22 Dicembre 2015
Ulteriori dettagli sull’antico scheletro di Wadi Kubbaniya
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In risposta a coloro che avevano richiesto (al Ministero delle Antichità Egizie, NdT) ulteriori dettagli circa lo scheletro di Wadi Kubbaniya, che è ora esibito al Museo Egizio, si riferiscono i seguenti dettagli:
lo scheletro data alla Preistoria, al Tardo Paleolitico, (21.000-19.000 anni prima del tempo presente) in seguito alla datazione al radiocarbonio dei siti vicini alla sepoltura. Fu scoperto da Fred Wendorf e Romuald Schild nel 1982 a Wadi Kubbaniya, sulla riva sinistra del Nilo, a 12 km a nord di Aswan.
Si tratta di uno scheletro umano fossilizzato che fu ritrovato in una fossa ricoperta dalla sabbia, e racchiuso in un blocco di arenaria calcarea. Il corpo è stato seppellito a faccia in giù, in posizione estesa, con la testa rivolta verso Est e le braccia lungo i fianchi. Le gambe non sono state ritrovate, ma porzioni frammentate delle estremità inferiori sono state identificate. Si crede che le gambe possano essere state flesse e piegate, ma la loro prima esposizione condusse a notevoli danni a causa dell’abrasione. Un anno dopo la scoperta, un permesso fu emesso dall’Organizzazione delle Antichità Egizie per inviarlo per un anno al Museo Nazionale degli Stati Uniti, a Washington, per la rimozione dello scheletro dalla matrice che lo avvolgeva, per la preparazione degli stampi la conduzione di uno studio tecnico dello scheletro. Il risultato dello studio mostrò che lo scheletro apparteneva a un giovane uomo (23 anni circa). L’altezza del giovane uomo è stata stimata a 172 cm. Era un lanciatore muscoloso e forte che usava la sua mano destra. Lo studio spiega anche la causa della morte: c’erano due lame in selce nella regione addominale di sinistra, così si suppone che sia stato vittima di una lancia dalle spalle. Una punta di lancia rimane nella posizione dell’aorta addominale e l’altra vicino la posizione del rene sinistro e aorta, entrambi potrebbero aver causato l’emorraggia fatale.
Vale la pena menzionare che lo scheletro fu conservato presso i magazzini del Museo Egizio e che è stato esibito per la prima volta agli inizi di questo mese (Dicembre 2015).
Link: Ministry of Antiquities – Egypt
Traduzione dal Ministero delle Antichità Egizie. © Ministry of Antiquities: Eman. Il Ministero delle Antichità Egizie non è responsabile dell’accuratezza della traduzione in Italiano. Foto del Ministero delle Antichità Egizie.