Stolen Moments – Un piccolo film sul Jazz e il Sud, docufilm di Stefano Landini, un inno d’amore per il jazz
Leggi qui la recensione di Adele Porzia (23 marzo 2024)
Leggi qui le informazioni ufficiali sul film
Sarebbe bello vivere all’interno di un film, pieno di musica jazz. È quello che ho pensato ogni volta che mi sono ritrovata a vedere una pellicola, ove questo straordinario genere musicale facesse da protagonista. Da accanita fan di Woody Allen quale sono, si potrebbe dire che è il minimo, eppure non è facile trovare persone, specie della mia età, che condividano con me questa passione. Mi pare assurdo, perché il jazz l’ho sempre considerato sinonimo di libertà, improvvisazione e mi sono sempre stupita che, nonostante sia basato soprattutto su questo, gli strumenti che si ritrovano a suonare insieme, lo facciano all’unisono, senza accavallarsi o soverchiarsi, coprirsi. L’ho sempre considerata una specie di magia, anche se qualcuno potrebbe dire che proprio in questo consista la bravura e la maestria di tanti musicisti jazz: nel riuscire a suonare insieme, senza mai far venir meno l’essenza di chi suona e del proprio strumento.
Nel momento in cui ho visto il docufilm di Stefano Landini, Stolen Moments, mi sono ritrovata con tantissimi appassionati in sala. Naturalmente, in molti erano venuti per pura curiosità, spinti dalla lunga fila che si dipanava fuori dal Kursaal Santa Lucia, luogo della proiezione. Eppure, il ritmo incalzante di questa speciale pellicola, di questo elogio del jazz, è riuscito a conquistare anche chi non è cresciuto a pane, acqua e Louis Armstrong. E credo che i motivi siano fondamentalmente due: innanzitutto, il ritmo del film stesso, che era incalzante come la musica jazz e allo stesso tempo imprevedibile. La seconda ragione è che parla di una storia emozionante. Il motivo scatenante del documentario è la chiusura di un noto jazz club jazz, il Stolen Moments di Torino, dopo cinquanta anni di attività.
Abbiamo questo giovane innamorato del jazz, Sabino De Falco (interpretato da Nicola Nocella), timido, impacciato e balbuziente, che ha un solo sogno. Desidera ardentemente aprire un jazz club. E l’occasione per realizzare il suo sogno gli viene offerta dalla morte dello zio, che gli lascia in eredità, alla fine degli anni ’70, un capannone a Torino. Sabino dovrà lasciare Bari, ma non gli importa. Afferra l’attimo e dà il via ad un’avventura, tra accordi con mafiosi e con un boss regionale, debiti da saldare, immigrati meridionali che adoperano questo posto come rifugio, difficoltà sui si aggiungono sempre tante altre e proprio quando sembra che tutto sia irrecuperabile, che quel sogno di Sabino non possa realizzarsi, sarà finalmente baciato dalla fortuna.
Il messaggio finale non può che essere questo: mai arrendersi, lottare fino all’ultimo per i propri sogni e, soprattutto, essere attenti a cogliere l’attimo. Solo gli audaci capovolgono il destino a proprio piacimento. La storia di Sabino, di Michele (Michele Sinisi) e di Pasquale (Franco Ferrante), che si ritroveranno invischiati in questa avventura, diviene occasione per parlare di tutt’altro, come la strage di Piazza della Loggia del 1974, del razzismo nei confronti dei “terroni” (razzismo che non parte semplicemente dai settentrionali ma che è insito negli stessi meridionali) di gioco d’azzardo e di bische clandestine, per non tralasciare il mondo della mafia, che si insinua in una regione, fino a dominarne ogni aspetto. Il jazz ha un ruolo salvifico e libera il protagonista da ogni difficoltà. La musica diviene antidoto ad ogni male dell’esistenza.
Landini, con la sua regia originale, mette su un documentario che si avvicina molto di più al mockumentary, perché mescola realtà e finzione.
