MUSEO DI ROMA PALAZZO BRASCHI

FINO AL 28 FEBBRAIO 2016

SORELLA TERRA. LA NOSTRA CASA COMUNE

Mostra fotografica di National Geographic Italia

A cura di Marco Cattaneo

The Blue Hole at Lighthouse Reef in the middle of the 160-mile MesoAmerican Barrier Reef, the second largest barrier reef in the world. The Blue Hole is 400-feet deep and more than 1,000 feet across. It is a sunken cave that was flooded during the last ice age.
.JAD DAVENPORT/National Geographic Parco Naturale Great Blue Hole, Distretto di Belize, Belize. Il Great Blue Hole, profondo più di 120 metri e ampio oltre 300, è il tetto crollato di un sistema di cave sommerse nei pressi di Lighthouse Reef.

Il 22 dicembre al Museo di Roma Palazzo Braschi, si inaugura la mostra SORELLA TERRA, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata e realizzata
da National Geographic Italia con oltre 60 fotografie.

BANGLADESH. 2010.  Village of Ragob, Sundergonj upazila, Gaibandha district, on the Jamuna (bramaputra) river. This area experienced very high floodlevels abotu a week prior to our arrival.  Home of Jabed Ali (42). Wife: Achia Begum.  4 daughters: Mossamat Mahmuda (grade 6) in blue Mossamat Bithi (grade 7), red dress, oldest Mossamat Jaheda  Mossamat Masuma (smallest, cuddling and going to sleep) Jabed works as a agricultural day laborer. THe big wooden 'stick'' construction in their flooded courtyard was put there to have something to climb on, to get above the waters.
Foto di Jonas Bendiksen/National Geographic: Distretto di Gaibandha, Divisione di Rangpur, Bangladesh – Durante le piene del fiume, i bambini si arrampicano sui bambù davanti casa tenendosi ben stretti.

 
 

La mostra ci conduce in un viaggio ideale tra le parole dell’enciclica e gli scatti dei maestri dell’obiettivo sulla fragilità, la sofferenza, la bellezza di questo nostro pianeta in pericolo. Ad accompagnarci nel percorso, che si apre sulla magnificenza del creato, per poi proseguire con il degrado ambientale e umano, l’urbanizzazione selvaggia, l’inquinamento, gli esclusi, ma anche la biodiversità e la sostenibilità, alcune fotografie esclusive di papa Francesco,
realizzate dal fotografo Dave Yoder e altri scatti del pontefice .
National Geographic Italia, in occasione del Giubileo straordinario proclamato per la fine del 2015, dedica questa grande mostra, alla rivoluzionaria enciclica del pontefice sulla Terra, nostra casa comune. Una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia e “protesta per il male che provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei”.

L’enciclica, 246 paragrafi divisi in 6 capitoli, aggiunge un nuovo contributo alla dottrina sociale della Chiesa mettendo l’umanità di fronte alle sue responsabilità. “La terra è ferita, serve una conversione ecologica”, ammonisce Francesco nel testo che non si rivolge solo ai cristiani ma “a ogni persona che abita questo pianeta”, gettando luce sull’inquinamento, l’esaurimento delle risorse naturali, lo sfruttamento selvaggio della natura, la perdita della biodiversità, il deterioramento della qualità della vita, il degrado sociale, e su molte altre “ferite” del nostro mondo. La mostra mette in campo, oltre alle fotografie di Dave Yoder, che ha seguito e documentato per quasi un anno la vita quotidiana del pontefice per un reportage esclusivo pubblicato ad agosto 2015 da National Geographic, gli scatti dei migliori fotografi del magazine strettamente legati ai temi trattati dall’enciclica LAUDATO SI’.

