SENZA BARRIERE. PERCORSI AL FORO ROMANO

Foro Romano - veduta
Foro Romano – veduta
Roma, 2 dicembre 2015
Oggi si inaugura al Foro Romano il primo circuito di Senza barriere, il piano di accessibilità che la Soprintendenza ha progettato sin dal 2005 per i suoi siti e per i suoi musei archeologici: si tratta di un lungo percorso che conduce dall’arco di Tito alla Curia, attraversando il cuore monumentale di quella che era l’area pubblica della capitale di uno sterminato impero dell’antichità.
Secondo il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini: «Alla vigilia della Giornata mondiale della disabilità e a pochi giorni dall’inizio del Giubileo straordinario della Misericordia è davvero un onore partecipare alla presentazione dei nuovi percorsi di accessibilità del Foro Romano. Finalmente un patrimonio universalmente riconosciuto della Roma millenaria diventa fruibile per tutti. L’impegno del Governo –conclude Franceschini– è quello di rendere più accessibili i luoghi della cultura, abbattendo barriere architettoniche e facilitando i percorsi, affinché la cultura sia anche strumento di integrazione».
Mappa dei Fori
Mappa dei Fori

«Portare avanti un piano per l’accessibilità –spiega il Soprintendente Francesco Prosperetti– è un obbligo morale ma anche un intervento di valorizzazione, che va intesa soprattutto in termini di qualità dei servizi e come miglioramento della vita quotidiana di tutti. La realizzazione di un primo circuito di accessibilità all’interno del Foro Romano è motivo di orgoglio perché in un’area archeologicamente e architettonicamente così complessa non è facile realizzare dei percorsi di questo tipo. Questo risultato lo dobbiamo alla capacità di Maria Grazia Filetici, Tiziana Ceccarini e del loro gruppo di lavoro».
Senza Barriere - Tratto del percorso nel Foro Romano
Senza Barriere – Tratto del percorso nel Foro Romano

Il piano Senza Barriere è funzionale a una valorizzazione dei siti e dei musei della Soprintendenza, in questi giorni infatti anche a Ostia Antica è stato aperto un percorso accessibile che amplia i tracciati già esistenti.
Il nuovo percorso si articola per una lunghezza di 1,5 chilometri, tocca alcuni dei maggiori monumenti del Foro, è stato realizzato con tecniche e materiali compatibili a un sito archeologico ed è completamente reversibile.
La sua apertura al pubblico avviene il 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, il cui tema di quest’anno è Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per persone con tutte le abilità.

