LA MISSION GLOCAL DELLA BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO ARCHEOLOGICO: DAI TERRITORI AI CONTESTI E ALLE BUONE PRATICHE INTERNAZIONALI: LA XXVI EDIZIONE DELLA BMTA A PAESTUM DAL 31 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE 2024
Giovedì 31 ottobre al via la XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum fino a domenica 3 novembre
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prima giornata, 31 ottobre 2024
Inaugurata la XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum fino a domenica 3 novembre
Inaugurata questa mattina la XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, l’unico appuntamento di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche a livello internazionale.
“Una Borsa che si ritrova in una sola parola, glocal, perché partendo dai territori guarda al mondo – ha dichiarato il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli – abbiamo una presenza straordinaria delle Regioni italiane (tra cui Valle d’Aosta, Sicilia, Abruzzo, Toscana, ma anche Provincia di Trento, Roma Capitale e soprattutto la Regione Campania, protagonista con un grande spazio grazie all’Assessorato al Turismo e alla Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo), del Ministero della Cultura con 500 mq e un’area con 50 tra incontri e laboratori, di Paesi esteri (Cina, Guatemala, Tunisia, Cipro, Museo Archeologico della Catalogna, Estonia, solo per citarne alcuni). E ancora, un ricco programma con 110 conferenze e 600 relatori. Abbiamo inaugurato con il Segretario Generale del Ministero del Turismo e la presentazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. La Borsa – prosegue Picarelli – fa sistema con questa capacità di essere un grande contenitore con tante sezioni, quali ArcheoVirtual la Mostra di Archeologia Virtuale al Museo Archeologico, ArcheoLavoro per presentare l’offerta formativa ai giovani, ArcheoIncoming per presentare le destinazioni e gli itinerari, il Workshop con i Buyer europei selezionati dall’Enit per dare un’opportunità agli operatori turistici e culturali di presentare la propria offerta. Il pubblico della Borsa è composto da grandi appassionati, tra cui i tanti volontari e soci di Archeoclub, Gruppi Archeologici, Touring Club, Legambiente, Fai, ciascuno con uno spazio espositivo all’interno della nostra location, lo straordinario sito di archeologia industriale dell’ex Tabacchificio Cafasso. Ci sono tutti gli elementi per rendere la BMTA straordinaria soprattutto per i contenuti non solo di turismo esperienziale ma anche per presentare una modalità di fare turismo in una chiave sostenibile”.
Al taglio del nastro hanno partecipato Felice Casucci Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Tiziana D’Angelo Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, Barbara Casagrande Segretario Generale del Ministero del Turismo, Maria Antonietta Di Filippo Vice Sindaco e Assessore all’Identità Locale del Comune di Capaccio Paestum, Pasquale Sorrentino Consigliere Provincia di Salerno con delega al Turismo, Vincenzo Cirillo Consigliere Delegato alla Promozione del Territorio della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Coccorullo Presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Ignazio Abrignani Presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo, Francesco Micciché Sindaco di Agrigento, Giuseppe Parello Dirigente Coordinatore Parchi e Siti Unesco Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e Presidente del Consiglio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.
“Torniamo sempre con grande gioia come Regione Campania alla Borsa di Paestum che è una delle fiere più importanti per il nostro incoming, in particolare per quello culturale in un luogo speciale come il Next”, ha dichiarato Felice Casucci Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania. “Siamo qui anche per raccontare gli impegni assunti in passato e onorato realizzando una serie di iniziative come i nostri cinque atti di programmazione regionale. Abbiamo vinto tante sfide ma ne abbiamo ancora altre da affrontare, quali un coordinamento maggiore tra gli eventi che si fanno in Campania, avere un calendario unico e delle risorse dedicate che vadano nella direzione della maggiore coesione territoriale possibile. Dobbiamo inoltre recuperare molto su tutta la parte relativa all’emersione dall’opacità della ricettività e dobbiamo garantire ai tour operator dei risultati che siano però il più possibile conformi alla nostra programmazione”.
“Alla BMTA raccogliamo un territorio concepito veramente su scala globale, dal Mediterraneo e oltre, creando davvero un dialogo tra diversi operatori e fruitori che afferiscono al settore del turismo per riflettere su nuove strategie e cercare di creare un’offerta culturale che si adatti alle esigenze sempre più diversificate di un pubblico ampio e molto particolare”, ha rimarcato Tiziana D’Angelo Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia.
“I fondi europei per la valorizzazione del patrimonio archeologico e il turismo culturale” è stato il tema della conferenza a cura del Parlamento Europeo con l’Ufficio Italia e della Commissione Europea con la Rappresentanza Italiana in collaborazione con Associazione Civita.
Carlo Corazza Direttore Ufficio Italia del PE, ha aperto i lavori rimarcando che “Parlamento e Commissione Europea sostengono la Borsa perché è un faro di eccellenza di tutta Italia” e che “cultura e turismo sono buone pratiche dal punto di vista del Parlamento e l’utilizzo dei fondi in questi settori è una storia di successo. Le risorse senza precedenti del PNRR però poi finiranno mentre la sfida di rilanciare competitività attraverso l’industria culturale è ancora aperta e il tema del nuovo debito comune sarà il tema della nuova legislatura europea”.
“Fare sistema è fondamentale per due obiettivi – ha detto Barbara Casagrande Segretario Generale del Ministero del Turismo, ripercorrendo il lavoro fatto per costruire una visione unitaria tra le Regioni – delocalizzare, invitando i turisti a scoprire destinazioni di nicchia e conoscere la vera realtà che rispecchia lo stile di vita dell’Italia, e destagionalizzare, puntando all’esperienza turistica di visitatori come quelli della terza età che non hanno esigenze legate a calendari lavorativi o scolastici”.
Di necessario “partneriato per coinvolgere i privati nella gestione dei progetti finanziati con risorse europee sennò ogni intervento rischia di rimanere una cattedrale nel deserto” ha parlato Angelantonio Orlando Direttore Generale Unità di Missione per il PNRR Ministero della Cultura nel ripercorrere quanto fatto ad oggi con i 4 miliardi e duecento milioni di euro del Piano destinati alla cultura. “Con queste risorse il Ministero ha voluto toccare tutte le anime delle sue competenze, a partire dal dare una fruizione più ampia con 500 milioni investiti per la digitalizzazione del patrimonio, e dedicando anche attenzione al patrimonio diffuso, con 300 milioni destinati a parchi e giardini storici. Abbiamo speso il 30 per cento delle risorse, per grossa fetta destinata agli enti territoriali, e la criticità maggiore riscontrata è stata proprio quella di istruire i soggetti attuatori”.
“Cambiare i paradigmi per innescare un meccanismo virtuoso e utilizzare questi fondi per inserire i beni culturali in un circuito di turismo sostenibile” è quanto auspicato da Vittorio Messina Presidente Assoturismo Confesercenti, mentre a ricordare il punto debole delle riforme mancate legate al Pnrr è stato Renzo Iorio Vice Presidente Vicario Federturismo Confindustria.
Anche l’Unione Europea dedica una particolare attenzione ai più piccoli, con una mappa concettuale colorata e divertente; il motto è “unità nella diversità”, con un occhio particolare all’ambiente, tema caldo per i giovanissimi.
Solo in Italia sono presenti 4.416 luoghi del patrimonio culturale di cui 53 sono siti Unesco di interesse storico e archeologico. Nel Salone espositivo di cinquemila metri quadrati, gli stand delle regioni italiane mettono in primo piano le loro proposte addirittura per l’anno scolastico 2024-2025, come il Trentino Alto Adige, con Rovereto, Vallagarina e monte Baldo, le degustazioni olfattive nella sala degli alambicchi delle distillerie e poi i castelli, la visita quiz nel centro storico di Ala, accompagnati da figuranti in costume, ma anche la passeggiata sulle tracce della grande guerra. La Valle d’Aosta propone i prodotti della tradizione, dal latte al vino, passando per l’orto e la filiera del miele. La Toscana all’ombra degli Etruschi è un album da colorare, i testi sono di Francesca Petrucci e le illustrazioni di Daniela Sbrana; scritto in italiano e in inglese, alla fine propone un test sulle opere colorate.
E ancora tanti viaggi studio dei Gruppi Archeologici; quello romano propone quattro serie fino al 1927, la Grecia, la Turchia, l’Africa romana e l’Europa romana, da Aosta, a Vienna, Lione, Parigi; i campi junior prevedono residenze d’eccezione.
Al Sud, Educampania prova ad appassionare i bambini alla professione di archeologo, mentre il Mercato pompeiano racconta la dispensa e la cucina nei secoli. Gli acquerelli di Andrea Angelucci illustrano i siti della provincia di Salerno in un fumetto pregiato, mentre il quaderno “Antica oasi” di Paestum è un intero seminario che i bambini possono vivere come un gioco. Offerta ricca dalla Puglia: l’Alca Maglie propone il Museo per la scuola, quello di “Decio De Lorentis” di paleontologia e paletnologia; con la macchina del tempo i più piccoli possono incontrare l’uomo preistorico a cui fare ogni tipo di domanda sulla vita quotidiana della sua epoca. Non manca il museo del confetto di Andria. Vero o falso, domanda il libricino del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: “Sono dipinto in una grotta? Mi chiamo Bos Primigenius?” e poi i Pinakes, quadretti, sono tavolette votive di terracotta su cui è presente, in bassorilievo, una sequenza di immagini legate al mito di Persefone. Infine, le grandi isole, la Sicilia con i suoi sapori che guidano verso i siti archeologici come in un gioco di degustazione e conoscenza, e la Sardegna chiude un lungo viaggio tra le necropoli neolitiche e sui siti dei suggestivi Giganti e della torre spagnola, nel Museo Civico di Cabras.
Non mancano, oltre ai laboratori tradizionali, le piattaforme per i siti web immersivi, gli info point virtuali, le riprese, l’interazione sui social, materia viva per i bimbi, che si muovono tra gli stand con tutta la naturalezza e la competenza di chi è in terra conosciuta.
seconda giornata, 1° novembre 2024
Archeologia e volontariato: tutti i numeri nella ricerca del Centro S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo
Unioncamere, Isnart e Camere di Commercio Campania, Basilicata e Puglia lanciano dalla BMTA il progetto di valorizzazione turistica della “Via Appia”
In Italia ci sono quattromila e 416 luoghi del patrimonio culturale, archeologico e artistico e per il 65% sono di proprietà pubblica; 53 sono i siti Unesco di interesse storico e archeologico, il 4,6% dei 1.148 totali nel mondo, di cui almeno 14 di interesse sono al Sud. L’archeologia è una componente rilevante e l’Italia può contare su 293 aree e parchi archeologici, considerando solo i siti Unesco. Se ne è parlato ieri alla XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, durante una tavola rotonda sul tema: “Cultura e Archeologia per un turismo sostenibile di qualità. Il valore sociale ed economico del volontariato a sostegno del patrimonio culturale ed archeologico”.