I temi trattati da Francesco nell’enciclica sono i cavalli di battaglia di National Geographic, che si batte da sempre per la salvaguardia del pianeta, gettando luce sui problemi, sulla ricerca, sulle possibili soluzioni.
Dal 22 dicembre 2015 al 28 febbraio 2016 a Palazzo Braschi – Roma.
tra i fotografi in mostra: Jonas Bendiksen, James P. Blair, Ira Block, Jodi Cobb, Jad Davenport, David Doubilet, Gordon Gahan, Greg Girard, Fritz Hoffmann, Lynn Johnson, Menahem Kahana, Ed Kashi, Karen Kasmauski, Robb Kendrick, Tim Laman, Frans Lanting, Pablo Leguizamon, David Liittschwager, Luca Locatelli, Pablo Lopez Luz, Steve McCurry, Michael Melford, Palani Mohan, Paul Nicklen, Carsten Peter, Jim Richardson, Ruben Salgado Escudero, Joel Sartore, Servizio fotografico L’Osservatore Romano, John Stanmeyer, George Steinmetz, Marcelo Tasso, Mike Theiss, Mark Thiessen, Tyrone Turner, Stefano Unterthiner, Stephen Wilkes, Michael S. Yamashita, Dave Yoder, Christian Ziegler.

foto promozionali: http://tinyurl.com/sorellaterranatgeo

Info Mostra
SORELLA TERRA
la nostra casa comune
a cura di Marco Cattaneo
e della redazione National Geographic Italia

Museo di Roma – Palazzo Braschi
Sale espositive del secondo piano
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
22 dicembre 2015 – 28 febbraio 2016
orari: martedì / domenica ore 10.00 / 19.00
24 e 31 dicembre ore 10.00 / 14.00
la biglietteria chiude un’ora prima
Chiuso il 25 dicembre 2015 e il 1 gennaio 2016
biglietteria: ingresso alla sola Mostra: € 4 biglietto intero; € 3 biglietto ridotto;
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

promotore: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale
servizi museali: Zètema Progetto Cultura
info mostra: tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museodiroma.it www.museiincomuneroma.it

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FRANS LANTING/National Geographic Alice Springs Desert Park, Australia Una rana del deserto (Notaden nichollsi) emerge dalle sabbie rosse del deserto australiano dopo una rara pioggia.

NATIONAL GEOGRAPHIC IN PILLOLE
Forte della sua missione – “ispirare, illuminare, insegnare” – National Geographic Society è una delle più grandi istituzioni non profit del mondo dedicate alla scienza e all’istruzione. Finanziata dai contributi degli iscritti, la Society è fermamente convinta che la scienza, l’esplorazione e la narrazione abbiano il potere di cambiare il mondo. Con le sue varie piattaforme media, i suoi prodotti e i suoi eventi, National Geographic raggiunge ogni mese più di 600 milioni di persone; nel corso della sua storia ha finanziato più di 11.000 progetti di ricerca, conservazione ed esplorazione, e i suoi programmi educativi promuovono la cultura geografica nel mondo. Per ulteriori informazioni, visitare www.nationalgeographic.com e www.nationalgeographic.it

National Geographic magazine
National Geographic Magazine ha una lunga tradizione di eccellenza giornalistica fatta di reportage sul campo e fotografia di altissima qualità. Solo negli ultimi sette anni la rivista ha vinto 18 National Magazine Awards, tra cui il premio per la migliore rivista su tablet e multimedia nel 2014 e, nel 2013, quelli per la qualità complessiva, per la fotografia e per tablet e multimedia. Organo ufficiale della National Geographic Society, la rivista viene pubblicata in inglese e, nelle edizioni locali, in altre 39 lingue. La sua circolazione globale è di circa 6,8 milioni di copie.

National Geographic Exhibitions
La divisione mostre della Society è tra i maggiori organizzatori di grandi mostre itineranti al mondo. Dalla sua nascita, nel 2004, con l’allestimento di “Tutankhamon e l’età d’oro dei faraoni”, National Geographic Exhibitions ha organizzato altre due esposizioni a tema egizio, dedicate rispettivamente di nuovo a Tutankhamon e a Cleopatra, oltre a “Indiana Jones e l’avventura dell’archeologia”; “Uccelli del paradiso: meraviglie dell’evoluzione”; “Afghanistan: tesori nascosti del Museo nazionale di Kabul”; e “Women of Vision: le grandi fotografe di National Geographic” (attualmente al Palazzo Madama di Torino). Dal 2009, le mostre itineranti di National Geographic sono state viste da oltre 33 milioni di persone. Quella sul 125mo anniversario della Society (2013-2014) è stata allestita in oltre 15 paesi (in Italia al Palazzo delle Esposizioni di Roma) attirando più di cinque milioni di visitatori.

Testi e immagini da Ufficio Stampa Zètema – Progetto Cultura

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