Dune: Parte Due, di Denis Villeneuve – il predestinato riluttante e il blockbuster d’autore

Leggi qui la recensione di Angelo Giannone (21 febbraio 2024, ore 19:00)
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Dune Parte Due
il poster del film

Nella sua definizione originale, “blockbuster” indica uno spettacolo (teatrale prima, soprattutto cinematografico poi) in grado di ottenere un enorme successo fra il pubblico. Nel tempo, per rincorrere questi enormi incassi si sono prodotti film con crescenti e spropositati budget, ribaltando così il senso delle cose e aggiungendo una nuova accezione della parola. Questa esigenza commerciale rende molto rare produzioni in grado di coniugare la natura artistica del cinema, espressa dagli autori, con l’attirare ingenti quantità di pubblico in sala. Dune, diretto da Denis Villeneuve nel 2021, riusciva nell’impresa e Dune: Parte Due, ad opera dello stesso regista, la prosegue.

© 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Crediti per la foto: Niko Tavernise

È un’impresa per i personaggi dentro lo schermo e per chi deve dare loro vita. Ancor più della prima parte, Villeneuve riesce a rispondere ad un enorme numero di istanze diverse con un ritmo straordinario, capace di attraversare indenne le quasi tre ore di durata. Ogni scena è al suo posto per un motivo preciso, nessuna inquadratura è sprecata. Villeneuve fa suo in tutto e per tutto questo “classico moderno” della letteratura, sposandone appieno personaggi e tematiche.

La condanna verso ogni forma di imperialismo e sopruso è la più evidente. La glorificazione è per la resistenza degli invasi, nati fra le sabbie di Arrakis e attaccati da un impero che ha arbitrariamente deciso di appropriarsi della Spezia presente nel loro deserto. È un tema classico, intramontabile nella produzione artistica di ogni generazione e per questo efficace anche in un adattamento successivo di quasi ottant’anni rispetto al romanzo originale. La potenza di questo tema vive del come è messa in scena, molto più dei singoli eventi rappresentati.

Dune Parte Due
© 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Crediti per la foto: Niko Tavernise

Villeneuve in Dune: Parte Due inserisce molta più azione rispetto al primo capitolo, con una dimostrazione pratica della tenacia della cultura Fremen, ma senza perdere la potente rappresentazione visiva dell’oppressore vista in Dune. Le inquadrature statiche, ampie, unite ad un accompagnamento solenne ed allo stesso tempo ansiogeno rappresentano alla perfezione la potenza e la ricchezza della casata Harkonnen, evitando l’indugio sulla violenza esplicita fine a sé stessa per sottolinearne la brutalità. Allo stesso modo, i movimenti di macchina – sinuosi come le linee del deserto e decisi come i vermi delle sabbie – caratterizzano il popolo Fremen.

© 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Foto Courtesy Warner Bros. Pictures
© 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Crediti per la foto: Niko Tavernise

In Dune: Parte Due si ha modo di assistere in maniera ancora più diretta alle loro usanze e tradizioni, di ammirare la potenza irrefrenabile dei vermi del deserto ed un attimo dopo soffermarsi sulla profonda, sconfinata bellezza delle dune di sabbia di Arrakis, un tempo noto proprio come Dune. Nel suo essere un’opera circolare, il dittico di film chiude con questa seconda parte il suo tema più evidente, di fatto ribaltandolo nel finale, a causa della guida ed allo stesso tempo contaminazione dei Fremen dovuta a Paul Atreides e a chi gravita attorno al personaggio.

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Non è un mistero come, tanto nella realtà quanto nella finzione, un popolo oppresso cerchi speranza e come questa lo renda manipolabile, più prono ad atteggiamenti e ideali estremi, le cui conseguenze possono essere a lungo termine devastanti. Ed ecco come una religione, facente parte delle fondamenta culturali di un popolo, diviene strumento politico, la chiave per il controllo del popolo stesso. Rimuovendo lo strato più superficiale della sua sabbia, Dune: Parte Due svela quindi il suo substrato tematico ed uno dei suoi due cuori pulsanti. Le religioni sono un enorme veicolo di unione e speranza, ma al contempo un’arma pericolosa, in grado di indirizzare un popolo verso gli estremismi e la rovina.

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Questa deriva diviene ancora più spaventosa e concreta quando l’adorazione verso una divinità astratta trasla verso una figura concreta, viva, esistente ed agente all’interno della popolazione stessa. Paul è un messia, il cui arrivo è predetto da scritture e profezie, destinato a guidare i Fremen verso il Paradiso. Dune: Parte Due affronta apertamente il problema degli idoli e degli eroi, di come la cieca fiducia riposta nei loro confronti sia solo dannosa. Per quanto possa apparire liberatore, un leader politico e religioso a capo di un’insurrezione violenta condurrà in maniera inevitabile soltanto ad altra violenza, a dolore, guerra e morte senza fine. È il secondo cuore pulsante di Dune, il nucleo tematico dell’intera seconda parte e quindi della pellicola. Il monito verso le religioni e verso gli idoli sono tematiche intrecciate ma allo stesso tempo separabili. Attenzione a fidarsi degli eroi, attenzione a delegare le proprie capacità di pensiero individuale ad un ideale condiviso, in quanto la negazione del raziocinio è più pericolosa di qualunque oppressore.