SCHEDA INFORMATIVA
Progetto: Maria Grazia Filetici
Direzione archeologica: Tiziana Ceccarini
Sicurezza: Arianna Vicari
Strutture: BCD Progetti, Giuseppe Carluccio
Assistenza archeologica: Alessandro d’Agostino, Mara Pontisso, Vittoria Lecce
Assistenza alla direzione lavori: Pietro Piazzolla, Paola Falla, Stefano de Felice
Realizzazione opere edili: Archires – Gruppo Sorgente S.r.l., Maria Talani,
Cesare Cotesta
Realizzazione interventi botanici: Professionisti del Paesaggio S.r.l.
Impianti: Orel S.r.l.
In collaborazione con
Studio di assetto dell’area: AFEMA, Laura Valeria Ferretti
Design della nuova fontana: Ludovica Serafini Palomba
Botanica: Susanna Rambelli
Ampliamento dell’accessibilità: Maria Giulia Alba
Gruppo di lavoro dell’Università
degli Studi di Siena coordinato da: Lucia Sarti
Segnaletica e mappe: Luigi Bandini Buti, Politecnico di Milano
Rilievi: Paola Brunori
Fotografie: Zeno Colantoni, Filippo Corsini, Michele Trionfera
Elevatore e piattaforma mobile: Schindler S.p.a.
Ufficio stampa soprintendenza – Electa: Luca Del Fra, Gabriella GattoIL PROGETTO
Al Foro Romano e al Palatino nel 2010 è stato avviato un articolato progetto di accessibilità, con la costruzione di percorsi che di anno in anno sono stati implementati: la realizzazione dell’ultimo ampliamento al Foro è stato messo in cantiere nel 2014, curato per la Soprintendenza nella parte progettuale dall’architetto Maria Grazia Filetici, per la parte archeologica dalla dottoressa Tiziana Ceccarini, e ha visto la collaborazione
esterna dell’Università di Siena e del Politecnico di Milano e di altri professionisti.
Senza Barriere lungo la Via Sacra
Senza Barriere lungo la Via Sacra
Il nuovo tracciato costeggia la via Sacra, non seguendo tuttavia la linea retta dell’antica strada ma, grazie a deviazioni, permette di accedere a monumenti come la casa delle Vestali, il tempio di Romolo, il Lacus Iuturnae, la panoramica del tempio di Antonino e Faustina, fino alla grande piazza del Foro. Inoltre il percorso si ricongiunge ai tratti già realizzati in passato che conducono verso la basilica di Massenzio, e dalla basilica
Emilia raggiungono la Curia.Sono state eseguite anche aree di sosta con trappole di profumi, e una segnaletica sperimentale di nuova concezione per indicare non solo i percorsi di piena accessibilità, ma orientare i visitatori anche rispetto ai tracciati che sono lievemente o più accidentati per la presenza di scalini o di dislivelli. La nuova segnaletica prevederà l’aggiunta di cartelli per i ciechi e facilitazioni per i sordi e i sordastri. L’intervento che si è avvalso dell’opera di esperti e professionisti di diverse discipline si qualifica come interdisciplinare.
Il costo degli interventi per l’accessibilità al Foro romano e al Palatino è stato di 2,5 milioni di euro in 5 anni e comprende anche la costruzione di un ascensore all’ingresso della Salara Vecchia e una piattaforma elevatrice all’arco di Tito. Il lotto di lavori, dal costo di 800 mila euro, di cui si inaugura oggi il percorso di 700 metri, comprende anche un ulteriore tratto di 500 metri che sarà aperto la prossima primavera.
Quest’ultimo tratto dall’arco di Tito arriverà al Palatino ricongiungendosi al tracciato già esistente che dal museo porta alla casa di Augusto. I percorsi accessibili al Foro romano e al Palatino, oggi della lunghezza di 1,5 chilometri, a fine lavori arriveranno a coprire 2 chilometri.
SENZA BARRIERE
Il piano Senza barriere è funzionale a una valorizzazione dei siti e dei musei della Soprintendenza aperti a tutti e senza esclusioni. L’idea alla base è che non esistano abili e disabili, ma che una facile accessibilità sia un diritto anche di chi è stanco, pigro o voglia semplicemente fare una tranquilla passeggiata.
Le vie accessibili già realizzate nei siti della Soprintendenza dimostrano proprio questo: sono infatti frequentate da genitori con bambini piccoli, anziani, persone in sedia a rotelle ma anche da gente che potrebbe fare cammini più accidentati.
La natura dei beni che la Soprintendenza tutela, conserva e valorizza rende complessa la progettazione e la realizzazione dell’accessibilità: all’interno di un sito archeologico, con le sue architetture e le sue fragilità, creare dei percorsi per chi ha difficoltà di deambulazione o è in sedia a rotelle non è cosa né facile, né scontata. Proprio per questo l’intero tracciato è stato realizzato con materiali naturali e compatibili che si armonizzano con i luoghi e l’intero intervento è reversibile.
Il completamento del primo circuito di accessibilità al Foro Romano, inaugurato oggi dal Ministro Dario
Franceschini e dal Soprintendente Francesco Prosperetti, è il coronamento di un progetto multidisciplinare di ricerca come richiede un sito di rilevante importanza culturale ed elevata complessità.
Il carattere multidisciplinare è evidente fin dalle specificità delle curatrici del progetto, un architetto e un’archeologa, segnale d’intesa tra due discipline, la progettuale e la conservativa. Senza contare le collaborazioni tecniche e scientifiche con altri enti come le Università – Siena, Roma, Milano –, l’apporto di professionisti di prestigio e l’adozione di soluzioni progettuali locali.
L’affiancamento di diverse discipline è funzionale a creare percorsi di visita accessibili realizzati con tecnologie
esecutive compatibili, e armonizzati con le vestigia archeologiche. L’ottica del lavoro presenta una valenza sperimentale e innovativa idonea non solo ai disabili ma a tutti, secondo la disciplina della Progettazione universale (Design for all) che punta alla creazione di ambienti accessibili e adatti a ogni categoria di persone.
Senza Barriere -I'interno casa delle Vestali
Senza Barriere -I’interno casa delle Vestali
Il nuovo itinerario attraversa delle aree chiuse fino a qualche tempo fa, e corre parallelo alla via Sacra con le sue forti pendenze, le asperità del basolato, gli scalini. I nuovi nastri superano questi ostacoli utilizzando antichi varchi, il portico neroniano, gli ambienti di servizio della casa delle Vestali lungo un percorso che consente di far scorrere meglio le ruote dei passeggini e delle carrozzine e offrendo anche un nuovo panorama d’interesse per i visitatori.
Nel realizzare questo primo circuito è stato seguito l’approccio filologico del restauro, e sono stati usati materiali compatibili e coerenti con il paesaggio per le pavimentazioni realizzate con miscele di calce, terre naturali e inerti di differenti pozzolane. Per consolidare i declivi su superfici instabili sono stati usati gabbioni in tufo di fondazione e in alcuni casi si è fatto ricorso a piante che con le loro particolari radici aiutano a consolidare il terreno. L’intervento è completamente reversibile.
Piattaforma elevatrice che consente di superare il dislivello
Piattaforma elevatrice che consente di superare il dislivello

