Recensione al libro Il pane perduto di Edith Bruck, edito da La nave di Teseo, finalista al Premio Strega 2021, LXXV edizione
L’anno che a Roma fu due volte natale di Roberto Venturini è un romanzo intriso di una bella romanità, quella della gente comune che a volte si mescola con i famosi
Cara pace di Lisa Ginzburg è intimo, molto più che intimista. Un libro da leggere, per i bei personaggi oltre che per la buona scrittura
in Adorazione, Alice Urciuolo ha raccontato un’altra versione degli adolescenti messi sullo schermo con Skam e l’ha fatto con la semplicità e la freschezza di un linguaggio immediato, nudo e crudo
Teresa Ciabatti ritorna finalista (questa volta, per ora, ancora solo in dozzina) con la sua ultima fatica, Sembrava bellezza, edito da Mondadori
spicca per la lodevole commistione di potenza e leggerezza, brutalità e acume, l’ultimo romanzo di Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce
Diciamolo subito: “Due vite” di Emanuele Trevi è verosimilmente il candidato al Premio Strega 2021 che più meriterebbe la vittoria
L’autrice di Splendi come vita, Maria Grazia Calandrone, nasce da una relazione extraconiugale, illegittima e “criminale” negli anni ’60
Stefano Redaelli dissemina in “Beati gli Inquieti” (Neo Edizioni) tutti i suoi studi specialistici sul rapporto tra follia e letteratura