Lo studio è stato presentato da Salvio Capasso, Responsabile Servizio Imprese e territorio del Centro S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo. L’indice di domanda culturale cresce dal 2011 al 2019 e, dopo la contrazione del lockdown, riprende ad aumentare fino a che, nel 2022, torna ai livelli del 2017. L’indice è fortemente influenzato dal dato del Centro Italia con i poli di Roma e del turismo diffuso in Toscana e Umbria; a seguire viene il Mezzogiorno. Questa enorme mole di offerta culturale soffre di un deficit di occupazione e in tale contesto gli operatori del Terzo Settore svolgono un ruolo cruciale. Si tratta di un settore “giovane”, strutturato e che richiede impegno a tempo pieno. La mission è quella della cura e dello sviluppo di beni comuni, soprattutto nell’accesso a siti che altrimenti rimarrebbero chiusi al pubblico.
Hanno introdotto la tavola rotonda, moderata da Umberto Croppi, Direttore di Federculture, il Presidente di Federculture Andrea Cancellato, che ha messo in evidenza la quantità di siti italiani in rapporto a una presenza debole di addetti ai lavori professionisti; Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita, che ha raccontato l’esperienza di un borgo abbandonato trasformato in destinazione turistica tra le maggiori; Adriano Rizzi, Presidente di CoopCulture, che ha illustrato la rete dei rapporti che si creano intorno a una missione culturale di volontariato; Carolina Botti, Direttore Divisione Rapporti Pubblico Privato e Progetti di Finanziamento Ales Spa, che ha accompagnato la nascita e lo sviluppo del progetto Arte Bonus.
Sempre nel pomeriggio di ieri, Unioncamere e Isnart, in collaborazione con l’Associazione Mirabilia Network, insieme alle Camere di Commercio di Campania, Basilicata e Puglia, hanno lanciato un progetto di valorizzazione turistica della “Via Appia”, la regina viarumche dallo scorso 27 luglio è entrata a far parte della prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale Unesco (60° riconoscimento per l’Italia).
Il riconoscimento della Via Appia apre grandi opportunità di valorizzazione e maggiore attrattività turistica per le aree interne delle 4 regioni attraversate: Lazio, Campania Basilicata e Puglia, per 89 Comuni coinvolti. Queste aree si candidano così a diventare una meta ambita per il turista potenziale visitatore delle aree interne che presenta caratteristiche specifiche: prevalentemente è un millennial(nel 46,4% dei casi), laureato (52,4%), con buona capacità di spesa, fortemente attratto dal patrimonio ambientale ed attento ai temi della sostenibilità. Un bacino potenziale di nuova utenza turistica che va “corteggiato” con un duplice obiettivo: favorire la destagionalizzazione e valorizzare i borghi e i piccoli centri, decentrando progressivamente i flussi turistici dalle coste.
“La centralità dell’arte e della cultura italiana è stata ben colta dalla rete Mirabilia che ha coinvolto 21 Camere di Commercio nel comune obiettivo di potenziare il turismo culturale e le eccellenze territoriali collegate ai luoghi Unesco meno conosciuti”, ha dichiarato il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Il progetto “Via Appia” punta a dare vita a una progettualità trasversale a più territori, guidata dalle Camere di Commercio, per una valorizzazione turistica di destinazioni interne del Paese basata sulla valorizzazione dei beni culturali, con una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale”.
Napoli meta dei Millennials: alla BMTA il Presidente dell’ENIT Alessandra Priante svela la destinazione preferita dai giovani
“Grande voglia di scoprire le aree interne” assicura il Segretario Generale del Ministero del Turismo Barbara Casagrande all’incontro dedicato alla proposta del Fondatore e Direttore della Borsa Ugo Picarelli per un’intermodalità sostenibile che sviluppi l’offerta turistica di queste aree
“Napoli è diventata la meta dei Millennials”. Lo dice Alessandra Priante, Presidente dell’ENIT, l’Agenzia nazionale del Turismo, a Paestum, durante la XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. “I giovani vogliono andare a Napoli, perché è divertente e oltre alle bellezze storiche e culturali, ha qualcosa in più, di non tangibile, l’atmosfera giusta per il viaggio giovane”.
Dichiarazione confermata anche dal Centro S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo che, sempre nel corso della BMTA, ha dimostrato quanto Napoli sia la meta più gettonata d’Italia dai turisti del futuro e anche l’unica destinazione che ha più visitatori di quanti l’offerta ne lasci prevedere.
“Continuate – ha dichiarato ancora Alessandra Priante durante il Convegno dedicato all’Intermodalità per lo sviluppo sostenibile dei Parchi e delle aree interne – a lavorare con ritmo investendo in una cosa primaria che è la formazione; investite sui giovani come utenti e come attori dell’industria più umana che c’è. Dal 2025 su questo territorio, ci troveremo a gestire un’offerta turistica che sarà veramente tanta e questo anche grazie alla BMTA”.
Il Convegno, che torna sulla proposta diretta del Fondatore e Direttore della Borsa Ugo Picarelli di mettere in rete le aree interne della Campania, valorizzandole e soprattutto rendendole accessibili attraverso un forte impegno sulle infrastrutture e sulle strade della viabilità su gomma e su ferro, ha registrato prezioso e conclusivo, il consiglio del Segretario Generale del Ministero del Turismo Barbara Casagrande:
“C’è una grande voglia di aree interne e questo è un dato di fatto, ma ho trovato qui un percorso già cominciato. Pertanto, torno con un’idea in più di concretezza e sinergia, con la certezza che le aree interne siano al centro dell’attenzione di amministratori e privati. Puntate di più sulla comunicazione: il Ministero sta lavorando proprio a questo, approfittatene, c’è l’hub del turismo digitale che è italia.it. Non si può più non comunicare e soprattutto i territori vanno comunicati bene”.
Ugo Picarelli ha chiamato a raccolta tutti gli interlocutori del tema e, in collaborazione con il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, destinatario finale del progetto, rappresentato dal presidente Giuseppe Coccorullo (“abbiamo 139 siti d’interesse da mettere in rete”), ha invitato a partecipare i rappresentanti di altri Parchi naturali, dell’ACI, di Trenitalia, della Confesercenti e i Sindaci della provincia di Salerno.
“Possiamo considerare questo incontro – ha detto Picarelli – finalmente il punto di partenza di questo progetto che vuole mettere in rete piccoli centri collegati da un treno e da navette che possono utilizzare biglietterie e uffici abbandonati lungo la rete ferroviaria. Trenitalia ha messo a disposizione il treno, ma aspetta che il contesto si metta in marcia, favorendo da subito la creazione di cooperative e imprese giovanili che vogliano prendere in mano il testimone”.
Pronti a cogliere la sfida si sono detti i sindaci Roberto Mutalipassi (Agropoli), Vincenzo Servalli (Cava de’ Tirreni), Mario Conte (Eboli) e Gennaro D’Acunzi (Nocera Superiore). L’ACI, presente con il Presidente del Club di Salerno Vincenzo Demasi e con il Direttore Generale ACI Europe Dario Gargiulo, ha sottolineato l’importanza del tema aree interne in un momento in cui la transizione ecologica verso l’uso delle auto elettriche, impone un ripensamento di queste aree come dei sistemi urbani.
Per quanto riguarda il trasporto su ferro, è intervenuto Mario Cuoco, Direttore Business Regionale Campania Trenitalia, che ha raccontato le novità come la sostituzione di molte macchine, la nascita del brand regionale Campania e l’aumento dei Link in collaborazione con musei e luoghi d’interesse turistico, ad esempio Paestum, la Certosa di Padula, Pompei, Vesuvio, Cilento; i Travel Book Paestum e Pompei, che sono guide regionali e Italia in Tour, offerta dedicata alle scuole. Il Responsabile Marketing FS Treni Turistici Italiani Ermanno Russo ha parlato di portare valore a territori finora meno accessibili:
“Servono il sostegno economico e la governance, perché il mercato è favorevole”.
Hanno partecipato all’incontro, moderato da Francesco de Core Vice Direttore Il Mattino, Giorgio Cotroneo e Daniele Perrone per il Parco Nazionale d’Aspromonte.
terza giornata, 2 novembre 2024
Cooperazione, dialogo interculturale, missioni archeologiche per costruire una strategia per la pace: dalla BMTA i messaggi contro tutte le guerre
“Il motto della cooperazione italiana è non lasciare indietro nessuno, soprattutto nelle condizioni di maggiore difficoltà. Quindi non abbandoniamo un Paese in un momento critico o di conflitto”.
Lo assicura Marco Riccardo Rusconi, Direttore della AICS, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo preposta all’attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo definita dal Ministero degli Affari Esteri, tra i partner ufficiali della BMTA 2024 e che ha presentato alla Borsa le numerose iniziative di cooperazione in ambito culturale realizzate, con un focus su quattro Paesi dell’area mediterranea e del vicino oriente: Tunisia, Marocco, Giordania e Iraq.
“La nostra legge in materia – ha spiegato Rusconi – dice che la cooperazione allo sviluppo serve anche a prevenire i conflitti e a creare processi di pacificazione dopo i conflitti; quindi, l’Agenzia non lascerà mai un territorio e non lo farà neanche nel caso del Libano. Ringraziamo gli amici libanesi che sono venuti qui a Paestum. Il Libano è un Paese dove abbiamo importanti iniziative in corso; abbiamo contribuito alla ricostruzione del Museo Nazionale a Beirut: una bellissima operazione in un luogo di conflitto, dato che era sulla linea divisoria della lunga guerra civile che ha afflitto il Libano dopo l’invasione di Israele, e che nel tempo è diventato un luogo di unità e di irradiazione di cultura”.
I progetti dell’AICS presentati ieri nel corso del panel “Il Patrimonio culturale nel Mediterraneo come fattore di sviluppo: le iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo”, sono esempi dei diversi ambiti di intervento dell’Agenzia, dal restauro fisico di monumenti e immobili come il recupero della policromia del mosaico di Madaba in Giordania, dove si è intervenuti con le maestranze locali al fine di trasmettere le competenze dei centri di restauro italiani, agli interventi di restauro architettonico finalizzati alla creazione di un Centro mediterraneo per le arti applicate come il complesso di Santa Croce a Tunisi, in cui si vogliono raccogliere e promuovere i mestieri tradizionali della cultura locale, fino alle iniziative volte al recupero di ambienti per destinarli a laboratori di restauro con le più moderne e sofisticate attrezzature come a Jerash, in Giordania. E, ancora, come il Programma CHUD, in Libano, esempio virtuoso di progetto multidimensionale che coinvolge le 5 principali città storiche del Paese (Baalbek, Byblos, Sidone, Tripoli e Tiro), fino al caso del Museo di Aleppo, in Siria, dove l’azione di riabilitazione e recupero, che ha consentito di rendere nuovamente accessibile il museo, mira a valorizzare la coesione sociale e l’accoglienza e si inserisce nel quadro dell’azione umanitaria in risposta alle conseguenze della crisi siriana nella regione.