Solo in due punti sono state utilizzate macchine di sollevamento: l’ascensore che all’entrata della Salara Vecchia dalla quota dei Fori Imperiali scende per un dislivello di 6 metri fino al Foro Romano; la piattaforma all’arco di Tito che supera una differenza di quota di m 1, 40, ed è stata posizionata dove i restauri del XX secolo avevano ricostruito una lacuna archeologica con una volta in cemento.
Il progetto include aree di sosta, zone d’ombra e la novità delle trappole dei profumi, inserendo lungo il percorso essenze vegetali tradizionali per consentire ai visitatori di lasciarsi trasportare dalle suggestioni offerte dalla natura del Foro e del Palatino. Saranno anche realizzate dotazioni per migliorare la fruibilità, come mappe, cartelli e audioguide dedicate anche a persone con disabilità sensoriali (ciechi, ipovedenti, sordi e sordastri).
A rincuorarci durante la realizzazione del progetto sono stati i gruppi di persone che hanno seguito naturalmente, senza difficoltà, i nastri in battuto di pozzolana che di volta in volta abbiamo aperto. Passeggini e carrozzine possono percorrere i nastri rotabili che rappresentano, pertanto, percorsi adatti a tutti. Si abbatte dunque il concetto di percorsi dedicati a una stretta cerchia di persone e l’inclusione diventa il manifesto delle nostre scelte progettuali.
Il lavoro non finisce qui: il percorso accessibile che da oggi va dalla Curia all’arco di Tito in primavera arriverà sul Palatino, congiungendosi a quelli esistenti tra il museo e la casa di Augusto. Si proseguirà verso il Colosseo e con un tragitto a mezza costa sullo stesso colle Palatino fino a ricongiungersi con i tracciati che attraversano le arcate severiane, verso il Velabro.
Le curatrici
Maria Grazia Filetici, progettazione
Tiziana Ceccarini, direzione archeologica
SENZA BARRIERE  OSTIA ANTICA
Mappa di Ostia Antica
Mappa di Ostia Antica
Nell’area archeologica di Ostia Antica in questi giorni si apre un nuovo percorso che rende accessibile a tutti una parte preziosa degli scavi. L’intervento è stato realizzato nell’ambito del progetto “Ostia antica –
Riqualificazione naturalistica e del patrimonio Archeologico monumentale degli ambiti fronte Tevere per la riconnessione dell’area quale porto di Roma” finanziato con fondi Arcus.
Il nuovo percorso, che si snoda in parte lungo il fiume, ha una lunghezza di circa 250 metri, è costato circa 60 mila euro e si aggiunge a un altro itinerario attrezzato anche per i ciechi già esistente a Ostia Antica nell’area del Piazzale delle Corporazioni e del Teatro. Complessivamente i percorsi di accessibilità a Ostia Antica coprono una lunghezza di 500 metri. Il nuovo tracciato parte dall’area servizi (bookshop e caffetteria) –raggiungibile in macchina dai visitatori muniti di apposito contrassegno–, si snoda attraverso l’area del Piccolo Mercato, costeggia il Capitolium e termina al Foro, cuore politico, religioso e commerciale dell’antica città. Il sottofondo dello stradello è realizzato in fresato di tufo, malta di calce e pozzolana.
Adiacente all’inizio del nuovo percorso si trova un edificio della Soprintendenza adibito a uffici e depositi sul cui lastrico si apre la Terrazza Belvedere, punto di osservazione privilegiato per ammirare il fiume Tevere.
Dalla Soprintendenza parte una strada rotabile pavimentata differentemente a seconda dei luoghi che attraversa (color mattone interna allo scavo, color bianco esterna allo scavo), e che prosegue verso l’area di riqualificazione ambientale paesaggistica e di valorizzazione archeologica compresa tra il Palazzo Imperiale e Magazzini Traianei.Progettazione e realizzazione
Cristina Collettini, Roberto Crivellaro, Danilo De Girolamo,
Paola Germoni, Enrico Lupi, Marco Merelli, Gabriella Strano
Responsabili di progetto
Cinzia Morelli, Angelo Pellegrino
PER UNA PIENA ACCESSIBILITÀ
L’accessibilità nei luoghi della cultura è un impegno che la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma hanno fatto proprio incentivando una serie di progetti volti al superamento delle barriere e delle discriminazioni.
Il programma perseguito dalla Soprintendenza è che gli interventi per una piena accessibilità dei suoi maggiori siti e musei si sviluppino in due direzioni: da una parte l’eliminazione delle barriere architettoniche e la creazione di percorsi di facile percorribilità, dall’altra i supporti rivolti all’accessibilità sensoriale (ciechi, ipovedenti, sordi e sordastri).

