie di dichiarazioni sull’evoluzione che ha caratterizzato il mezzo cinematografico negli ultimi anni. Condivisibili o meno, il regista canadese ha voluto sottolineare la potenza che immagini e suoni sono in grado di sprigionare:

I don’t remember movies because of a good line; I remember movies because of a strong image.”
“Non ricordo dei film a causa di una buona battuta; li ricordo in conseguenza di un’immagine forte.

Celine Song, con il suo Past Lives, sembrerebbe essere della stessa opinione. Il film si apre in un lussuoso bar della Grande Mela (anche se ancora non lo sappiamo). Abbiamo di fronte a noi tre sconosciuti: due coreani, un uomo e una donna, e un americano. I primi due parlano, sorridono, mentre il terzo se ne sta in silenzio, in disparte. Sembra a disagio. Sentiamo delle voci, una femminile e una maschile, fare dei commenti a riguardo. Si stanno interrogando, proprio come noi spettatori, sul rapporto che intercorre tra loro. Tra una supposizione e l’altra nessuna risulta essere veramente soddisfacente. Il mistero resiste e così, nell’attesa di scoprirlo, senza nemmeno accorgercene veniamo catapultati in Corea, ventiquattro anni prima. Passano pochi minuti e abbiamo l’esempio lampante di quanto una sola immagine possa contenere al suo interno il significato di un intero film. Due bambini coreani (che sono ovviamente l’uomo e la donna che abbiamo visto all’inizio al tavolo del bar), in silenzio, di fronte a un incrocio. Una strada è impervia, in salita, l’altra invece è piana. I due si dividono, finendo per intraprendere vite totalmente differenti che rispecchiano alla perfezione la metafora visiva messa in scena dalla regista coreana.

Past Lives, di Celine Song

Si potrebbe andare avanti, ma meglio fermarsi per lasciarvi il gusto di scoprirlo da soli. Past Lives, che ricordiamo essere l’esordio di Celine Song, è un film misurato, essenziale, tanto nella sceneggiatura quanto nella regia, che ha ben chiaro cosa vuole raccontare e dove vuole portare lo spettatore. La pellicola è parzialmente ispirata alla sua vita. Nata in Corea del Sud, emigra in Canada e ormai risiede da anni a New York, dove è diventata una commediografa riconosciuta. Lei e Nora Moon (Greta Lee), protagonista del film Past Lives, hanno molto in comune, se non fosse per un piccolo, grande, particolare: Hae Sung (Teo Yoo).

Il film, dopo una piccola parentesi, ci catapulta nell’infanzia dei due protagonisti. Bastano pochi minuti a Celine Song per trasmetterci la forza del legame che li lega, per poi arrivare subito al dunque, al punto in cui la sorte li dividerà radicalmente. Siamo arrivati alla scena del bivio, descritta precedentemente. Strade diverse per vite diverse. Nora andrà per quella più impervia, faticosa, che prevederà anche l’incontro con una nuova cultura. Al contrario Hae sceglie una via più sicura, battuta. Una vita senza scossoni, o almeno fino al momento in cui i due finalmente, grazie a internet, riusciranno a ritrovarsi. Un fulmine a ciel sereno per il giovane coreano, anche se, per una serie di vicissitudini, deciderà solo molti anni dopo di prendere un aereo per andarla a trovare a New York. Ad aspettarlo troverà una Nora molto diversa, che nel frattempo non solo è diventata una scrittrice affermata, ma che si è pure sposata con un Arthur (John Magaro).

Da qui parte la storia che tutti aspettavamo di vedere fin dal primo minuto. Ora ci è finalmente chiaro il rapporto che intercorre tra i tre. Abbiamo scoperto il loro passato, cosa li ha portati ad essere ciò che sono. E ora? Cosa succederà? Questo ci chiediamo, aspettandoci, nel bene e nel male, una storia romantica. Ecco invece che è qui che Past Lives stupisce. Più che di amore Celine Song ci parla di legami in un senso più ampio. Ci parla della loro forza e di quella, ancora maggiore, che ci vuole per accettare come questi cambino nel tempo. Quanto è difficile chiudere una porta? Un capitolo della vita? Andare oltre?

Tanto, tantissimo. Past Lives si interroga sul “se”, sul “cosa sarebbe potuto accadere”, e lo fa in una maniera dolce. Le immagini così come le espressioni dei personaggi vengono ancora prima delle cose che dicono, accompagnate da una regia essenziale, non invasiva. La camera da presa se ne sta in disparte, schiva, lasciando la giusta privacy ai personaggi di Nora e Hae, permettendo loro di scambiarsi sguardi, parole, di condividere il momento. Past Lives, nomen omen. Dopo tutto, una vita è composta da tante vite, e per andare avanti bisogna, a volte, sapere quando una di queste è giunta al termine. L’esordio di Celine Song non è un film sulle realtà possibili. Alla regista interessa mostrare il presente, con il quale i suoi personaggi devono fare i conti. Uno step necessario per andare oltre i “se”. Se prendi una strada, rinunci a prenderne un’altra, e così torniamo inevitabilmente ancora una volta a quella potentissima immagine iniziale dei due bambini davanti al bivio.