Con il Direttore di AICS Marco Riccardo Rusconi, tra i relatori del panel il Direttore Generale del Patrimonio Culturale Ministero della Cultura del Marocco Mustapha Jlok, il Vice Direttore Generale delle Antichità del Ministero della Cultura della Siria Houmam Saad, il Direttore Generale del Museo dell’Iraq a Baghdad Luma Yas Jasim, l’esperto del Patrimonio Culturale di AICS Libano Georges Cherabie.
“L’Agenzia ha voluto sostenere attivamente come partner centrale la BMTA perché la preservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico sono una delle componenti del grande range di attività della cooperazione allo sviluppo – ha dichiarato Rusconi – crediamo che la cultura possa essere un elemento fondamentale per rafforzare la coesione sociale e i sentimenti di unità in alcune comunità ed essere elemento di dialogo e ponte tra diverse culture. Un’azione che, oltre a rafforzare identità e coesione, porta sviluppo e prosperità: basti pensare a quante attività economiche possono svilupparsi attorno a un sito archeologico opportunamente valorizzato e come può essere volano di opportunità professionali. Ecco perché la dimensione alla formazione è fondamentale per noi: non agiamo sulle cose ma sulle persone, cioè su come si può creare sviluppo umano, economico e sostenibile attorno a questi siti e quindi portare prosperità anche nelle zone più remote dei Paesi con cui lavoriamo. L’efficacia delle attività poste in essere e i risultati ottenuti nel Mediterraneo come in altre parti del mondo, universalmente apprezzati e riconosciuti, ci incoraggiano a moltiplicare gli interventi su questo terreno, anche in altri contesti culturali, come nel continente africano, dove l’Agenzia opera storicamente e dove sta intensificando la sua azione, con la spinta del Piano Mattei, coinvolgendo sempre le eccellenze italiane del settore. Il sostegno alla cultura e alle iniziative in ambito culturale rappresenta un tratto importante della Cooperazione Italiana e quindi dell’azione di AICS, sin dalla sua costituzione nel 2016. La cultura – ha concluso il Direttore Rusconi – è, infatti, un importante strumento di coesione sociale, di identità e sviluppo e gioca pertanto un ruolo determinante nel costruire società stabili, pacifiche e resilienti e portare prosperità”.
“La cultura è il fondamento della pace, soprattutto in questi tempi in cui siamo angosciati in molte regioni per questa terza guerra mondiale frammentata in atto sul pianeta”: è il messaggio lanciato da Paolo Matthiae emerito della Sapienza Università di Roma, intervenuto nel corso della conferenza a cura della Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Esteri “Archeologia italiana: tradizione, innovazione e sviluppo locale” con i direttori delle missioni archeologiche italiane in Iraq, Libia e Siria. “Anche noi archeologi – ha aggiunto il professore che 50 anni fa in Siria scoprì Ebla – dobbiamo cercare di essere meno concentrati sull’archeologia militante tecnica e fare in modo che si abbia una visione più ampia delle nostre missioni all’estero a servizio del colloquio dei popoli, per essere una vera e propria forza per la pace. Non saremmo riusciti a fare quello che abbiamo fatto a Ebla se non ci fossimo sentiti parte del villaggio, e il fatto di esserci sentiti ed essere stati sentiti dalla popolazione siriana come parte di loro ha contribuito allo straordinario risultato scientifico. Senza il passato si capisce male il presente e si costruisce peggio il futuro”.
“Le missioni archeologiche sono spesso e volentieri strumenti riconosciuti di politica culturale che diventa di politica estera – ha evidenziato Filippo La Rosa Vice Direttore Generale della Direzione Generale Diplomazia Pubblica e Culturale – un riconoscimento fondamentale dalle istituzioni locali che si somma a quello di chi a livello locale è coinvolto dalle missioni. Apprezzamento, riconoscimento, dialogo: è questo il capitale non da poco che raccogliamo dalle testimonianze dei direttori oggi a Paestum e da cui si può partire per far sì che queste attività straordinarie siano l’inizio di una strategia per la pace”.
“Fiero degli archeologi presenti in Siria: una fiammella accesa, un filo mantenuto”: così, Stefano Ravagnan Inviato speciale del Ministero per la crisi siriana e prossimo ambasciatore residente a Damasco. “Lì continua a esserci una crisi, lunga ormai da 13 anni, ma grazie alla missione archeologica possiamo continuare a lavorare per ricostruire in quel Paese un senso di identità e rendere le persone anche più semplici fiere della ricchezza che hanno a fianco. Ricreare il senso di appartenenza per una popolazione che ha vissuto lacerazione pazzesca è lo stimolo essenziale per il futuro”.
In chiusura, la lettura del messaggio inviato dal Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli che ha tenuto a ringraziare la BMTA
“per aver reso possibile un evento che – da più di un quarto di secolo – costituisce un importante appuntamento per Università, Istituti di ricerca e operatori culturali, promuovendo al contempo la ricerca archeologica italiana, il territorio e il dialogo multilaterale” e rimarcare che “grazie al loro pregevole operato e alla favorevole accoglienza che ricevono da parte delle Istituzioni e delle comunità locali, le Missioni costituiscono un eccezionale strumento di Diplomazia Culturale e Cooperazione, elementi preziosi per rafforzare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”.
“Ringrazio la Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Esteri per aver scelto la BMTA per questo importante momento di riflessione e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per la presenza straordinaria alla Borsa non solo con uno spazio fisico nel Salone espositivo ma anche con un contenuto importante e qualificato di approfondimento” ha detto il Fondatore e Direttore Ugo Picarelli.
Sempre in serata poi la 10ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” il premio, in collaborazione con Archeo, dedicato all’archeologo che ha pagato con la vita per mano dell’Isis e che premia la scoperta archeologica dell’anno a livello internazionale, quale riconoscimento per gli archeologi, protagonisti nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio dell’umanità e vinta dalla scoperta del MOLA Museum of London Archaeology dei resti di un mausoleo romano a Londra nel quartiere di Southwark.
Il Premio si inserisce a pieno titolo come buona pratica di dialogo interculturale e della cooperazione tra popoli, tematiche che la BMTA ha portato a Paestum quale luogo di incontro (legittimato dalla partecipazione dei vertici delle Nazioni Unite della Cultura di Parigi, UNESCO e del Turismo di Madrid, UNWTO, ora UN Tourism) tra accademici, archeologi e operatori turistico-culturali, che hanno lavorato a progetti e tavoli comuni, nel solco di una visione culturale, dove non esistono frontiere e ideologie.
È intervenuto Mounir Bouchenaki Presidente Onorario della BMTA, già Vice Direttore Generale UNESCO per la Cultura che ha ringraziato Ugo Picarelli per aver creato il dialogo tra archeologi e turisti. “Ai tempi in cui io e Paolo Matthiae eravamo giovani archeologi – ha detto – avevamo paura dell’arrivo di visitatori in luoghi per noi così preziosi, ma oggi anche grazie alla BMTA siamo tutti consapevoli che il senso del nostro lavoro è valorizzare il patrimonio culturale a beneficio di tutti coloro che possono ammirarlo”.
È stato inoltre attribuito uno “Special Award” alla scoperta del Teatro di Nerone a Roma che, tra le cinque candidate, ha ricevuto il maggior consenso dal grande pubblico sulla pagina Facebook della Borsa.
Monsignor Bellandi alla BMTA: l’archeologia trasmette valori di spiritualità in questi tempi oscuri
Ravasi: chi furono i tre Papi anticipatori della dimensione interculturale che trasforma le pietre in esseri quasi viventi
Alfonsina Russo “crediamo fortemente che la cultura sia uno strumento di pace”
“In occasione del Giubileo puntiamo ad aprire le Catacombe ancora chiuse al pubblico” il Presidente Iacobone lancia a Paestum il nuovo progetto.
E con il Passaporto del Pellegrino visita alle sei Catacombe della Capitale
“Attraverso i reperti storici si tramandano i valori che li hanno generati”.
Lo ha detto Monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, giunto nel pomeriggio alla BMTA di Paestum per assistere all’incontro “Cultura, archeologia, turismo: identità mediterranee” organizzato dal “Cortile dei Gentili” (Fondazione guidata dal Cardinal Gianfranco Ravasi per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti sulle grandi questioni etiche e culturali del nostro tempo) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e con la partecipazione dei Direttori del Colosseo Alfonsina Russo e di Pompei Gabriel Zuchtriegel.
“Per questo motivo – ha detto Monsignor Bellandi – ogni trasmissione del Sapere è un fattore di civiltà. Manifestazioni come questa non sono solo promozione del territorio, ma diffondono attenzione e sensibilità verso il patrimonio che genera conoscenza e rispetto di ogni cultura. Allo stesso modo la diversità non deve spaventare, ma serve ad arricchire la capacità di rispetto di tutte le culture, trasmettendo valori di profonda spiritualità che in questi tempi oscuri sono molto importanti”.
Grande attesa per l’intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e Fondatore del “Cortile dei Gentili”, che ha illustrato il rapporto tra i Papi e l’archeologia. Affascinante il suo racconto-visita all’interno dello Stato Pontificio: 0,44 chilometri quadrati interamente occupati da musei, monumenti e giardini; una cittadella archeologica voluta dai Papi che hanno saputo così “anticipare questa dimensione interculturale espressa attraverso le pietre che diventano quasi viventi”. “Si parte – ha detto – da una data: il 14 gennaio 1506, quando sul colle Oppio i vignaioli scavano la vigna De Fredis e, impressionante, emerge una parte del complesso statuario del Lacoonte. Il Papa era Giulio II, il Papa Guerriero. Ora il complesso si trova nell’Ottagono dei Musei Vaticani. È questa la data di inizio dei Musei Vaticani. Poi arrivano i tre Papi, coloro che hanno considerato l’archeologia una base del dialogo interculturale, lasciando al mondo un’impronta tangibile. Sono Clemente XIV, eletto papa nel 1769, che costruisce il Museo Pio Clementino in cui si trova, per esempio, uno zoo di pietra e una struggente immagine di Arianna abbandonata da Teseo; Pio VII, eletto con un conclave di 104 giorni, con il Museo Chiaromonti e una vera foresta statuaria greco-romana, oltre alla Galleria Lapidaria, biblioteca di pietra; Gregorio XVI, eletto nel 1830, con una sensibilità ancora maggiore verso il dialogo interculturale, con il Museo Egizio, il Museo Etrusco e il Museo profano.