Siti e musei con accessibilità

Foro Romano e Palatino
L’accesso all’area del Foro Romano può avvenire:
• dall’ingresso di Largo della Salaria Vecchia n. 6, lungo via dei Fori imperiali, con un ascensore per superare il dislivello di circa 6,50 metri tra il piano stradale e il Foro Romano.
• dall’elevatore collocato presso l’Arco di Tito.
Sono presenti servizi igienici idonei.
Colosseo
Gli ingressi al monumento, disposti lungo Via dei Fori Imperiali sono dotati di rampe.
Il pian terreno –primo ordine– dell’Anfiteatro è accessibile.
Il primo piano –secondo ordine– è accessibile tramite ascensori.
Sono disponibili due sedie a rotelle, una per il pian terreno e una per il primo piano.
Sono presenti servizi igienici idonei.
Museo Nazionale Romano
Le quattro sedi del Museo Nazionale sono accessibili al 100%.
La mobilità interna è garantita da ascensori e da rampe.
Su richiesta sono disponibili sedie a rotelle.
Sono presenti idonei servizi igienici.
Nella sede di Palazzo Massimo i visitatori sordi possono entrare in contatto con
personale in grado di accogliere, fornire orientamento e rilasciare informazioni, in lingua dei segni (LIS).
Per info 06 48020240  tiziana.ceccarini@beniculturali.it
È disponibile un’applicazione gratuita per tablet e smartphone Palazzo Massimo in Lingua dei Segni, scaricabile da internet o prenotando un tablet messo gratuitamente a disposizione dal Museo con una mail al Servizio Educativo: ssba-rm.servizioeducativo@beniculturali.it
L’applicazione permette la visita di Palazzo Massimo in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e in Lingua dei Segni Americana (ASL, “American Sign Language”) corredata da testi, fotografie e video
Terme di Caracalla
Il monumento in superficie è di facile accessibilità non presentando dislivelli. Il mitreo e i sotterranei sono accessibili da un ingresso secondario su via Antonina.
Il sito è dotato di parcheggio per i visitatori con specifico contrassegno e idonei servizi igienici.
Piramide di Caio Cestio
Una rampa in tufo permette l’accesso alla Piramide, recentemente restaurata.
Sono presenti idonei servizi igienici
Appia Antica,  Capo di Bove
L’area archeologica è accessibile al 100% grazie alla presenza di una rampa e un percorso in terra battuta.
Sono presenti idonei servizi igienici.
Villa dei Quintili Antiquarium
L’Antiquarium di Villa dei Quintili è accessibile e la mobilità interna è garantita da rampe.
Sono presenti idonei servizi igienici.
Ostia Antica
Alle persone con specifico contrassegno è consentito l’accesso in macchina al parcheggio interno all’area archeologica; altri due posti auto sono riservati in corrispondenza della biglietteria.
Il museo è raggiungibile attraverso un percorso carrabile, è dotato di una rampa d’ingresso ed è pienamente accessibile per il 90% degli spazi (su richiesta al personale di vigilanza).
Sono presenti idonei servizi igienici.

Come da MiBACT, Redattrice Sandra Terranova

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