Dune Parte Due
© 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Crediti per la foto: Niko Tavernise

Allo stesso momento, Paul Atreides è e rimane il protagonista della storia. Questo offre un punto di vista privilegiato su di lui, permettendo di scrutare ben oltre quello che il popolo Fremen vede in lui. È l’aspetto più affascinante di Dune: Parte Due, percepirne i messaggi di monito e vedere come questi travolgano non solo le popolazioni ma anche Paul stesso. Ci si trova di fronte ad un predestinato sotto ogni aspetto, dalla selezione genetica alla profezia religiosa, un frutto tanto di attenta pianificazione quanto di congiunzione astrale, figlio di una ribellione deliberata della madre ma anche di un percorso a lungo già tracciato. Un predestinato riluttante, desideroso di ottenere la sua vendetta senza dover divenire una figura messianica. Dune: Parte Due diventa di fatto il racconto di un antieroe, il declino di una persona pressata al punto tale dalle aspettative e dalle necessità da cedere, perdendo l’integralità morale e divenendo forse un mostro ancora peggiore di quelli che cerca di combattere.

È un quadro complesso quello di Dune: Parte Due, dove l’autoaffermazione e la moralità si scontrano con la guerra, la religione, la politica e la speranza; un intreccio di piani che in intersecano dentro piani più grandi, usando e distruggendo personaggi e popoli. Come nelle migliori epopee cinematografiche, la sfolgorante bellezza tecnica è uno strumento della narrazione e delle tematiche da questa portate avanti. Come se non fosse già abbastanza, Dune: Parte Due ha il coraggio di essere un blockbuster dove la mano dell’autore non si nasconde né si snatura, in grado di raccontare un vero antieroe in un contesto cinematografico che di eroi è saturo.


Continua la saga di Dune – con questa Parte Due, seguito del film del 2021 – che vede alla regia Denis Villeneuve nel capitolo successivo del romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert, con un cast di stelle internazionali.

Il film, prodotto da Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, è l’attesissimo seguito dell’acclamato “Dune”, vincitore nel 2021 di sei Premi Oscar®. ‘Dune – Parte Due’ riporta in sala l’acclamato bestseller di Frank Herbert. Gli amati protagonisti del primo capitolo tornano sul grande schermo affiancati da numerose nuove star internazionali, tra queste: il candidato all’Oscar®, Timothée Chalamet (“Wonka”, “Chiamami col tuo nome”), Zendaya (“Spider-Man: No Way Home”, “Malcolm & Marie”, “Euphoria”), Rebecca Ferguson (“Mission: Impossible – Dead Reckoning”), il candidato all’Oscar® Josh Brolin (“Avengers: Endgame”, “Milk”), il candidato all’Oscar® Austin Butler (“Elvis”, “C’era una volta… a Hollywood”), la candidata all’Oscar® Florence Pugh (“Black Widow”, “Piccole donne”), Dave Bautista (i film “Guardiani della galassia”, “Thor: Love and Thunder”), il Premio Oscar® Christopher Walken (“Il cacciatore”, “Hairspray – Grasso è bello”), Stephen McKinley Henderson (“Barriere”, “Lady Bird”), Léa Seydoux (la saga “James Bond” e “Crimes of the Future”), con Stellan Skarsgård (“Mamma Mia!” i film, “Avengers: Age of Ultron”), la candidata all’Oscar® Charlotte Rampling (“45 anni”, “Assassin’s Creed”) e il vincitore dell’Oscar® Javier Bardem (“Non è un paese per vecchi”, “A proposito dei Ricardo”).

Dune – Parte Due esplora il mitico viaggio di Paul Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile futuro che solo lui è in grado di prevedere. Villeneuve ha diretto il film da una sceneggiatura scritta assieme a Jon Spaihts, basata sul romanzo di Herbert.

Il film è prodotto da Mary Parent, Cale Boyter, Denis Villeneuve, Tanya Lapointe e Patrick McCormick. I produttori esecutivi sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert, con Kevin J. Anderson in veste di consulente creativo. Villeneuve torna nuovamente a lavorare con il team di filmmakers di “Dune” composto da Greig Fraser, direttore della fotografia vincitore di un Oscar®, Patrice Vermette, scenografa premiata con l’Oscar®, Joe Walker, montatore anche lui vincitore di un Premio Oscar®, Paul Lambert, supervisore degli effetti visivi vincitore di un Oscar® e Jacqueline West, costumista nominata all’Oscar®. La colonna sonora è composta anche in questo secondo capitolo dal Premio Oscar® Hans Zimmer. “Dune – Parte Due” è stato girato a Budapest, Abu Dhabi, in Giordania e in Italia.

Il film uscirà nelle sale italiane il 28 febbraio 2024, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Dal 28 febbraio 2024  nei cinema #DunePartTwo

Dune: Parte Due, di Denis Villeneuve – Opzioni per lo streaming

 

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Comunicazioni ufficiali, video e immagini da Warner Bros. Pictures. Aggiornato il 31 gennaio 2024.

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