Pasquale Iacobone, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, nel moderare l’incontro, ha ricordato anche la figura di Pio IX che creò il centro delle Catacombe romane.
Rendere quanto più fruibili e accessibili le Catacombe già aperte e aprirne altre ancora non visitabili in occasione del Giubileo 2025; è proprio quanto si prefigge la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per il prossimo anno: “Abbiamo lanciato l’iniziativa Il Cammino dei Martiri, una sorta di passaporto del pellegrino ideato per quanti, durante il Giubileo, vorranno percorrere un itinerario presso le memorie dei Martiri custodite nelle catacombe di Roma”. Il “passaporto” si ottiene solo ed esclusivamente nelle biglietterie delle sei catacombe della capitale aperte al pubblico (Priscilla, S. Agnese, SS. Marcellino e Pietro, S. Callisto, S. Sebastiano, Domitilla); totalmente gratuito, è valido dal 25 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026. In ognuna delle sei catacombe aperte al pubblico il pellegrino troverà le postazioni dove sarà possibile apporre un timbro sul “passaporto”, nella casella corrispondente alla catacomba visitata; il pellegrino che avrà completato la visita di tutte le sei catacombe, avendo il “passaporto” adeguatamente timbrato, potrà richiedere una pergamena che attesti il percorso completo.
“Il Ministero della Cultura è impegnato sul dialogo in questo momento particolare – ha assicurato Alfonsina Russo, Capo del Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale – Lo stesso Colosseo, con il suo Parco archeologico, è un simbolo della forza dell’archeologia e la via Appia, entrata a far parte del patrimonio dell’Umanità, è una via di pace e di collegamento tra Roma e Gerusalemme. Crediamo fortemente che la Cultura sia uno strumento di Pace”.
Il Direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, ha ricordato che “c’è una bellezza anche dell’umiltà. Il sito di Pompei è fatto soprattutto di piccole case, oltre a quelle grandi più conosciute”.
Hanno partecipato all’incontro Francesco Di Nitto, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede e Rajae Naji, Ambasciatrice del Regno del Marocco presso la Santa Sede.
quarta giornata, 3 novembre 2024
Le nuove sfide per il patrimonio sommerso nel segno di Sebastiano Tusa, consegnati i Premi volti a ricordare le sue progettualità
Turismo subacqueo, necessario formare una guida archeologica specializzata
Presentato il 3° Censimento condotto dall’Associazione Nazionale Archeologi
L’archeologia subacquea consente di raggiungere risultati importanti per la storia del rapporto tra l’uomo e il mare, non solo nell’antichità. Per onorare la memoria di Sebastiano Tusa, grande archeologo, studioso, amico della Borsa, ma soprattutto uomo del Sud, che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum, la BMTA organizza annualmente una Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo per dare grande attenzione alle destinazioni archeologiche subacquee mediterranee, e il Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”, con il coordinamento scientifico di Luigi Fozzati, volto a ricordare il suo impegno e le sue progettualità.
“Un ricordo sentito e doveroso anche per l’eredità culturale che ci ha lasciato – ha detto il Fondatore e Direttore della Borsa Ugo Picarelli – specie quest’anno che ricorre il ventennale della Soprintendenza del Mare che lui fondò”.
Il Premio Tusa per il 2024 è stato conferito alla migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale “Le vie dell’acqua a Mediolanum” a cura del Civico Museo Archeologico di Milano; al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi Archeologici al White Crane Ridge (Baiheliang) Underwater Museum, Cina, “il primo museo sottomarino accessibile senza immersioni al mondo” riconosciuto dall’UNESCO; al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione a John Pedeferri Giornalista Sky TG24, riconoscimento alla carriera a Luis Filipe Monteiro Vieira de Castro Professore di archeologia subacquea presso la prestigiosa Università di Coimbra. Consegnata anche la Targa “Claudio Mocchegiani Carpano” alla migliore tesi di laurea sull’Archeologia Subacquea “Tra relitti ed ancore: rendere pubblica l’archeologia subacquea” di Simone Falqui – Università di Siena.
“La BMTA è un’occasione importante per raccontare e illustrare le azioni messe in campo dalla Fondazione in linea con i progetti e le idee di Sebastiano – ha spiegato Valeria Patrizia Li Vigni Presidente Fondazione Sebastiano Tusa – come la “Carta di Ustica”, il documento, replicabile nelle altre isole, che abbiamo realizzato sulla tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di terra e sommerso con alcuni criteri fondamentali per la tutela dell’isola e del suo equilibrio geologico, biologico marino e per la valorizzazione del patrimonio archeologico costiero e sommerso. Riteniamo fondamentale il coinvolgimento dell’intera comunità nella ricerca e documentazione delle tradizioni dell’isola e dei giovani attraverso le attività sportive. È importante altresì la Rete del Patrimonio Sommerso che abbiamo realizzato coinvolgendo molte istituzioni, musei ed università europee, nell’intento comune di valorizzare e conoscere anzitutto questo patrimonio e stabilire delle regole che, come per la Carta di Ustica, devono servire da esempio da portare avanti e da replicare in più Paesi del Mediterraneo per la salvaguardia e tutela di questo Mare Nostrum”.
“Anche quest’anno continuiamo a mettere in campo visioni e buone pratiche da consegnare ai territori e ai decisori pubblici. Già prima della pandemia avevamo lanciato la proposta della candidatura di un Itinerario Culturale Europeo dei Siti Archeologici Subacquei. Il patrimonio archeologico esprime sempre più la componente di esperienzialità: far vivere al viaggiatore un’esperienza e al tempo stesso la consapevolezza della tutela del sito visitato. E proprio nell’ambito della sostenibilità, se si cerca di ampliare la fruizione del patrimonio sommerso è opportuno interrogarsi sulla certificazione di una guida preposta”.
Così il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli ha introdotto i lavori dell’incontro “Il Turismo Archeologico Subacqueo: da un Itinerario Culturale Europeo dei Siti Archeologici Subacquei all’istituzione della Guida Archeologica Subacquea” in cui ci si è confrontati sulla necessità di individuare e formalizzare la figura più idonea per la visita del patrimonio sommerso in Italia.
Tra problemi normativi e di sicurezza, legislazione carente e burocrazia, il confronto ha visto convenire i partecipanti sulla necessità di “collocare con un’identità precisa la figura della guida di archeologia subacquea – come ha spiegato Luigi Fozzati Esperto di Archeologia Subacquea, già Dirigente MiBAC.
“L’accessibilità consapevole è sicuramente la chiave – ha detto Francesca Romana Paolillo Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo – dobbiamo agevolare turismo e fruizione consapevole, e a mio avviso è assolutamente fondamentale per le guide stabilire una formazione standardizzata precipuamente sulla conservazione del patrimonio del sito sommerso, fornendo la necessaria competenza giuridica affinché questa figura possa istruire il visitatore su come godere a pieno del sito senza alterarlo”.
“Gli operatori sono il primo presidio della tutela” – ha rimarcato Fabio Pagano Direttore Parco Archeologico dei Campi Flegrei nel raccontare l’esperienza nel Parco Sommerso di Baia, così come Salvo Emma della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia dove “funziona la gestione delle visite affidate ai diving autorizzati”, ha spiegato, “anche se condivido l’auspicio a formare una professionalità ad hoc”.
La nostra Federazione è favorevole e proiettata a rilasciare brevetti specializzati allo scopo ma il rischio che temiamo è di formare figure brave e competenti ma che poi non hanno un brevetto spendibile sul mercato” ha evidenziato Ugo Claudio Matteoli Presidente FIPSAS Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, mentre Marco Lerma Presidente Nazionale Federazione Italiana Attività Subacquee ha ammonito: “prima di formare la guida bisogna formare il subacqueo consapevole. Normativa e disciplina per la tutela del patrimonio sommerso vanno inculcate a tutti”.
All’incontro è intervenuto inoltre Manrico Volpi Trainer Subacqueo Albatros progetto Paolo Pinto per illustrare “Il ruolo inclusivo dei sub non vedenti”.
Presentato il 3° Censimento condotto dall’Associazione Nazionale Archeologi, la rilevazione ha evidenziato un’inaspettata inversione di tendenza rispetto ai dati dell’ultima indagine, condotta nel 2011, con un quadro in netto miglioramento per la categoria: crescono gli stipendi degli archeologi italiani, così come aumentano i professionisti che, negli ultimi 10 anni, riescono a fare della professione la loro unica attività lavorativa. Il merito, secondo l’ANA, va anche all’entrata in vigore della Legge 110/2014 e dei suoi decreti attuativi (D.M. 244/2019), che hanno riconosciuto ufficialmente la figura dell’archeologo, gettando le basi per un’evoluzione della professione che permette oggi di indirizzare meglio le politiche di settore. Altro passaggio normativo fondamentale è stato l’inserimento della figura dell’archeologo all’interno del Codice dei contratti pubblici, dal 2019, come erogatore di servizi per le pubbliche amministrazioni, al pari di ingegneri e architetti. Resta forte la necessità di avere un mercato del lavoro sempre più sano e regolamentato dal punto di vista di tariffe e condizioni lavorative, con il 54,17% degli intervistati che vorrebbe cambiare la propria tipologia contrattuale. I numeri prendono in considerazione un campione di 1080 professionisti, su un totale di 5.500 archeologi attivi in Italia.
“I dati mostrano con forza come il riconoscimento normativo abbia positivamente inciso sul miglioramento professionale dell’intera categoria, schiudendo settori di lavoro precedentemente preclusi o con poca apertura alla presenza degli archeologi – ha detto Marcella Giorgio Presidente dell’Associazione Nazionale Archeologi – Gli stessi professionisti dichiarano una soddisfazione professionale crescente e più stabile del passato. Nonostante tutto, però, le difficoltà legate alle instabilità del mercato e a guadagni troppe volte non conformi all’alta specializzazione professionale rendono la percezione del proprio futuro lavorativo ancora non solido. A tale dato, si unisce quello che mostra un settore professionale flagellato da comportamenti abusivi e discriminatori a livello di genere e/o orientamento sessuale. La scelta, quindi, di presentare questi dati nel corso della XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, di fronte alla presenza di rappresentanze politiche, sindacali e professionali, non è casuale ma dettata dalla volontà di continuare a costruire un sempre più consapevole sviluppo professionale degli archeologi italiani”.
