14 Aprile 2016
Stazione di una Barca della Regina Hatshepsut scoperta sull’Isola di Elefantina————————————————————————————————————
Il Direttore del Settore delle Antichità Egiziane, dott. Mahmoud Afify ha annunciato la scoperta di diversi blocchi molto probabilmente appartenuti a un edificio in precedenza non noto della Regina Hatshepsut, che fu scoperto quest’anno dal German Archaeological Institute sull’Isola di Elefantina, Assuan.
Su diversi dei blocchi scoperti quest’anno, la Regina Hatshepsut era originariamente rappresentata come una donna. L’edificio deve essere stato eretto perciò durante i primi anni del suo regno, prima che si cominciasse a rappresentarla come un sovrano maschio. Solo pochissimi edifici di questa prima fase della sua carriera sono stati scoperti finora. I soli altri esempi sono stati ritrovati a Karnak. Gli edifici appena scoperti aumentano quindi la nostra conoscenza dei primi anni della Regina Hatshepsut e il suo impegno nella regione di Assuan. Nel regno di Thutmose III, tutti i riferimenti al suo nome furono cancellati e tutte le rappresentazioni della sua figura femminile furono rimpiazzate da immagini di un sovrano maschile, il suo defunto marito Thutmose II.
Sulla base dei blocchi scoperti finora l’aspetto originale dell’edificio può essere ricostruito. L’edificio comprendeva così una camera per la barca del dio Khnum, che era circondata su tutti i quattro lati da pilastri. Sui pilastri ci sono raffigurazioni di diverse versioni del dio Khnum, così come di altre divinità, come Imi-peref “Colui-che-è-nella-sua-casa” (NdT: “He-who-is-in-his-house”), Nebet-menit “Signora-del-palo-dell’-ormeggio” (NdT: “Lady-of-the-mooring-post”) e Min-Amun della Nubia. L’edificio quindi non solo aumenta la nostra conoscenza della storia della Regina Hatshepsut ma pure la nostra comprensione delle credenze religiose correnti all’epoca del suo regno sull’Isola di Elefantina.
Link: Ministry of Antiquities – Egypt
Traduzione dal Ministero delle Antichità Egizie. © Ministry of Antiquities, Ufficio Stampa, sulla base dei resoconti della missione. Il Ministero delle Antichità Egizie non è responsabile dell’accuratezza della traduzione in Italiano. Foto dal Ministero delle Antichità Egizie.