“Nasce tutto dalla follia immaginativa di Stefano Landini” racconta Nicola Nocella, che conosce sin da quando è arrivato al centro sperimentale, più di vent’anni fa. Da qui è nata la loro amicizia. “Un paio di anni fa mi chiama e mi propone questo progetto folle. Aveva tutto in testa. Era talmente chiaro nella sua testa che non ho potuto che fidarmi e affidarmi a lui. Ed è venuto fuori un gioiellino” prosegue.
Il regista ha inserito perfino le interviste a personaggi che hanno fatto il nostro cinema, come Pupi Avati, e adopera il bianco e nero, sia per mostrare filmati autentici, sia per confondere ulteriormente lo spettatore. Come giustamente nota Nocella:
“Quello che maggiormente dà valore al film sono i personaggi, che sembrano così goffi nelle loro vesti. È come se non avessero ancora imparato a stare al mondo e il jazz diviene ironico sottofondo delle loro stesse vite”.
Eppure, la parte più interessante di questo mockumentary risiede proprio nella mescolanza di realtà e finzione. È tutto così ben amalgamato che risulta davvero difficile distinguere la verità da ciò che è finto e costruito ad arte. Il risultato è un film divertente, in cui il cinema si lega indissolubilmente alla musica jazz. Ciascuno riesce a dare man forte all’altro. La colonna sonora di Massimo Fedeli è un altro gioiellino. Anche solo con una colonna sonora del genere il film sarebbe stato salvo. Le immagini che rappresentano le verità, ben celate nel docufilm, sono prese dallo storico archivio AAMOD e dall’Archivio del Cinema di Impresa di Ivrea. Il titolo del film, inoltre, non può che derivare proprio dal brano Stolen Moments di Oliver Nelson.
Davvero una bella occasione per riscoprire il jazz e per godersi una bella esperienza cinematografica, che ricorda molto Zelig di Woody Allen. Davvero consigliato.
STOLEN MOMENTS – Un piccolo film sul Jazz e il Sud, di Stefano Landini
IN ANTEPRIMA AL BIF&ST 2024
In anteprima al BiF&st 2024 arriva un’appassionante docu-fiction che racconta una storia di musica e sfide sociali per poter coronare il sogno di una vita. Con veri attori e finte interviste – secondo il genere mockumentary – Stefano Landini ha ideato e diretto Stolen moments, la vicenda di Sabino, giovane pugliese amante del jazz, che con il cugino Michele e con Pasquale, giocatore d’azzardo – entrambi di Bari vecchia – apre a Torino un club in quello che scopre essere uno dei famigerati capannoni destinati alle famiglie degli emigrati del Sud. Un’iniezione di cultura che trasforma un luogo di degrado in un punto di riferimento non solo per i jazzofili ma per lavoratori ed emigrati che respirano una boccata di ossigeno in una terra ostile. Una scommessa che, in un contesto socio-politico complicato e dopo tante problematiche e sforzi per costruirla, viene inizialmente vinta: ma non tutto, purtroppo, andrà secondo i piani…
Il cast del film – che vede la speciale partecipazione di Pupi Avati – è composto da Nicola Nocella, Antonella Carone, Paolo Sassanelli, Michele Sinisi, Franco Ferrante, Barbara Monetti, Pierluigi Patimo, Luigi Moretti, Roberto Pitta, Antonio Lanera, Gaia Pesce, Giorgio Consoli, Virginia Boccardi, Paolo Emanuele Quaranta, Maria Pia Autorino, Elena Cascino e Lucia Zotti.
Il film sarà proiettato sabato 16 marzo alla serata di apertura del festival BiF&st 2024, alle ore 21:30, presso il teatro Kursaal di Bari.
1971.
In una docu-fiction con veri attori e finte interviste raccontiamo SABINO, giovane pugliese amante del Jazz, che con il cugino Michele e con Pasquale, giocatore d’azzardo – entrambi di Bari vecchia – apre a Torino un jazz club, lo Stolen Moments, in uno dei famigerati capannoni destinati alle famiglie degli emigrati del Sud; facendolo porta cultura e musica, senza volerlo, al posto del degrado.
A loro si uniscono altri amici, tutti pugliesi ed entusiasti.
Dopo i primi problemi il locale decolla: una scommessa vinta in anni difficili e in una terra ostile. Ma non tutto, purtroppo, andrà secondo i piani.