Premio Paestum “Mario Napoli” a Nikolaos Stampolidis: “Non ci sono più scuse per il British Museum, ciò che manca al Partenone è stato sottratto e va restituito. Non lo chiede la Grecia, ma tutto il mondo”
Premio Paestum “Mario Napoli” per il 50° anniversario della scoperta dei Giganti di Sardegna. Muroni: “Continueremo a studiare”
Successo per ArcheoVirtual, la BMTA all’insegna dell’innovazione e della inclusione
I numeri della XXVI edizione e la soddisfazione del Direttore Picarelli:
“In questo difficile momento la BMTA diventa simbolo della volontà di pace da parte delle donne e degli uomini di cultura, di coloro che antepongono il pensiero e lo studio ai rapporti di forza e alla furia cieca della conquista. In tutto il mondo l’evento è riconosciuto come un punto di riferimento del dialogo interculturale”
La BMTA 2024 si chiude all’insegna della più stretta attualità. Il dialogo interculturale tra i popoli, celebrato come strumento di pace anche dal Cardinale Ravasi in un suggestivo racconto del rapporto tra Papi e archeologia, è stato accompagnato dalle parole di strenua difesa del patrimonio archeologico di tutto il mondo. Il Premio Paestum “Mario Napoli” è stato consegnato a Nikolaos Stampolidis, Direttore del Museo dell’Acropoli di Atene, in cui è custodito, nel piano più alto e in uno spazio che rispetta quello reale del Partenone, i fregi di quello che è uno dei monumenti più importanti del mondo.
“Questi fregi – ha detto Stampolidis – sono notevoli non solo per la bellezza, ma perché rappresentano la società e la democrazia, attraverso figure di donne e uomini comuni e non di divinità. Si tratta di 380 figure umane e oltre 200 animali. Siamo grati all’Italia e alla Sicilia che ci ha permesso di recuperare una parte di un fregio, ma non ci sono più scuse per il British Museum, ciò che manca ancora è stato sottratto; non c’è nulla di scritto e opinione pubblica e stampa sono favorevoli alla restituzione di questi marmi. Il Partenone è un corpo che è stato smembrato e le cui membra chiedono di tornare indietro. Non lo vuole solo la Grecia, ma lo chiede tutto il mondo”.
Il Premio Paestum “Mario Napoli” è stato consegnato anche ad Anthony Muroni, nella sua veste di Presidente della Fondazione Mont’e Prama, in Sardegna, in occasione del 50° anniversario della scoperta dei Giganti. Sono intervenuti Paolo Giulierini, già Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Luigi Malnati, già Direttore Generale delle Antichità del MiBACT.
“È importante – ha dichiarato Malnati – che quando si espone si riesca a raccontare una storia. Sono sufficienti pochi pezzi purché abbiano un filo che li unisce. E sono fondamentali le pubblicazioni: non pubblicare uno scavo è come non averlo fatto”. Giulierini ha annunciato per aprile l’uscita di un libro sui mostri. Muroni si è detto felice per il Premio: “Ma questo non ci deve fermare, i Giganti sono una rivoluzione e rappresentano l’incontro tra diversi popoli, e noi dobbiamo continuare a studiare”.
Grande successo di visite per la mostra ArcheoVirtual, che rientra nella sezione multimediale della BMTA sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale in collaborazione con il Digital Heritage Innovation Laboratory, Istituto delle Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si tratta di una finestra sulla disciplina che si occupa di studiare, interpretare, comprendere e comunicare il patrimonio archeologico e il suo contesto attraverso un processo di acquisizione dei dati, ricostruzione, verifica continua e ogni anno, dal 2006, si articola nella Mostra e anche nel Workshop tematico, che affianca la rassegna dei progetti esposti. In considerazione della grande attenzione che il PNRR ha riservato con un investimento di 300 milioni di euro per il nostro patrimonio culturale nel segno dell’inclusività per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi italiani, ArcheoVirtual dal titolo “DiversaMente” mette al centro dell’attenzione i diversi tipi di pubblico e i loro universi esperienziali per una fruizione del patrimonio modellata sulle esigenze e aspettative di ciascuno attraverso l’uso sapiente delle tecnologie. La Mostra presso il Museo Archeologico Nazionale si è indirizzata ai diversi orientamenti e tipi di funzionamenti della persona, all’inclusività e all’accessibilità in tutte le sue forme, nell’idea di disegnare i musei di domani secondo modelli che i visitatori sentano sempre più vicini. Il Workshop “DiversaMente: la diversificazione dell’offerta per i pubblici della cultura”, che insieme alla Mostra ha approfondito il tema annuale, ha visto tra gli altri per la prima volta l’UN Tourism con la partecipazione del Dipartimento Ethics, Culture, & Social Responsibility.
Soddisfazione del Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Ugo Picarelli che, nel ricevere gli elogi per un lavoro egregio di inclusione e collaborazione e per la grande tenacia e passione, da parte di tutti i relatori, ha concluso l’ultimo incontro ricordando i primi passi compiuti dall’evento in occasione dell’inserimento di Paestum nella Lista dei Patrimoni dell’Unesco e l’appoggio incondizionato del Presidente onorario Mounir Bouchenaki e dell’allora Presidente della Provincia Alfonso Andria.
“Da allora – ha dichiarato Picarelli – la crescita dell’evento è stata costante e oggi possiamo raccogliere i frutti di tanto lavoro, perché in tutto il mondo la BMTA è riconosciuta come un punto di riferimento del dialogo interculturale, dell’attenzione verso il patrimonio archeologico. Non solo, in questa edizione è diventato ancora più chiaro come la difesa, la conservazione e la promozione del patrimonio culturale camminino di pari passo con la Storia, ne determinino alcuni snodi e correggano alcune deviazioni. In questo difficile momento la XXVI edizione della BMTA diventa un simbolo della volontà di pace da parte delle donne e degli uomini di cultura, di coloro che antepongono il pensiero e lo studio ai rapporti di forza e alla furia cieca della conquista. La BMTA ha dichiarato la propria posizione già dal 2015 con la fondazione del premio dedicato a Khaled al-Asaad, l’archeologo ucciso a Palmira dai terroristi. Oggi quella scelta diventa quanto mai attuale”.
I numeri della XXVI edizione: 8.500 visitatori, 150 espositori di cui 10 Paesi esteri, il Ministero della Cultura con 350 mq e il Ministero degli Esteri con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in un’area di 70 mq, 110 conferenze (di cui 50 tra incontri e laboratori a cura del MiC) svoltesi in 6 sale in contemporanea con 600 relatori, 20 buyer tra tour operator europei selezionati dall’ENIT (provenienti da Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Regno Unito) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al Workshop di sabato 2 novembre, 300 partecipanti alle visite guidate, oltre 1.200 studenti coinvolti nelle iniziative loro dedicate presso la Basilica, il Parco e il Museo Archeologico.
La BMTA è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parchi Archeologici di Paestum e Velia in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Cerimonia di apertura con taglio del nastro presso il Next alle ore 09:30
Tutto inizia prima del 1998, quando il sito archeologico di Paestum viene candidato a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, circostanza che fa scattare l’intuizione in Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, il quale pose le basi per un evento di grande respiro, che potesse accompagnare il processo di valorizzazione dell’area archeologica, la cui notorietà era surclassata di gran lunga dal brand della mozzarella di bufala. Così la BMTA partì con la sua prima edizione qualche settimana prima dell’annuncio dell’inserimento nella Lista Unesco, che fu dato a Kyoto in Giappone il 5 dicembre. E a 26 anni di distanza rimane l’unico appuntamento di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche a livello internazionale.
Obiettivo della BMTA è sempre stato, partendo dal sito dell’antica Poseidonia della Magna Grecia, quello di promuovere non solo le bellezze del Mezzogiorno d’Italia e del nostro “Bel Paese”, un “museo a cielo aperto”, favorendo e facendo crescere soprattutto l’offerta turistica del Sud in ambito culturale, ma anche le destinazioni di più continenti.
La XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si svolgerà a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre 2024.
Le buone pratiche per le aree interne, la cittadinanza attiva, la cooperazione culturale
I FONDI EUROPEI
Il Parlamento Europeo con l’Ufficio Italia e la Commissione Europea con la Rappresentanza Italiana in collaborazione con Associazione Civita apriranno il 31 con una conferenza sui fondi europei per il patrimonio e il turismo culturale, relatori Carlo Corazza Direttore Ufficio Italia del PE, Simonetta Giordani Segretario Gen. Associazione Civita, Barbara Casagrande Segretario Gen. Ministero Turismo, Enrico Martino Direttore Gen. Unità di Missione per il PNRR Ministero Turismo, Angelantonio Orlando Direttore Gen. Unità di Missione per il PNRR Ministero Cultura, Vittorio Messina Presidente Assoturismo Confesercenti, Renzo Iorio Vice Presidente Vicario Federturismo Confindustria.
UNIONCAMERE PROTAGONISTA CON ISNART E MIRABILIA NETWORK
Giovedì 31 si svolgerà l’incontro a cura di ISNART Istituto Nazionale Ricerche Turistiche “ECCELLENZA LOCALE, PRESTIGIO MONDIALE: I RICONOSCIMENTI UNESCO E LA CATENA DI VALORE TURISTICO PER I TERRITORI. L’effetto del riconoscimento sui flussi turistici e le nuove progettualità del Sistema camerale per la valorizzazione delle destinazioni UNESCO” con l’introduzione del Presidente di Unioncamere Andrea Prete e il Presidente di ISNART Istituto Nazionale Ricerche Turistiche Loretta Credaro; modera Vito Signati Coordinatore Nazionale Associazione Mirabilia Network; intervengono Paolo Bulleri di ISNART, Tommaso De Simone Presidente Camera di Commercio di Caserta, Lucia Di Bisceglie Presidente Camera di Commercio di Bari, Girolamo Pettrone Commissario straordinario Camera di Commercio Irpinia Sannio, Michele SommaPresidente Camera di Commercio della Basilicata, Angelo Tortorelli Presidente Associazione Mirabilia Network.
ARCHEOLOGIA PUBBLICA
Negli anni il nuovo approccio dell’archeologia pubblica ha trovato nella BMTA terreno fertile per approfondire con la governance di Musei e Parchi il valore identitario che ogni sito rappresenta per le comunità locali, quale strumento di crescita per la cittadinanza attiva, tema che nel pomeriggio del 31 – in occasione della Conferenza “Imprese, professioni e volontariato nel patrimonio archeologico” – affronterà il volontariato delle associazioni professionali e di promozione sociale, meritevoli dell’apertura di musei civici e siti: FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, Touring Club, Legambiente, Gruppi Archeologici, Archeoclub, UNPLI Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Associazione Nazionale Archeologi, Confederazione Italiana Archeologi. Inoltre, nel corso della Conferenza, verrà presentata la ricerca “Il valore sociale ed economico del volontariato a sostegno del patrimonio culturale e archeologico” a cura di S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo che evidenzia quanto siano rilevanti le attività svolte dalle associazioni di volontariato, e dal Terzo Settore in generale, nel contribuire al “valore” (circa 3,3 miliardi di euro) dei nostri numerosi beni culturali e archeologici (53 siti Unesco, 4.416 luoghi culturali). Gli oltre 730.000 volontari, in gran parte giovani, a tempo pieno e qualificati ma tutti fortemente motivati, rendono possibile una fruizione ampia e completa delle nostre attrazioni che spesso soffrono di carenza di personale, cosa che ne limiterebbe le possibilità di piena fruizione. Un ulteriore fattore che qualifica l’apporto del Terzo Settore è la rete di relazioni molto alta e variegata che esso riesce a sviluppare con chi governa il territorio, con chi si occupa di formazione (scuole, Università, enti di ricerca) e con chi gestisce risorse umane e finanziarie (istituti di credito, fondazioni ex bancarie, ecc.). Quindi i volontari e tutti gli operatori del Terzo Settore diventano una fondamentale leva per sostenere, gestire, comunicare e “amplificare” a tutti noi il grande valore storico-culturale, sociale e relazionale che i beni archeologici rappresentano per la comunità.
