10 Febbraio 2016
Un’analisi statistica mostra ampie variazioni nei tassi coi quali le ossa degli antichi animali americani vengono perdute.
Molte più testimonianze fossili di animali come mammuth, mastodonti, cammelli, cavalli e bradipi terricoli si sono perdute negli Stati Uniti continentali, rispetto all’Alaska e alle aree nei pressi dello Stretto di Bering.
Chiaramente, nelle regioni artiche la conservazione delle ossa è facilitata dalle temperature più basse e dal permafrost, mentre più a sud molte più ossa vengono perse. La conseguenza è che nello stimare le popolazioni di questi animali estinti bisogna tener conto di questi fattori.
Lo studio “Spatio-temporal variation in the preservation of ancient faunal remains”, di , è stato pubblicato su Biology Letters.
Link: Biology Letters; EurekAlert! via University of Wyoming