NOTE DI REGIA
‘Stolen Moments’ è prevalentemente un film di fiction ma che include anche sequenze di repertorio reali, che ci fanno riflettere su se e come ciò che viene raccontato è realmente accaduto; ciò assieme ad interviste ‘false’ con personaggi riconoscibili del film stesso oggi invecchiati, che raccontano il protagonista Sabino (mai esistito nella realtà) e le loro vicende; tutto questo viene tenuto assieme dal grande narratore, Pupi Avati, intervistato da un immaginario programma televisivo in cerca della storia della settimana.
Le sequenze di repertorio, alle quali è difficile credere pur essendo assolutamente reali, provengono dallo storico AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), e dall’Archivio del Cinema di Impresa di Ivrea, che fa capo al Centro Sperimentale di Cinematografia.
‘Stolen Moments’ appartiene quindi ad un genere cinematografico difficile da codificare: ne sono pochi gli esempi (il più celebre è ‘Zelig’ di Woody Allen): il suo linguaggio è infatti la ricostruzione dei fatti narrati come ci ha abituato la Televisione con le inchieste giornalistiche, soltanto che qui sarà difficile distinguere il vero dal falso: una riflessione sulla necessità e sulla concretezza del vero, in tempi in cui le immagini della realtà possono essere manipolate e create artificialmente in ogni modo.
Inutile dire che l’obiettivo del film è quello, sottile, di giocare con i generi e con lo spettatore più smaliziato, per far sì che si esca dalla sala o dalla visione chiedendosi ‘ma quello che ho visto è accaduto veramente?’, una domanda ormai perfettamente legittima di questi tempi.
Un crossover di generi cinematografici e televisivi fin troppo codificati, ormai irrimediabilmente parte del circo mediatico, che farà credere – speriamo – ciò che non è stato, con un velo di nostalgia per il passato e una riflessione sul senso della comunicazione e della realtà attuali, talvolta ricorrendo al dichiaratamente falso e accompagnando il tutto con una storia di persone e di sogni, fatta di luci ed ombre, che ci farà tornare indietro nel tempo, in un’epoca (gli anni settanta) piena di pro e di contro, al ritmo di una colonna sonora jazz.
Buona visione.
AlfaMusic
presenta
STOLEN MOMENTS
il nuovo album di MASSIMO FEDELI
feat. MARIO ROSINI
tratto dalla colonna sonora originale dell’omonimo film diretto da Stefano Landini e presentato in anteprima al Bif&st 2024.
Una storia di persone e di sogni, fatta di luci ed ombre, che ci farà tornare in un’epoca (gli anni Settanta) piena di pro e di contro, al ritmo di jazz
Emanuele Coluccia sax tenore
Alberto Di Leone tromba e flicorno
Lorenzo Lorenzoni trombone tenore e susafono
Francesco Angiuli contrabbasso
Enzo Lanzo batteria
Vito Quaranta chitarra e banjo
Massimo Fedeli pianoforte e Rhodes
Mario Rosini voce ⑤
Dal 15 Marzo disponibile sui Digital Stores (AlfaMusic/Believe digital)
Backlink: https://bfan.link/
Video-clip del singolo BEGINNING OF A DREAM: Massimo Fedeli | Mario Rosini: https://youtu.be/oy5z-
C&P 2024 AlfaMusic
All Rights reserved
Distribuzione: Egea distr. – Believe digital
exclusively licensed by LCN Cinema to AlfaMusic
Esce il 15 marzo in tutte le principali piattaforme musicali (e a fine marzo nei negozi di dischi e librerie) l’album tratto dalla colonna sonora originale del film “mockumentary”di Stefano Landini “Stolen moments”, una storia di musica e sfide sociali ambientata negli anni Settanta che vede il protagonista alle prese con l’apertura di un jazz club all’interno di capannoni industriali dove vivono intere famiglie immigrate a Torino in cerca di lavoro.