TURISMO ESPERIENZIALE E SOSTENIBILE NELLE AREE INTERNE
Il Fondatore della BMTA, Ugo Picarelli, da sempre consegna ai territori e ai decisori pubblici visioni e buone pratiche, ultima quella di una intermodalità sostenibile nelle aree interne e nei parchi, anche per individuare soluzioni all’overtourism nei capoluoghi regionali delle città d’arte, collegando in rete le stazioni dei piccoli Comuni con treni regionali e storici, dalle quali con navette personalizzate raggiungere i siti culturali più vicini. Nelle biglietterie e uffici, da tempo dismessi, delle stesse stazioni insediare cooperative e imprese giovanili per offrire servizi turistici, noleggio di auto e bike elettriche, cammini lungo i sentieri del CAI, itinerari di turismo equestre, al fine di valorizzare borghi e beni culturali e riqualificare l’offerta turistica in una chiave esperienziale e sostenibile.
Altra proposta, nata grazie allo straordinario patrimonio sommerso del Sud, in primis Baia – fiore all’occhiello del Parco Archeologico dei Campi Flegrei – e al grande lavoro per la fruizione di ben 26 itinerari di Sebastiano Tusa, artefice 20 anni fa della nascita in Sicilia della Soprintendenza del Mare e poi Assessore Regionale ai beni culturali (in sua memoria la BMTA assegna dal 2021 per l’archeologia subacquea un Premio alla carriera, al miglior progetto museale, alla comunicazione), è la certificazione del Consiglio d’Europa di un itinerario culturale europeo dei siti archeologici subacquei, sulla falsariga della Via Francigena, attraverso un partenariato mediterraneo tra le Regioni del sud e i Paesi del “mare nostrum”.
I PARTNER E LA COOPERAZIONE CULTURALE
Partner ufficiali: oltre al riconfermato ACI Automobile Club d’Italia, che illustrerà agli studenti nella sezione “ArcheoLavoro” le regole per una guida sicura e una mobilità sostenibile, anche AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, preposta all’attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo definita dal Ministero degli Affari Esteri, nel salone con un’area di 70 mq e venerdì 1 con la Conferenza “Il patrimonio culturale nel Mediterraneo come fattore di sviluppo: le iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo” sui progetti a favore del patrimonio culturale in Tunisia, Marocco, Libano e Giordania, in quanto il valore e l’efficacia delle azioni in questi ambiti sono volano di crescita economica, benessere e sviluppo per i paesi destinatari, anche mediante la creazione di servizi turistici sostenibili e di qualità (tra i relatori il Direttore di AICS Marco Riccardo Rusconi, il Direttore Generale del Patrimonio Culturale Ministero della Cultura del Marocco Mustapha Jlok, il Vice Direttore Generale delle Antichità del Ministero della Cultura della Siria Human Saad, il Direttore Generale del Museo di Baghdad in Iraq Luma Yas Jassim).
Invece, la Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Esteri sempre l’1 organizzerà la Conferenza “Archeologia italiana: tradizione, innovazione e sviluppo locale” con i direttori delle missioni archeologiche italiane in Iraq, Libia e Siria, presenti Paolo Matthiae emerito della Sapienza Università di Roma, che 50 anni fa in Siria scoprì Ebla, Filippo La Rosa Vice Dir. Gen. della Direzione Generale Diplomazia Pubblica e Culturale, Stefano Ravagnan Inviato speciale del Ministero per la crisi siriana e prossimo ambasciatore a Damasco in vista della riapertura delle relazioni diplomatiche.
IL DIALOGO INTERCULTURALE E IL PREMIO INTITOLATO A KHALED AL-ASAAD
Già dai tempi della distruzione dei Buddha di Bamiyan, poi dei siti e musei archeologici in Afghanistan e in Iraq, la Borsa ha avuto un occhio sempre attento ai Paesi vetrina di guerre o conflitti. Nel 2015, dopo che la BMTA per anni ha sempre eletto un Paese ospite ufficiale, la drammatica distruzione del sito archeologico di Palmira e l’attentato al Museo del Bardo a Tunisi trovarono protagonismo nell’immagine coordinata a ricordo di quanto accaduto, così come fu istituito annualmente un premio dedicato a Khaled al-Asaad, l’International Archaeological Discovery Award, l’archeologo che aveva pagato con la vita per mano dell’Isis e che premia la scoperta archeologica dell’anno a livello internazionale, quale riconoscimento per gli archeologi, protagonisti nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio dell’umanità. La 10ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” è stata vinta dalla scoperta del MOLA Museum of London Archaeology dei resti di un mausoleo romano a Londra nel quartiere di Southwark.
Il Premio si inserisce a pieno titolo come buona pratica di dialogo interculturale e della cooperazione tra popoli, tematiche che la BMTA ha portato a Paestum quale luogo di incontro (legittimato dalla partecipazione dei vertici delle Nazioni Unite della Cultura di Parigi, UNESCO e del Turismo di Madrid, UNWTO, ora UN Tourism) tra accademici, archeologi e operatori turistico culturali, che hanno lavorato a progetti e tavoli comuni, nel solco di una visione culturale, dove non esistono frontiere e ideologie, vedi anche il gemellaggio con Palmira nel 2018 e quest’anno l’incontro “Cultura, archeologia, turismo: identità mediterranee” organizzato dal “Cortile dei Gentili” (Fondazione guidata dal Card. Gianfranco Ravasi per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti sulle grandi questioni etiche e culturali del nostro tempo) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e con la partecipazione dei Direttori del Colosseo Alfonsina Russo e di Pompei Gabriel Zuchtriegel.
La BMTA all’insegna dell’innovazione e della inclusione
ArcheoVirtual è la sezione multimediale della BMTA sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale in collaborazione con il Digital Heritage Innovation Laboratory, Istituto delle Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. ArcheoVirtual vuole essere una finestra sulla disciplina che si occupa di studiare, interpretare, comprendere e comunicare il patrimonio archeologico e il suo contesto attraverso un processo di acquisizione dei dati, ricostruzione, verifica continua e ogni anno, dal 2006, si articola nella Mostra e anche nel Workshop tematico, che affianca la rassegna dei progetti esposti. In considerazione della grande attenzione che il PNRR ha riservato con un investimento di 300 milioni di euro per il nostro patrimonio culturale nel segno dell’inclusività per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi italiani, ArcheoVirtual dal titolo “DiversaMente” metterà al centro dell’attenzione i diversi tipi di pubblico e i loro universi esperienziali per una fruizione del patrimonio modellata sulle esigenze e aspettative di ciascuno attraverso l’uso sapiente delle tecnologie. La Mostra presso il Museo Archeologico Nazionale si indirizza ai diversi orientamenti e tipi di funzionamenti della persona, all’inclusività e all’accessibilità in tutte le sue forme, nell’idea di disegnare i musei di domani secondo modelli che i visitatori sentano sempre più vicini. Il Workshop “DiversaMente: la diversificazione dell’offerta per i pubblici della cultura”, che insieme alla Mostra approfondisce il tema annuale, vedrà tra gli altri la partecipazione per la prima volta dell’UN Tourism con la partecipazione del Dipartimento Ethics, Culture, & Social Responsibility.
BMTA 2024: il Salone Espositivo di 5.000 mq al coperto
Lo spazio più ampio è del Ministero della Cultura, protagonista con 36 incontri, ai quali partecipano 160 relatori, presso la sala convegni all’interno dei 350 mq, che annoverano anche 14 laboratori didattici; presenti, inoltre con un proprio stand i Parchi del Colosseo, Pompei, Appia Antica, Sibari e Crotone, Cerveteri e Tarquinia, Campi Flegrei, Paestum e Velia e il Museo Nazionale Romano, il Museo Archeologico di Reggio Calabria, la Soprintendenza Nazionale del Patrimonio Subacqueo. Tra le presenze non statali il Parco Sommerso di Gaiola, il Mav di Ercolano, il Museo di Fara in Sabina e per l’estero il Museo de Arqueología de Catalunya.
Per la prima volta il Parlamento Europeo Ufficio per l’Italia, la Commissione Europea Rappresentanza Italiana e l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, così come i partner ufficiali della BMTA 2024 ACI Automobile Club d’Italia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), quest’ultima con un’area di 70 mq.
Tra i Paesi Esteri il Vaticano con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Cina, Siria, Tunisia, Macedonia del Nord, Cipro, Guatemala, Serbia, Estonia, Spagna.
Numerose le regioni presenti: la Sicilia con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi che promuoverà Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna con Visit Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta, Roma Capitale con il Municipio X sede del Parco Archeologico di Ostia Antica, Città Metropolitana di Roma Capitale, Provincia di Trento, Fondazione Aquileia, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Parco Geominerario della Sardegna e i Gal Valle del Belice, Sinis, Anglona, Vesuvio.
Inoltre, le Diocesi Agrigento e di Salerno e numerose delegazioni regionali delle Pro Loco dell’UNPLI e la Pro Loco di Ragusa.
Carraro Lab, poi, arricchirà l’offerta di esperienze turistiche da parte di borghi, centri storici e siti archeologici, grazie alla stratificazione storica ricostruita digitalmente attraverso realtà aumentata, virtuale e intelligenza artificiale, permettendo di estendere il viaggio nella dimensione del tempo con ambienti e oggetti sintetici del passato che compaiono nel mondo reale e interagiscono con il turista, mentre Glossa srl impresa di cultura digitale esporrà i suoi asset di sviluppo software digitalizzazione e multimedialità nell’ambito delle tecnologie applicate ai beni culturali.
La Regione Campania, con uno stand di 160 mq a cura dell’Assessorato al Turismo e della Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo, promuoverà il patrimonio archeologico dei grandi attrattori, ma soprattutto delle aree interne. Presenti, in primis il Comune di Napoli e la Città Metropolitana di Napoli, oltre a Glossa srl impresa di cultura digitale nell’ambito delle tecnologie applicate ai beni culturali campani.