Past Lives, di Celine Song

In tutto questo il film tratta, senza mai risultare melenso o retorico, anche le difficoltà che si nascondono dietro alla decisione di migrare verso un paese completamente diverso da quello di appartenenza. Lo fa in maniera indiretta, attraverso tanti elementi ben piazzati. Il personaggio di Nora, per quanto sia diventata una cittadina americana, sogna ancora in coreano. Eppure, di tipicamente orientale, nel suo modo di essere, sembrerebbe essere rimasto ben poco, come emerge dall’incontro con Hae Sung. Un incontro che se vogliamo rappresenta una sorta di ultimo ostacolo anche per il percorso prettamente personale di Nora, svuotato da ogni sentimentalismo. Un’ultima definitiva messa in discussione, per capire se la strada che ha scelto si è rivelata quella giusta.

Past Lives è un lavoro interessante ed estremamente godibile, vista anche la breve durata (106 minuti). Usciti dalla sala si rimane soddisfatti da una storia in cui è impossibile non rispecchiarsi. Un film delicato quanto potente, a cui manca giusto qualche guizzo di audacia, sia alla regia che alla sceneggiatura, che avrebbe potuto rendere questa pellicola un film generazionale. Un qualcosa che non è detto che non vedremo nei prossimi lavori di Celine Song, che per essere al suo esordio sul grande schermo è sicuramente partita con la marcia giusta, come le numerose nomination ai Golden Globe e agli Oscar, tra cui miglior film, hanno dimostrato.


Acclamato al Sundance e alla Berlinale, designato all’Oscar dalla Corea, ospitato domenica 22 ottobre 2023 nella sezione BEST OF della Festa del Cinema di Roma, PAST LIVES, opera prima della sudcoreana Celine Song, che l’accompagna a Roma insieme all’attrice protagonista Greta Lee (già nel cast della serie di successo The Morning Show) e John Magaro.

Il film uscirà in sala il 14 febbraio 2024 distribuito da Lucky Red.

Ispirato da una vicenda accaduta alla regista, il film racconta la storia di Nora (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo), due amici d’infanzia profondamente legati che si separano quando la famiglia di Nora dalla Corea del Sud emigra in Canada. Due decenni dopo si ritrovano a New York, dove vivono una settimana cruciale in cui si confrontano sul destino, l’amore e le scelte che segnano il corso della vita, in una storia d’amore moderna e straziante.

Una sera di qualche anno fa, Celine Song si ritrovò seduta in un bar tra due uomini provenienti da periodi molto diversi della sua vita. Uno era suo marito di New York, l’altro il suo amore d’infanzia, che era venuto dalla Corea per visitare la città. In quel bar, nel ruolo sia di traduttrice che di intermediaria, Song ha avuto la strana sensazione di attraversare due dimensioni alternative, fondendole in una sola.

«Ero seduta lì tra questi due uomini che mi amavano in modi diversi, in due lingue diverse e due culture diverse. E io ero l’unico motivo per cui questi due uomini parlavano tra loro ricorda Song. C’è qualcosa di quasi fantascientifico in questo. Ti senti come qualcuno che può trascendere la cultura, il tempo, lo spazio e la lingua

È stato lì, seduta in questa convergenza di mondi, che Song – drammaturga di spicco della scena teatrale di New York (“Endlings”) – ha avuto l’ispirazione per Past Lives, quello che sarebbe diventato il suo debutto cinematografico.

SINOSSI

Nora e Hae Sung, due amici d’infanzia profondamente legati, si separano quando la famiglia di Nora emigra dalla Corea del Sud. Due decenni dopo si ritrovano a New York, vivranno una settimana cruciale in cui si confronteranno sul destino, l’amore e le scelte che segnano il corso della vita, in una storia d’amore moderna e straziante.

 

CAST ARTISTICO

Nora

GRETA LEE

Hae Sung

TEO YOO

Arthur

JOHN MAGARO

CAST TECNICO

Regia e sceneggiatura

CELINE SONG

Fotografia

SHABIER KIRCHNER

Scenografia

GRACE YUN

Montaggio

KEITH FRAASE

Musica

CHRISTOPHER BEAR & DANIEL ROSSEN

Casting

ELLEN CHENOWETH & SUSANNE SCHEEL

Prodotto da

DAVID HINOJOSA, P.G.A.

CHRISTINE VACHON, P.G.A. PAMELA KOFFLER, P.G.A.

Distribuzione italiana

LUCKY RED

Durata

1h45’

Testo, video e immagini da Lucky Red.

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