Il percorso che accompagna le musiche del film – composizioni originali di Massimo Fedeli – comprende una parte che si immagina eseguita dal vivo e lo “score” del film, registrato in sala con i musicisti. A suonare in questo ricercato e appassionato progetto discografico sono Emanuele Coluccia al sax tenore, Alberto Di Leone a tromba e flicorno, Lorenzo Lorenzoni a trombone tenore e susafono, Francesco Angiuli al contrabbasso, Enzo Lanzo alla batteria, Vito Quaranta a chitarra e banjo, Massimo Fedeli a pianoforte e Rhodes. L’album comprende anche un brano cantato, “Beginning of a dream” (di cui è già in rete il videoclip), che vede la speciale partecipazione del vocalist Mario Rosini.
Track List
SABINO
TORINO BLUES
VENCESLAO
TEMA DI MARINA
BEGINNING OF A DREAM
FAREWELL TO MARIA
FREGOLI
PHONECALL
SAD MOMENTS
NEBBIA
SENZA VOLERLO
FUNERALE (Bonus track)
Musiche e arrangiamenti: Massimo Fedeli
5 – Testo: Mario Rosini Musica: Massimo Fedeli
Edizioni musicali: AlfaMusic Studio (SIAE)
Colonna sonora prodotta dalla LCN Cinema per AlfaMusic Label&Publishing
Produzione esecutiva: Stefano Landini & Roberto Gambacorta
Coordinamento di produzione dell’album: Fabrizio Salvatore & Alessandro Guardia (AlfaMusic)
Progetto grafico: Mirko Leonardi
Foto: Alice Palumbo
Registrazioni, missaggi e mastering: Sorriso Studios, Bari
Tecnico del suono Tommy Cavalieri
Il brano “Sad Moments” è stato registrato nello Studio Nuccia da Giuseppe Vadalà
Grazie a: Pupi Avati, Mario Rosini, Luigi De Sanctis e famiglia, Paolo Insalata (Lampus), Circolo della Vela di Bari
L’Album è scaricabile integralmente sul sito di ADEIDJ (Associazione Italiana delle Etichette Indipendenti di Jazz) ed è riservato esclusivamente agli addetti ai lavori previa registrazione gratuita.
Cast
SABINO NICOLA NOCELLA
MARIA ANTONELLA CARONE
DON ANTONIO PAOLO SASSANELLI MICHELE MICHELE SINISI
PASQUALE FRANCO FERRANTE
IMMACOLATA BARBARA MONETTI
NOTAIO LO RUSSO PIERLUIGI PATIMO PINO POZZO LUIGI MORETTI
ANDREA ROBERTO PITTA
VENCESLAO ANTONIO LANERA
EMMA GAIA PESCE
FAUSTINO GIORGIO CONSOLI
GIORNALISTA VIRGINIA BOCCARDI VINCENZO PAOLO EMANUELE QUARANTA
POPOLANA MARIA PIA AUTORINO MARINA ELENA CASCINO
CONTADINA LUCIA ZOTTI
e PUPI AVATI
Musica originale Massimo Fedeli Registrata a Sorriso Studios – Bari
Fonico di mix Tommaso Cavalieri
Colonna sonora disponibile su disco ALFA Music
Massimo Fedeli piano acustico e Fender Rhodes
Mario Rosini… vocals
Emanuele Coluccia sax
Alberto Di Leone tromba
Lorenzo Lorenzoni trombone
Francesco Angiuli contrabbasso
Enzo Lanzo batteria
Vito Quaranta… chitarra
Regia Stefano Landini |
|
Soggetto e sceneggiatura Stefano Landini (con la collaborazione di Enrico Acciani) |
|
Collaborazione ai dialoghi Daniele Notaristefano |
|
Produttore Associato Rio Film |
Roberto Gambacorta |
Produttore Associato per Bronx Film srl |
Gaetano Di Vaio |
Produzione per LCN srl |
Massimo Guermani |
Organizzatore Generale |
Giuseppe Pino Ladisa |
Cordinatrice di Produzione |
Teresa Maldarella |
Assistente di Produzione |
Giuseppe Tullo |
Assistente di Produzione |
Lucrezia Ylenia Romito |
Autore della cinematografia |
Pierfrancesco Cadeddu |
Operatore |
Luca La Vopa |
Assistente operatore |
Alessandro Balena |
Aiuto operatore |
Francesco Loiudice |
Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa Elisabetta Castiglioni. Aggiornato il 13 marzo 2024.