Grande attesa per Napoli Salerno Airports Gesac, che presenterà ai buyer europei ospiti l’offerta dell’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, di recente operativo.
110 Conferenze e 600 Relatori
Tra le numerose conferenze la XVI Riunione Scientifica della SISTUR Società Italiana di Scienze del Turismo “Prospettive e tendenze del turismo, fra viaggi, identità culturali e ospitalità” con due tavole rotonde su turismo delle radici e su turismo culturale e 8 sessioni con 55 abstract.
Le sezioni della BMTA
Fiore all’occhiello i “Laboratori di Archeologia Sperimentale”, rappresentazione di edutainment attraverso la riproduzione delle tecniche usate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, dalle armi agli utensili a cura di 30 rievocatori, quest’anno con la partecipazione straordinaria di Rome Word, il Parco a tema dell’Antica Roma per vivere la storia e una giornata da antico romano in un viaggio che porta 2000 anni indietro nel tempo;
“ArcheoIncoming” con i tour operator specialisti delle destinazioni turistico-archeologiche, Carrani Tours, Destination Italia, Kel 12, Mondo Emozioni;
“ArcheoLavoro”, orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università, presenti Salerno, Basilicata, Suor Orsola Benincasa di Napoli;
“Incontri con i Protagonisti” dove il grande pubblico entra in contatto con i grandi archeologi: Nikolaos Stampolidis, direttore Museo dell’Acropoli di Atene, mentre, Luigi Malnati e Paolo Giulierini, autori di recenti libri sull’Italia prima di Roma, interverranno con la conduzione di Anthony Muroni, presidente Fondazione Mont’e Prama, che quest’anno celebra i 50 anni del ritrovamento dei “Giganti di pietra”;
Workshop con i buyer esteri e nazionali, incontro b2b tra la domanda europea selezionata dall’Enit (20 buyer provenienti da Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svizzera e 4 tour operator specialisti italiani) e l’offerta del turismo culturale, che avrà luogo sabato 2 novembre dalle 10 alle 18.
I Premi
Premio “Paestum Mario Napoli”
Acropolis Museum, Atene
Fondazione Mont’e Prama, Sardegna
Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”
alla migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale
“Le vie dell’acqua a Mediolanum” Civico Museo Archeologico di Milano
La mostra ha documentato per la prima volta lo straordinario lavoro di ingegneria idraulica messo in opera a Mediolanum in epoca romana e in gran parte conservatosi nel sottosuolo urbano. Metodologicamente ha un suo valore didattico e disciplinare per ciò che si intende come archeologia subacquea, ovvero il rapporto tra l’uomo e l’acqua nel tempo, conservatosi sott’acqua o in ambiente umido
al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi Archeologici
White Crane Ridge (Baiheliang) Underwater Museum, Cina
Il primo museo sottomarino della Cina e “il primo museo sottomarino accessibile senza immersioni al mondo” riconosciuto dall’UNESCO
al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione
John Pedeferri Giornalista Sky TG24
Ideatore e curatore del podcast “Trafug’Arte”. Numerose le puntate dedicate all’archeologia subacquea, tra le quali memorabili quelle sui Bronzi di Riace e sull’Atleta di Lisippo rinvenuto nell’Adriatico davanti alla città di Fano. Le sue trasmissioni si distinguono per il coinvolgimento di personaggi del mondo scientifico quanto di persone che vivono nei luoghi vicino al rinvenimento di opere d’arte, poi, in parte o totalmente finite all’estero
riconoscimento alla carriera
Luis Filipe Monteiro Vieira de Castro
Professore di archeologia subacquea presso la prestigiosa Università di Coimbra, si è affermato come archeologo subacqueo navale attraverso una lunga carriera maturata in Portogallo, Stati Uniti, Italia. Ha saputo coniugare archeologia subacquea, archeologia navale e storia, antropologia: questa modalità interdisciplinare gli ha permesso di raggiungere risultati importanti per la storia del rapporto tra l’uomo e il mare, non solo nell’antichità
Premio “Antonella Fiammenghi”
Conferito agli studenti universitari che hanno svolto la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico.
Le Visite Guidate
Visite guidate gratuite ai Parchi Archeologici di Paestum e Velia per relatori, giornalisti e visitatori.
La location
Il Next, ex Tabacchificio Cafasso, sito di archeologia industriale risalente agli anni Venti, quando vi lavoravano 300 tabacchine e in occasione dello sbarco a Paestum del 1943 sede del comando degli Alleati, “simbolo della Piana del Sele” come lo definì il critico d’arte e filosofo Gillo Dorfles.
Ingresso gratuito alla BMTA, esteso anche al Parco archeologico e al Museo nazionale, oltre allo sconto del 30% sulle Frecce di Trenitalia per chi raggiunge Napoli o Salerno. Info su bmta.it
Gli enti promotori
La BMTA, a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre, è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parchi Archeologici di Paestum e Velia in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Ideata e organizzata dalla Leader srl.
Per info: www.bmta.it
PAESTUM, OLTRE 25 ANNI DI BMTA
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), giunta alla sua XXVI edizione, in programma a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre prossimo, dopo oltre 25 anni si conferma come evento unico a livello internazionale nel suo genere, nonché appuntamento ormai irrinunciabile per archeologi e operatori turistici e culturali non solo dei Paesi del Mediterraneo, che si incontrano per discutere di fruizione, gestione, valorizzazione del patrimonio archeologico e di turismo culturale. Dal 2021 la Borsa viene ospitata grazie al Comune di Capaccio Paestum presso il Next, exTabacchificio Cafasso, sito di archeologia industriale risalente agli anni Venti, quando vi lavoravano 300 tabacchine e dove in occasione dello sbarco a Paestum del 1943 ebbe sede il comando degli Alleati, che poi il critico d’arte e filosofo Gillo Dorfles definì “simbolo della Piana del Sele” e oggi riqualificato per ospitare manifestazioni fieristiche. Qui, in occasione della prossima BMTA, si terrà il più grande salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, con la partecipazione di Istituzioni, Regioni e Comuni, organizzazioni di categoria, associazioni professionali e culturali, aziende e consorzi turistici.
COME NASCE LA BMTA
Tutto inizia prima del 1998, quando il sito archeologico di Paestum viene candidato a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, circostanza che fa scattare l’intuizione in Picarelli, Fondatore e Direttore, il quale pose le basi per un evento di grande respiro che potesse accompagnare il processo di valorizzazione dell’area archeologica, la cui notorietà era surclassata di gran lunga dal brand della mozzarella di bufala; così la BMTA parte poco prima dell’annuncio dell’inserimento nella Lista Unesco. E a 26 anni di distanza rimane l’unico appuntamento di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche a livello internazionale. Obiettivo della BMTA è sempre stato, partendo dal sito dell’antica Poseidonia della Magna Grecia, quello di promuovere anche le bellezze del Mezzogiorno d’Italia e del nostro “Bel Paese”, un “museo a cielo aperto”, favorendo e facendo crescere soprattutto l’offerta turistica del Sud in ambito culturale.
LA REGIONE CAMPANIA PROTAGONISTA CON IL MINISTERO DELLA CULTURA E LE REGIONI E LE PROVINCE ITALIANE
La Regione Campania sarà protagonista con uno stand di 160 mq a cura dell’Assessorato al Turismo e della Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo per dare risalto non solo al patrimonio archeologico dei grandi attrattori, ma soprattutto delle aree interne.
Grande attesa per Napoli Salerno Airports Gesac che presenterà ai buyer esteri presenti il neo Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, di recente operativo.
Numerose le regioni con Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta, Roma Capitale con il Municipio X sede del Parco Archeologico di Ostia Antica, Città Metropolitana di Roma, Parco Geominerario della Sardegna, Provincia di Trento, Comune di Napoli.
Il Ministero della Cultura sarà presente con uno stand di 350 mq tra esposizione, laboratori didattici e sala incontri, oltre all’ampia area limitrofa con numerosi Parchi e Musei, tra cui per la prima volta il Parco Archeologico di Pompei, il Museo Nazionale Romano, il Parco Archeologico dell’Appia Antica e i confermati Parco Archeologico del Colosseo, Soprintendenza Nazionale del Patrimonio Subacqueo, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Parchi Archeologici di Paestum e Velia, Parchi Archeologici di Sibari e Crotone, Parchi Archeologici di Cerveteri e Tarquinia, Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Sommerso di Gaiola, MAV di Ercolano; infine, Fondazione Mont’e Prama, Museo de Arqueología de Catalunya e Glossa società campana leader nelle attività di ricerca finalizzate all’applicazione delle tecnologie informatiche nei beni culturali.
Con 70 mq l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri illustrerà le numerose attività messe in campo in Giordania, Libano e Tunisia. Tra i Paesi Esteri il Vaticano con la Commissione Pontificia di Archeologia Sacra, la Cina, la Libia, Cipro, la Tunisia, la Siria.
IL DIALOGO INTERCULTURALE E LA COOPERAZIONE CULTURALE
L’evento ha sempre portato al centro del dibattito il tema del dialogo interculturale e della cooperazione tra popoli, quale luogo di incontro (legittimato dalla partecipazione dei vertici delle Nazioni Unite della Cultura di Parigi, UNESCO e del Turismo di Madrid, UNWTO, ora UN Tourism) tra accademici, archeologi e operatori turistico culturali, che hanno lavorato a progetti e tavoli comuni, nel solco di una visione culturale, dove non esistono frontiere e ideologie. Negli anni, poi, il nuovo approccio dell’archeologia pubblica ha trovato terreno fertile nella BMTA per approfondire con la governance di Musei e Parchi il valore identitario, che ogni sito rappresenta per le comunità locali, facendolo divenire strumento di crescita per la cittadinanza attiva, mentre dallo scorso anno è presente uno spazio espositivo del Ministero degli Esteri con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che nel 2024 verrà ampliato in mq e contenuti per divulgare le numerose attività messe in campo nei Paesi della sponda del Mediterraneo.
Tra i Paesi Esteri presenti nel Salone il Vaticano, la Cina, la Libia, la Siria, quest’ultima a seguito della riapertura della sede diplomatica italiana a Damasco e per l’occasione sarà presente il neo Ambasciatore Stefano Ravagnan con la Direzione Antichità del Ministero della Cultura siriano.
