Villa Rosa, cortometraggio di Alessandro Tricarico, sarà presentato sabato 12 ottobre 2024, alla quarta giornata della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea, come primo film della sessione serale, che comincia alle 21:15, al Teatro della Legalità.

Villa Rosa

Nazione: Italia

Regia: Alessandro Tricarico

Consulenza scientifica: n/a

Durata: 11’

Anno: 2023

Produzione: Alessandro Tricarico

PRIMA REGIONALE

Villa Rosa, cortometraggio di Alessandro Tricarico poster
il poster

Sinossi:

Villa Rosa è un cortometraggio sperimentale che abbraccia l’arte urbana, la rovina, la fiction, il documentario, il romanzo storico, la fotografia e molto altro ancora. Gli eventi raccontati risalgono al 1943, quando Foggia fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti alleati. In quegli anni si costruiva Villa Rosa, il cui nome è una dedica del proprietario alla memoria della moglie che – morta prematuramente – non riuscì a vederla ultimata.

Trailer: www.youtube.com/watch?v=dIcXsdojRcE&list=PLOgt4GpZd3w4NSOCxfbQWo1AI1RLJI3cI&index=5

Partecipazione a festival, premi e riconoscimenti: Nel 2023 il film è stato selezionato alla 25esima edizione del Festival Inventa un Film di Lenola, alla 21esima edizione di Filmare la Storia, alla 17esima edizione di Corto e Cultura – Festival del Cortometraggio, al ONED Art/Experimental Film Festival e al Sipontum Arthouse International Film Festival.

Informazioni sul regista:

Alessandro Tricarico (1986) è un fotografo con base a Foggia. Pubblica le prime fotografie sul mensile l’Europeo e sul quotidiano la Repubblica. Nel 2012 vince una borsa di studio presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Tra il 2013 e il 2015 si trasferisce in Tunisia, collaborando con varie testate e diventando corrispondente per Il Manifesto. Nel 2017 si trasferisce a Foggia e lavora a Mediofondo Primavera, il suo primo libro fotografico sullo spopolamento nel Subappennino Dauno.

Scatta le prime fotografie a Bologna e pubblica sul mensile l’Europeo e sul quotidiano la Repubblica il suo primo lavoro sul movimento studentesco tra il 2010 e il 2011. Nel 2012 vince con un reportage sul campo profughi al confine libico-tunisino una borsa di studio presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Tra il 2013 e il 2015 si trasferisce in Tunisia per raccontare gli strascichi della primavera araba e lo sfruttamento nelle miniere di fosfato al confine algerino. In quel periodo inizia a collaborare regolarmente con varie testate e diventa corrispondente per il Manifesto. Nel 2017 si trasferisce a Foggia e lavora a “Mediofondo Primavera”, il suo primo libro fotografico sullo spopolamento nel Subappennino Dauno. Questo progetto è stato selezionato tra i 10 finalisti della categoria WORLD ITALY del World Report Award 2019, promosso dal Festival della Fotografia Etica di Lodi. È tra i vincitori del bando PIN (Pugliesi Innovativi), con un progetto che si chiama SIF, Scuola Itinerante di Fotografia, che ha l’obiettivo di portare l’educazione all’immagine fotografica nelle zone depresse della provincia di Foggia. Negli ultimi anni si è avvicinato alla poster art utilizzando grandi stampe e affiggendole sui muri delle città, fondendo il linguaggio fotogiornalistico all’arte pubblica, grazie al suo punto di vista spesso spiazzante sulla realtà che ci circonda con maggior attenzione alle fatiche dei più fragili.

Approfondimenti:

https://www.inventaunfilm.it/villa-rosa-alessandro-tricarico/articoli21113

Scheda a cura di:

Giuseppe Galluzzo

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