Commento semiserio sugli Oscar 2022

Uno degli eventi cinematografici più amati al mondo è la Notte degli Oscar. L’Academy Award è ritenuto ancora oggi il premio cinematografico più prestigioso e, chiunque lo vinca, può star sicuro che la propria carriera spiccherà il volo (anche se, alcune volte, non è stato così). Tuttavia, un altro fattore che determina la popolarità di questo format è quel pizzico di trash tutto americano.

Foto di Tom (analogicus)

Oscar 2022: un’edizione particolare

Il 2022 è l’anno che segna l’uscita dalla pandemia globale e, quindi, tutti gli eventi mondani e artistici stanno lentamente tornando a svolgere le proprie funzioni. L’edizione degli Oscar del 2021, infatti, fu sostanzialmente piatta e priva di avvenimenti. Per tale motivo eravamo tutti in fermento per questa nuova edizione, poiché speravamo di ritrovare quel brio tipico delle notti dell’Oscar del passato. Ma è stato così?

Oscar 2022
La locandina della Notte della 94ª edizione dei premi Oscar su ABC

Dramma e trash

ATTENZIONE: questa che leggerete è un’opinione meramente personale e conterrà un pizzico di sarcasmo.

Il weekend degli Oscar si è svolto come al solito: scommesse fatte il sabato mattina con amici, pennichella fatta la domenica pomeriggio e caffè preso dopo cena per permettere alle mie palpebre di non crollare.
Finito il red carpet, che ho seguito a malapena poiché presa da mille e mille dubbi esistenziali, vedo apparire sullo schermo le tre presentatrici: Regina Hall, Amy Schumer e Wanda Sykes. Capisco che la premiazione ha avuto ufficialmente inizio e tento di ricompormi abbandonando i drammi personali.
Il monologo d’apertura delle tre attrici fa subito capire che tipo di andazzo vorrà seguire la cerimonia (ahinoi). Regina, Amy e Wanda giocherellano sui temi scottanti di questi anni: femminismo, black lives matter e la volontà di scoparsi allegramente Timothée Chalamet. Sembra palese che il tipo di comicità a cui si punta strizza l’occhio a quella irriverente utilizzata da Ricky Gervais ai Golden Globes del 2021. MA, considerando l’ira funesta che scatenò quell’approccio troppo cinico e troppo british, per gli Oscar 2022 si è deciso di condire questo sarcasmo con tinte USA. Nota di merito a  Amy Schumer che sottolinea come, dopo anni in cui le donne sono state ignorate, finalmente in questo 2022 abbiamo film che le onorano, come King Richard che elogia il padre delle sorelle Williams (ho riso).

La furia di Will Smith

Inutile nasconderlo, il momento più ricordato di questa edizione dei Premi Oscar 2022 sarà lo schiaffo che Will Smith ha lanciato a Chris Rock. Vi dirò, prima di questo attimo altissimo, ero in uno stato di profonda concentrazione per poter restare sveglia, quindi stavo nuovamente riflettendo su drammi esistenziali. E poi, all’improvviso, Chris Rock fa una battuta (squallida) sull’alopecia di Jada Pinkett, il volto di Will Smith passa dal mezzo sorriso alla furia d’Achille. L’attore sale a passo militare sul palco è tira una pizza a Rock.
Sgomento e confusione alimentati dalla regia della serata che non sapeva più come gestire la situazione. In pochi secondi Twitter esplode: c’è chi sostiene che si tratti di una scena preparata in precedenza, chi crede sia stato un fuori programma. Insomma, le teorie si sprecano. Sta di fatto che non ci fregava più nulla di chi avrebbe vinto, l’unico dilemma da risolvere era scoprire il perché e per come di quella pizza. Questo per sottolineare ancora una volta quanto soporifera e scontata sia stata questa edizione.

Oscar 2022: note di merito

Bisogna essere obiettivi, questa edizione non è stata solo trash e noia. Fortunatamente alcuni momenti ci hanno ricordato che l’Oscar dovrebbe essere un avvenimento sul cinema e per il cinema. Chiaramente mi riferisco alla celebrazione per i 50 anni de Il Padrino, glorificata proprio dal suo creatore: Francis Ford Coppola. Il regista si è fatto affiancare da Bob De Niro e Al Pacino (forse ancora pienah per non aver ricevuto nemmeno un cioccolatino per la sua interpretazione in House of Gucci). Il secondo momento degno di nota lo troviamo nel segmento In Memoriam. Generalizzando il ricordo dei grandi del cinema che ci hanno lasciato durante l’anno è sempre un attimo pregno di nostalgia e bellezza. In questo caso si è deciso di ricordare i grandi del cinema facendo parlare dei colleghi. Jamie Lee Curtis ha ricordato la brillante Betty White e Bill Murray si è dedicato a Ivan Reitman.

In conclusione, come considerare questa edizione degli Oscar 2022?
Userò una frase infelice che spesso utilizzano i docenti: è intelligente ma non si applica. I presupposti per un’edizione fresca, dinamica e divertente c’erano tutti.
Avevamo tre comiche che non hanno bisogno di presentazione, grandi musicisti come Beyoncé, ospiti internazionali importantissimi come Pedro Almodóvar (che se la dormiva alla grande) e Paolo Sorrentino (dai Paolo, andrà meglio la prossima volta). Quindi cosa è andato storto?
Perché durante la nottata ho rimpianto il twerk di Glenn Close degli Oscar 2021 o la tentennante presentazione di Anna Hathaway e James Franco durante gli Oscar del 2011?
L’unica risposta che sono riuscita a darmi è la seguente: la pecca la troviamo nella totale mancanza di cinema. Un cerimonia seguita a livello internazionale è scontato che, ad un certo punto, debba affrontare temi sociali o politici. Però cosa accade quando quei temi sovrastano il motivo principale che ci porta ad assistere a tale cerimonia? Vorrei che si potesse tornare a parlare e celebrare il cinema elogiando autori, registi, attori per far emergere il loro talento, non per utilizzare quel talento come veicolo per la politica.

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