LA DIFESA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
Già dai tempi della distruzione dei Buddha di Bamiyan, poi dei siti e musei archeologici in Afghanistan e in Iraq, la Borsa ha avuto un occhio sempre attento ai Paesi vetrina di guerre o conflitti. Nel 2015, dopo che la BMTA per anni ha sempre eletto un Paese ospite ufficiale, la drammatica distruzione del sito archeologico di Palmira e l’attentato al Museo del Bardo a Tunisi trovarono protagonismo nell’immagine coordinata a ricordo di quanto accaduto, così come fu istituito annualmente un premio dedicato a Khaled al-Asaad, direttore del sito siriano che aveva pagato con la vita a seguito dell’irruzione dell’Isis, l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, che premia la scoperta archeologica dell’anno a livello internazionale, ancora oggi l’unico riconoscimento mondiale dedicato agli archeologi che con dedizione e competenza affrontano il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio dell’umanità. A promuoverlo, insieme alla BMTA, è il mensile “Archeo”, in collaborazione con le testate archeologiche internazionali media partner: Antike Welt (Germania), arCHaeo (Svizzera), AiD Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia), World Current Archaeology (Regno Unito). Il premio costituisce una delle 16 sezioni del grande contenitore che la Borsa esprime.
UNA BORSA, 16 SEZIONI
Il salone espositivo trova ubicazione in oltre 5 mila mq coperti. Un fiore all’occhiello della BMTA è sicuramente la mostra “ArcheoVirtual”, innovativa esposizione internazionale, che negli anni ha ospitato le tecnologie multimediali, interattive e virtuali più all’avanguardia, attraverso applicazioni interattive con il pubblico. Ma, anche i “Laboratori di Archeologia Sperimentale”, rappresentazione concreta di edutainment, forma di intrattenimento finalizzata sia a educare che a divertire a tutte le età attraverso la riproduzione delle tecniche usate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, dalle armi agli utensili, ai materiali. “ArcheoIncoming” è dedicato ai tour operator specialisti delle destinazioni turistico-archeologiche per intercettare la domanda di prossimità nazionale, mentre “ArcheoIncontri” è il luogo per conferenze stampa e presentazione di progettualità. “ArcheoLavoro”, a cura delle Università, è dedicato all’orientamento post diploma e post laurea degli studenti, mentre negli “Incontri con i Protagonisti” il grande pubblico entra in contatto con i noti divulgatori della TV.
LE BUONE PRATICHE DA TRASFERIRE AI SOGGETTI TITOLATI: SVILUPPO DELLE STAZIONI DEI TRENI REGIONALI NELLE AREE INTERNE E ALLA CANDIDATURA AL CONSIGLIO D’EUROPA DEGLI ITINERARI ARCHEOLOGICI SUBACQUEI
La BMTA da sempre ha interpretato il suo ruolo non quale organizzatore di un momento fieristico episodico della durata di qualche giorno, ma ha sempre ritenuto che sia doveroso per gli enti fieristici e per i soggetti organizzatori di grandi contenitori culturali essere propositivi con visioni e proposte da consegnare ai territori e ai pubblici decisori.
Da anni la BMTA persegue la valorizzazione del patrimonio archeologico delle aree interne, definito spesso a torto “minore”, attraverso la proposta di un collegamento in rete delle stazioni ferroviarie dei piccoli comuni, con treni regionali o anche con l’utilizzo dei treni storici, con l’ausilio di link navetta dedicati al trasporto su gomma per raggiungere i siti culturali limitrofi, offrendo anche la possibilità di noleggiare, presso le stesse stazioni, auto e bike elettriche, o intraprendere un cammino lungo i sentieri del CAI, o una passeggiata di turismo equestre. Tutto questo per ampliare le possibilità di offerta per i turisti che pernottano nel capoluogo di regione, Napoli, al fine di rendere fruibili le destinazioni lontani dai capoluoghi regionali e provinciali. La proposta, finalizzata a valorizzare le destinazioni italiane minori con borghi, musei civici e monumenti storici di richiamo, intende mettere al centro dei circuiti turistici e riqualificare la loro offerta in una chiave di sostenibilità, anche per combattere l’overtourism e dirottare il sovraffollamento lontano dai grandi centri, tanto che ha destato l’interesse di Automobile Club d’Italia, Trenitalia Direzione Regionali, Fondazione FS Italiane, Federparchi, i tour operator archeologici dediti a itinerari esperienziali.
L’altra proposta, nata grazie alla grande eredità dei 26 itinerari lasciata da Sebastiano Tusa, prima Soprintendente del Mare e poi Assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana (in memoria del quale la BMTA ha istituito dal 2021 un premio annuale alla carriera, al miglior progetto museale, alla comunicazione giornalistica per gli addetti ai lavori), è la certificazione di un itinerario culturale europeo dei siti archeologici subacquei del Mediterraneo, sulla falsariga della Via Francigena, da proporre al Consiglio d’Europa, attraverso un partenariato tra regioni meridionali e paesi mediterranei.
LA BMTA 2024
La prima giornata sarà inaugurata, subito a seguire la Conferenza di apertura, dall’iniziativa a cura dell’Ufficio Italia del Parlamento Europeo in collaborazione con l’Associazione Civita sulle politiche turistiche e culturali avviate dal rinnovato Parlamento Europeo.
Il “Cortile dei Gentili” – Fondazione istituita e guidata dal Card. Gianfranco Ravasi per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti sulle grandi questioni etiche e culturali del nostro tempo – organizzerà l’incontro “Cultura, archeologia, turismo: identità mediterranee” al fine di promuovere, attraverso il turismo archeologico, il dialogo interculturale e la cooperazione tra popoli, grazie al coinvolgimento e alla partecipazione degli Ambasciatori dei Paesi del Mediterraneo in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Inoltre, la Commissione di Archeologia Sacra con il Presidente Mons. Pasquale Iacobone presenterà ufficialmente le iniziative delle Catacombe d’Italia nell’ambito del Giubileo.
Nel programma, centrale sarà il tema del volontariato a sostegno del patrimonio culturale (protagoniste nel rendere aperti tanti musei civici e luoghi di cultura che non hanno personale) con la partecipazione delle associazioni professionali e di promozione sociale FAI Fondo Ambiente Italiano, Touring Club Italiano, Gruppi Archeologici d’Italia, Archeoclub, UNPLI Unione Nazionale Pro Loco, ANA Associazione Nazionale Archeologi, CIA Confederazione Italiana Archeologi, Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.
ArcheoVirtual, invece, col titolo “DiversaMente” metterà al centro dell’attenzione i diversi tipi di pubblico e i loro universi esperienziali per una fruizione del patrimonio modellata sulle esigenze e aspettative di ciascuno attraverso l’uso sapiente delle tecnologie. La Mostra presso il Museo Archeologico Nazionale si indirizza ai diversi orientamenti e tipi di funzionamenti della persona, all’inclusività e all’accessibilità in tutte le sue forme, nell’idea di disegnare i musei di domani secondo modelli che i visitatori sentano sempre più vicini. Il Workshop “DiversaMente: la diversificazione dell’offerta per i pubblici della cultura”, che insieme alla Mostra approfondisce il tema annuale, vedrà tra gli altri la partecipazione per la prima volta dell’UN Tourism con la partecipazione del Dipartimento Ethics, Culture, & Social Responsibility.
La sezione “Incontri con i Protagonisti” vedrà la partecipazione di Ahmed Farouk Ghoneim Direttore National Museum of Egyptian Civilization de Il Cairo, Christian Greco Direttore Museo Egizio di Torino, Nikolaos Chr. Stampolidis Direttore Museo dell’Acropoli di Atene e anche un confronto sull’Italia prima di Roma con gli autori (Luigi Malnati, Paolo Giulierini), che con i loro recenti libri hanno trattato il tema dal punto di vista storico e archeologico, con la conduzione di Anthony Muroni Presidente Fondazione Mont’e Prama, che quest’anno celebra il 50° anniversario della scoperta dei “Giganti”.
Infine, “TATS, l’archeologia dell’acqua ed il suo paesaggio” è il format candidato Unesco, che sarà presentato dall’ente di terzo settore IWW, dedicato a itinerari di sorgenti curative e votive anteriori al 1600, epoca in cui si formarono le prime terme e spa europee; sarà anche l’occasione per dare continuità al protocollo firmato lo scorso anno con il Ministero del Turismo per un Osservatorio delle acque antiche attraverso una installazione di tecno-illuminazione sul Tempio di Nettuno all’interno del Parco Archeologico, annunciando i vincitori del Festival “Italia in The World” con docufilm di due minuti rivolti al turismo e al made in Italy nel mondo.
La BMTA è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parchi Archeologici di Paestum e Velia in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Ideata e organizzata dalla Leader srl, titolare del marchio, Fondatore e Direttore Ugo Picarelli.
Per info: www.bmta.it
Gli incontri, che si si svolgeranno nello stand istituzionale, rappresentano un’importante occasione di confronto e apprendimento, toccando temi fondamentali che spaziano dall’archeologia alla conservazione del patrimonio, fino all’innovazione tecnologica applicata alla cultura.
I temi principali includeranno:
1) Tutela del patrimonio: Incontri con esperti per discutere le migliori pratiche nella conservazione e protezione dei siti archeologici.
2) Nuove scoperte: Presentazione di recenti scavi e ricerche, che hanno portato alla luce importanti reperti e informazioni sulla civiltà locale.
3) Gestione sostenibile: Dibattiti su approcci integrati alla gestione dei siti archeologici, bilanciando conservazione ed esigenze turistiche.
4) Valorizzazione e fruizione: Workshop e laboratori per promuovere strategie innovative che rendano il patrimonio accessibile a un pubblico più vasto, garantendo un’esperienza educativa e coinvolgente.
Un focus speciale sarà dedicato al patrimonio culturale subacqueo e archeologico, in linea con le direttive ministeriali, nonché alle attività di monitoraggio dei Bronzi di Riace e Porticello. Saranno illustrate soluzioni progettuali innovative realizzate in diverse regioni italiane, come Lazio, Liguria e Puglia, grazie ai finanziamenti del PNRR, con particolare attenzione al miglioramento della conservazione e dell’accessibilità del patrimonio culturale.
Di particolare interesse saranno le presentazioni delle attività dei Musei e Parchi archeologici con autonomia speciale, recentemente istituiti, che offriranno alternative culturali significative al turismo di massa. Inoltre, sarà presentato il nuovo “Museo dei Bambini” del Parco Archeologico di Pompei, pensato per stimolare la curiosità per la cultura fin dalla giovane età, e la piattaforma digitale SmartLand@Pompei ideata per facilitare la divulgazione dell’offerta turistica nel territorio vesuviano.
Saranno esposti progetti legati ai siti UNESCO di Aquileia e dell’Appia Antica, promuovendo cultura, storia e dialogo interculturale. Si discuterà anche della gestione delle raccolte Art Bonus, per incentivare le donazioni destinate al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Testi e immagini dall’Ufficio stampa Leader srl e dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero della Cultura – MiC. Aggiornato il 29, il 31 ottobre, il 1°, il 2 e il 3 novembre 2024.